In marcia per la memoria e la legalità

marcia-LiberaUna bellissima mattina, a Bologna per la marcia di LIBERA, insieme a un centinaio di ragazzi delle scuole medie di Cervia che hanno partecipato al Progetto “La legalità mette radici”.

“La verità illumina la giustizia”, questo lo slogan scelto per XX Giornata delle memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Un fiume umano interminabile e coloratissimo, striscioni, musiche e cori contro le mafie, un’energia positiva che dà carica e speranza in un futuro migliore!!!

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» Come potremmo riposarci?

‘EcoFuturo’, altro che ripresina: ecco il Libro Bianco

testata-ecofuturo-videoChi si accontenta gode, ci hanno sempre detto. Io credo però che non ci si possa accontentare dei microscopici segnali positivi (+0,1% del Pil), che lasciano sperare alcuni in una possibile -lentissima- inversione di tendenza, a fronte della gravità e della profondità dei danni che la crisi ha prodotto sul piano non solo economico, ma anche occupazionale, sociale, ambientale e culturale in questi ultimi anni.

Soprattutto non ci si può accontentare quando si ha la consapevolezza che si potrebbero fare scelte di ben altra portata, che potrebbero produrre in breve tempo benefici immensi, sotto ogni punto di vista.

libro-bianco-copertina-sitoAl Festival “EcoFuturo”, lo scorso anno, abbiamo provato a mettere insieme tutte le migliori esperienze dell’ecologismo italiano per elaborare e raccogliere le proposte che potrebbero davvero cambiare l’Italia.

E ora, dopo mesi di lavoro, siamo pronti per presentarle in un Libro Bianco che lancia un messaggio forte di speranza e indica una via concreta per uscire dalla crisi.

Il Libro Bianco, che presenteremo mercoledì 18 marzo alla sala Tatarella in via degli Uffici del Vicario 21 (Palazzo dei Gruppi – piano 5), mostra infatti come riuscire a risparmiare 200 miliardi di euro (circa l’8% del nostro Pil!) dallo spreco di energia e di materia, creando milioni di posti di lavoro, difendendo salute e ambiente, promuovendo pace e diritti umani!

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Non lasciamoci sviare!

il futuro.In questo periodo di grandi inquietudini e incertezze per il nostro futuro -dalle disperate situazioni internazionali in Siria, Libia, Ucraina, Nigeria… allo scricchiolio delle fondamenta democratiche dell’Europa, con la crisi greca, al protrarsi spossante della crisi economica e occupazionale nel nostro Paese – è facile sentirsi smarriti e confusi. Lo respiro ogni giorno, negli sguardi e nelle parole dei tanti ragazzi che incontro.

Eppure, ora come non mai, io credo che sia fondamentale per tutti noi tenere la barra dritta e non lasciarci sviare dal nostro impegno per un mondo migliore, più giusto, libero, pacifico e fraterno.

E’ proprio per questo, in fin dei conti, che da tanto tempo non scrivo in questo blog: per il tempo e le energie che mi richiedono i numerosi progetti educativi, culturali e di impegno civile che sto portando avanti. Sempre con grande gioia e passione!

questa te la potevi risparmiareNelle scuole di Cesena e dei Comuni sulle colline cesenati prosegue infatti il progetto Questa te la potevi risparmiare sul risparmio energetico e le energie rinnovabili, che quest’anno coinvolge 15 classi per un totale di 45 incontri con oltre 300 alunni.

A Cervia sono appena finiti i laboratori del progetto “La legalità mette radici” che ha raggiunto altre 8 classi delle scuole medie, con le quali stiamo anche lavorando alla realizzazione di un video sul tema della legalità.

Sempre a Cervia proseguono gli incontri del progetto “Paesaggi interculturali” e l’attività del Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine di Cervia

Nelle scuole superiori di Ravenna stanno invece per iniziare gli incontri del progetto “Chi è straniero?”promosso dalla Casa delle Culture.

Ie-adesso-2015-leggeron parallelo a questi, avrò una fitta serie di incontri pubblici in giro per l’Italia.

Domani sera sarò a Cervia per una formazione con i genitori all’interno del percorso “E adesso che facciamo?” sul tema “Nostalgia del futuro: liberarsi dai luoghi comuni, saper leggere i cambiamenti, motivare all’impegno e alla fiducia”.

Sabato 21 incontrerò i ragazzi del Gruppo Mese sul tema “Globalizzazione” in un incontro promosso dal Centro Pastorale Missionaria di Faenza.

Domenica 22 al mattino sarò invece a Rimini per portare un contributo di riflessione a 120 scout in occasione del “Thinking Day”; la proposta per quest’anno dell’Agesci è “Rendere capaci le nostre guide e scout di sviluppare appieno le proprie potenzialità per essere cittadini del mondo responsabili”.

TR3SEREGiovedì 26 a Faenza per la Tresere sui temi sociali: uno spazio di dialogo e riflessione aperta sui temi sociali più attuali.

Sabato 28 in Toscana, a Buggiano, con il mio incontro “Sogno e son desto, stavo cambiando il mondo e ho dimenticato la pentola sul fuoco!” insieme agli alunni dell’Istituto “Cavalcanti”.

Poi mercoledì 4 e lunedì 9 marzo a Ravenna, sempre con “Sogno e son desto” insieme agli alunni di numerosi Istituti superiori della città (Liceo classico, Geometri, Callegari, Agrario, Liceo Scientifico) presso l’Auditorium del Palacongressi.

Il 19 e il 20 ancora a Ravenna per un incontro promosso dalla Casa delle Culture con alcune donne Rom che porteranno una testimonianza della loro vita. Si tratta di donne che sono riuscite ad integrarsi e si impegnano per promuovere un cambiamento all’interno delle proprie comunità e nei rapporti con esse.

Il 21 a Bologna con un centinaio di ragazzi delle scuole medie di Cervia, per partecipare alla Marcia per la Memoria e l’Impegno promossa da LIBERA in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Si tratta dei ragazzi con cui abbiamo realizzato il percorso “La legalità mette radici”.

Dal 24 al 28 sarò poi in Sicilia per incontri nei teatri a Caltanissetta e Carini.

E dopo Pasqua a Roma per alcuni momenti di formazione e incontri con le Scuole Superiori al teatro Ambra della Garbatella…

Infine, insieme a Jacopo Fo, Fabio Roggiolani, Marco Boschini, Daniel Tarozzi, Claudia Bettiol, Mao Valpiana, Sergio Ferraris ed altri amici stiamo iniziando a ragionare sulla nuova edizione del Festival EcoFuturo, dopo il grande successo dello scorso anno!

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Sempre con il vento sulla pelle e le mani ben strette sul timone!

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Burkina Faso, il coraggio del cambiamento

Ho letto in queste settimane diverse analisi su quanto accaduto nel “paese degli uomini onesti” che ho trovato sinceramente un po’ semplificatorie e talvolta fuorvianti.

Mi rendo conto di come sia più facile presentare una lettura semplice e lineare della realtà, ma questo spesso non corrisponde alla reale complessità dei processi in atto.

Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza, per quanto ci è possibile.

bandiera-manifestanti-e1419255404269Ho letto che c’è stato un “golpe militare”. Non è affatto vero. Anzi, potremmo quasi dire che un golpe è stato sventato. Quello che è accaduto, infatti, è una sollevazione popolare di dimensioni oceaniche (oltre un milione di persone in una città – Ouagadougou- che ne conta due milioni) che ha portato in soli tre giorni al rovesciamento del regime di Blaise Compaorè, presidente del Burkina da 27 lunghi anni, da quando venne ucciso il grande Thomas Sankarà.

Approfondirò più avanti la straordinaria figura di Sankarà, perché ritengo che abbia giocato e stia tutt’ora giocando un ruolo decisivo negli avvenimenti di queste settimane.

Ma torniamo a noi. Dicevamo che Compaorè, non pago di 27 anni di governo, intendeva modificare (per la terza volta!) la Costituzione – precisamente l’articolo 37 – al fine di potersi ricandidare alla guida del Paese, potenzialmente ancora per 15 anni!

La società civile e i partiti dell’opposizione avevano più volte, nei mesi passati, ribadito la propria ferma contrarietà a questo disegno, assolutamente inascoltati.

Anche nel proprio campo, Blaise era stato invitato a rinunciare alla modifica costituzionale da numerosi leader i quali, vistisi inascoltati, avevano presentato le proprie dimissioni dal CDP (partito di Blaise Compaoré) e creato un proprio partito di opposizione: si tratta di Rock Marc Kaboré, vecchio presidente dell’Assemblea Nazionale, Salif Diallo e Simon Compaoré, vecchio sindaco di Ouagadougou. Il loro partito, chiamato Movimento del Popolo per il Progresso (MPP) ha destabilizzato il CDP per divenire la prima forza politica in Burkina, incarnando una speranza di cambiamento con un’adesione massiccia del popolo burkinabé e giocando un ruolo decisivo nell’insurrezione popolare che ha cacciato l’ormai ex-Presidente dal potere.

Giunti infatti a ridosso del voto in Parlamento che avrebbe legittimato lo scempio (43 anni al governo sarebbero stati un vero record, da Guinness dei Primati…) si è levata con forza la voce del popolo, in maniera sempre più massiccia e così le proteste che nelle settimane precedenti avevano contato poche migliaia di persone sono lievitate arrivando fino alle manifestazioni immense del 30 e 31 ottobre, di cui abbiamo tutti visto le immagini e i filmati.folla-oceanica-Ouaga

Blaise, probabilmente stupito da un simile astio da parte del suo popolo (dico stupito per il suo distacco dalla realtà quotidiana dei burkinabé), ha inizialmente atteso sperando che tutto passasse poi, al secondo giorno di manifestazioni oceaniche, ha accettato di ritirare la proposta di riforma costituzionale, ma a quel punto la piazza non si è più accontentata e ha preteso le sue dimissioni e un governo di transizione che guidasse il Paese verso libere elezioni democratiche.

Compaorè, cercando di arrampicarsi sugli specchi, ha a quel punto dichiarato di essere disponibile a dimettersi, ma solo dopo aver guidato la transizione. Ma ormai il tempo per il negoziato con il suo popolo era scaduto e le manifestazioni sono andate avanti sempre più intense anche per il terzo giorno consecutivo. Si è trattato, è bene dirlo, di proteste in larghissima parte pacifiche, anche se non è mancato qualche atto di violenza, specialmente verso le abitazioni dei parlamentari ritenuti rei di aver spogliato il proprio popolo arricchendosi personalmente a dismisura.

In realtà, al netto di alcuni tristi episodi di saccheggio che purtroppo si ripresentano regolarmente in questi casi, le violenze sono state circoscritte a qualche centinaio di manifestanti, su oltre un milione di persone scese in strada, ma quando l’assalto è giunto al palazzo del Parlamento e poi ha puntato deciso verso il Palazzo Presidenziale, è risultato evidente che i militari si erano schierati con il popolo. Sulle ragioni di questo si può congetturare a lungo. Certo sarebbe difficile immaginare di reprimere con la forza una simile massa umana. Ma probabilmente c’è anche dell’altro che vorrei ora provare a inquadrare.

Quello che è sicuro è che i 21 morti e i 307 feriti negli scontri sono state vittime dei mercenari stranieri (per lo più togolesi) assoldati da Compaorè nella Guardia Presidenziale. Già il fatto che un Presidente non si fidi dei militari del proprio Paese la dice lunga… ma del resto lui, memore di com’era andato al potere, preferiva essere prudente al riguardo!

I militari non hanno sostanzialmente posto resistenza ai manifestanti, lasciandoli praticamente passare ad ogni posto di blocco. “Noi ci rifiutiamo di sparare sui nostri fratelli” è la posizione che molti di loro hanno espresso apertamente.


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Viaggio fra le reti delle eccellenze italiane

Ho girato molto, in questi ultimi anni, per scoprire e raccontare le reti nate nel nostro Paese con lo scopo di scambiare esperienze virtuose ed eccellenze in ogni ambito.

Penso anzitutto alle reti della società civile, nate per promuovere Campagne di pressione su governi e multinazionali e cooordinare le iniziative di solidarietà, giustizia e pace a livello nazionale, che ho seguito come volontario con l’Associazione Mani Tese.

festa_referendumPoi alla Rete dei Comuni Virtuosi, che raccoglie le migliori esperienze amministrative, cercando di diffonderle e arricchirle in un fecondo scambio reciproco, che insieme a Marco Boschini abbiamo cercato di raccontare nel libro “L’anticasta, l’Italia che funziona”.

giovanni-maioloE alla Rete dei Comuni Solidali che, sempre nel campo delle amministrazioni, realizza bellissimi progetti sia per i bisogni presenti nei nostri territori che verso i paesi del sud del mondo, promuovendo protagonismo e restituendo a tanti speranza e dignità.

Quindi alle eccellenze nel campo della ricerca e delle ecotecnologie che insieme a Jacopo Fo, Fabio Roggiolani, Cristiano Bottone e tanti altri amici abbiamo raccolto per una meravigliosa settimana ad Alcatraz questo agosto, con il primo Festival “EcoFuturo”.

italia-che-cambiaNon potrei certo dimenticare lo straordinario lavoro di connessione che sta facendo Daniel Tarozzi -con la sua squadra de L’Italia che cambia– fra associazioni, movimenti, cooperative, scuole e ogni autentico agente del cambiamento, molti dei quali ho avuto la fortuna di conoscere personalmente al Centro Panta Rei poche settimane fa nel primo incontro nazionale degli “Agenti del Cambiamento” e che potete trovare in questa mappa appena andata on-line e in continuo aggiornamento.

agenti-cambiamentoUn’altra realtà splendida che ho scoperto, grazie all’amicizia con Claudia Bettiol, e di cui vorrei qui parlarvi è quella di Energitismo, un Movimento nato oltre 3 anni fa che mette in rete imprenditori, artisti e artigiani che amano definirsi “creatori di sogni”.
Questo sabato, per la seconda volta a livello nazionale, gli associati di Energetismo si incontreranno, a Marostica, per raccontarsi e mettere in mostra le loro realizzazioni, alcune delle quali nate da collaborazioni in cui è difficile tracciare un confine fra impresa e arte.

energitismo“Selezioniamo in base alla sostenibilità e bellezza delle realizzazioni -mi dice orgogliosa la presidente Claudia Bettiol- e alla disponibilità delle persone di mettesi in gioco e creare sempre cose nuove. Guardiamo le persone negli occhi perché quello che cerchiamo sono i Tesori dell’Umanità, persone che abbiamo dedicato il loro tempo alla gioia di creare”.

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Il viaggio ricomincia!

L’estate volge al termine e – con l’emozione del Festival EcoFuturo ancora in circolo- riparte la mia attività educativa e culturale, in larga parte itinerante.

Riprendono infatti i Progetti educativi nelle scuole, a Ravenna con “Chi è straniero?”, a Cervia con “Paesaggi interculturali”, con il Progetto sulla Legalità e il “Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine”, a Cesena con il “Progetto Energia” e in altre città ancora.

michele-dotti-seminario-buone-notizieE ricominciano anche gli incontri pubblici, che mi portano sempre più a scoprire l’Italia che amo, quella troppo spesso invisibile, quella che non si rassegna e anzi si impegna ogni giorno con gioia e passione per migliorare le cose!

Giovedì 4 settembre sarò a Bologna con Marco Boschini e il Prof. Andrea Segrè, per una tavola rotonda dal titolo “Pratiche virtuose di cittadini e istituzioni: fare meglio si può”, partendo come spunto dal bel libro “Nessuno lo farà al posto tuo” scritto da Marco. L’incontro inierà alle ore 21 presso la Libreria della Festa Nazionale dell’Unità.

gusti bericiSabato 6 sarò a Lumignano (Vicenza) per partecipare all’ottava edizione di “Gusti Berici” che quest’anno è dedicata al tema “Terre vicine: coltiviamo la prossimità” con un incontro dal titolo “E’ possibile un progetto dal basso di transizione ecologica e sociale dell’economia?” insieme a Domenico Finiguerra, Manuel Castelletti e Paolo Cacciari. A facilitare la discussione sarà Roberta Radich.

Lunedì 8, al mattino, sarò ad Andalo (Trento), presso il Pala Congressi – Viale del Parco 3, per presentare il mio libro “Sbagliando non s’impara” all’interno della trasmissione televisiva “A tambur battente” condotta da Daniele Perini e prodotta da Fox Production.

Al pomeriggio dello stesso giorno a Vicenza, per un incontro sull’ecologia come prospettiva educativa con i ragazzi del Centro Capta.

Mercoledì 10 sarò a Cervia per tenere una formazione sul metodo del Cooperative Learning agli insegnanti delle Scuole Primarie del territorio.

Mercoledì 24 ancora a Vicenza, al mattino, per contribuire con il mio incontro di teatro “Sogno e son desto” alla festa per i 25 anni di una straordinaria azienda, D’Orica, che ho avuto la fortuna di conoscere ad EcoFuturo grazie a Claudia Bettiol e agli amici di Energitismo.michele-dotti-villa-schiarinoSabato 27 e domenica 28 tornerò a Rimini per il Festival Francescano, a cui contribuirò con due workshop diversi: uno sull’acqua invisibile, quella nascosta dentro ai nostri consumi quotidiani e uno che prende spunto dal mio ultimo libro “Sbagliando non s’impara”.