Il tempo liberato

EFM copertina 1 2024In questo numero del nostro Magazine riflettiamo sul difficile rapporto con il “tempo”, che sembra sempre mancare: questo è un problema che tutti sentiamo e del quale non sappiamo proprio come liberarci.

Un’ottima sfida da affrontare al fianco dell’ecologia, che, come vedremo insieme negli articoli del focus, può svelarci una serie di strategie efficaci per “liberare tempo”.

Troverete anche due importanti novità: la prima è un restyling grafico del Magazine che non è solo estetico ma punta anche a migliorare la fruibilità della rivista rispetto a interattività e podcast.

La seconda invece riguarda la vision del nostro Piano editoriale che intende – ancor più di quanto già non fosse – presentare l’ecologia come un’opportunità da cogliere, anziché l’ambiente come un problema da risolvere.

Ospitiamo anche un’intervista esclusiva a Marina Ponti, Global Director del progetto delle Nazioni Unite SDG Action Campaign.

A questo link trovate tutti i numeri usciti della Rivista.

 

Piccolo è bello

EFM_6_23-copertinaIn questo numero del nostro Magazine riflettiamo sul tema “piccolo è bello”, che non significa ridimensionare i propri sogni, ma piuttosto abbracciare la bellezza nella semplicità, apprezzare l’essenziale e riscoprire la gioia nelle piccole cose.

In un mondo che sembra sempre più complicato e veloce, nel quale la corsa alla crescita sembra non avere limiti, abbracciare l’idea del “piccolo è bello” può fungere da antidoto al caos e rappresenta un vero atto rivoluzionario.

Forse la più grande sfida del nostro tempo è proprio questa: coniugare grandi politiche su clima e sostenibilità con i comportamenti individuali e di piccole collettività. Quello che possiamo fare attraverso piccoli gesti quotidiani per migliorare il mondo è davvero tantissimo. In questo numero abbiamo provato a mostrarne qualche esempio concreto.

Ospitiamo anche un’intervista esclusiva a Daniel Tarozzi, fondatore di Italia Che Cambia, e un’inchiesta di Sergio Ferraris dal titolo “PNRR con le spine”.

A questo link trovate tutti i numeri usciti della Rivista.

Un segreto difficile da mantenere

copertina_segretoAmici, è appena uscito il mio nuovo libro, disponibile in tutte le librerie. Si tratta del mio primo romanzo per ragazzi.

Un segreto difficile da mantenere – questo il titolo – è un volume polisensoriale (con audio, video, schede tematiche e audioletture), con bellissime illustrazioni a cura di Moreno Tomasetìg, edito da Erga edizioni.

È un libro largamente autobiografico che intende offrire ai ragazzi una visione alternativa del mondo e della storia, per restituire loro il sacrosanto diritto a sperare in un domani migliore e la voglia, conseguente, di impegnarsi per realizzarlo.

Il testo è leggero, a tratti ironico, ma anche profondo e ricco di contenuti e contiene numerose schede didattiche interattive di approfondimento, con tutti i dati a sostegno di quanto scritto, ad affiancare le emozioni, sostenendole anche su un piano razionale.

L’intento è quello di contribuire – insieme alla scuola e alla famiglia – a ridimensionare quell’ansia terribile, e tanto diffusa, che rischia di rubare ai nostri giovani le migliori energie e i migliori anni, spegnendoli e rendendo grigio un mondo che potrebbe invece essere a colori.

Sono ormai numerose infatti le ricerche che ci dicono quanto i nostri ragazzi siano ansiosi e insicuri, spaventati da un futuro che appare loro sempre più cupo.

Questa visione della vita nasce principalmente dall’informazione di cui dispongono: i mass media non fanno che trasmettere cattive notizie (considerate la prima causa di ansia da Eurodap, l’Associazione europea disturbo da attacchi di panico) e anche l’immaginario collettivo sul futuro, così come è presentato nei film, nelle serie tv e in larga parte anche nella letteratura, è quasi sempre apocalittico o post-apocalittico. Ora va di moda definirlo distopico.

Walt Disney diceva: “Se puoi sognarlo, puoi farlo.” Ma come possiamo pensare di riuscire a realizzare un domani migliore, se non lo immaginiamo mai?”

Se analizziamo i dati, in prospettiva storica e con un approccio scientifico, ci accorgiamo che per molti aspetti il mondo non sta affatto peggiorando.

Anzi, paradossalmente, negli ultimi decenni si sono fatti più progressi su un piano sociale, culturale, dei diritti e anche materiale di quanti non se ne siano realizzati nei secoli o addirittura millenni precedenti. Certo, le conquiste non sono mai definitive, vanno quindi consolidate e soprattutto rese più sostenibili da un punto di vista ecologico. Ma riconoscere che queste ci sono mi pare il primo, essenziale, passo per sognare che si possa continuare a migliorare ancora.

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Per le classi che adottano Un segreto difficile da mantenere saranno disponibili molti contenuti extra nella sezione riservata ai docenti del sito www.vesepia.com: PERCORSI DIDATTICI – ESERCIZI E LEZIONI STRUTTURATE – COPIONE TEATRALE SCOLASTICO

Gli argomenti trattati sono:
Ecologia, Intercultura, Pace, Informazione, Progressi sociali, Fraternità, Ascolto, Storia, Consumismo, Fretta, Attesa, Pazienza, Paure, Felicità.

È disponibile anche l’audiolettura del libro tramite l’App gratuita Vesepia.

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Sinossi

Anno 2070. Il mondo è cambiato, per fortuna in meglio.
Un nonno, ogni sera, racconta al nipotino Andrea storie divertenti e avventure della sua gioventù, parlandogli dei problemi del passato, ormai superati, che appaiono al piccolo davvero incredibili. Anche il nipote racconta le sue giornate a scuola e molto altro. Dal loro scambio emergono i principali cambiamenti avvenuti nel tempo sia sul piano sociale (pace, ambiente, intercultura…) sia su un piano più intimo e personale. Ma una minaccia, imprevista, incombe sul nonno. Questa volta toccherà al nipote salvarlo.

Un messaggio di ottimismo (che si fa concreto nelle schede interattive di approfondimento sui temi trattati) per promuovere nei ragazzi la speranza in un futuro migliore e l’impegno affinché questo possa realizzarsi.
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Acquista online il libro “Un segreto difficile da mantenere”

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Liberiamoci!

Davvero vi divertite a buttare i soldi? Non vi interesserebbe scoprire come risparmiare e al contempo contribuire alla pace e alla sostenibilità?

Quale futuro per il Giornalismo ambientale?

Il mio intervento, in qualità di Direttore del bimestrale “L’Ecofuturo Magazine“, all’interno dell’incontro svoltosi il 7 marzo 2020 organizzato dall’ENEA, con il Ministero dell’Ambiente, ISPRA e FIMA, per mettere l’Ambiente al centro dell’Informazione.

Si è avviato così un percorso che vedrà il primo giro di boa durante il Festival del Giornalismo Ambientale quando, a giugno, ci ritroveremo insieme al Ministro Sergio Costa, agli editori e ai direttori delle principali testate giornalistiche, per sottoscrivere un vero e proprio “patto green per l’informazione”!

QUI è possibile vedere il video dell’intera mattina.

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La realtà brucia

Chi ricorda gli incendi in Amazzonia dell’estate scorsa? Un’analisi per riflettere sullo scarto inimmaginabile fra realtà e percezione che spesso abbiamo della stessa.

“L’Ecofuturo Magazine” riparte: il bruco è diventato farfalla

Amici, dopo le difficoltà iniziali che il nostro nuovo progetto editoriale aveva riscontrato in edicola, sembrava impossibile proseguirne la realizzazione.

Il sistema distributivo delle edicole si è mostrato infatti inadeguato per consentire a una nuova rivista di nicchia di un piccolo editore la sostenibilità necessaria. Per raggiungere tutte le edicole italiane è necessario stampare oltre 25 mila copie, con tutti i costi fissi – stampa, distribuzione e resi – che ciò comporta. Si tratta di economie che non consentono alle nuove iniziative di decollare.

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L’ECOFUTURO MAGAZINE: SECONDO NUMERO

Ma convinti della qualità del prodotto e della necessità di diffonderne i contenuti e la prospettiva, noi non ci siamo arresi e con mesi di impegno abbiamo ripensato completamente -insieme agli amici di EcoFuturo– il modello distributivo della rivista, la quale d’ora in avanti uscirà in formato digitale interattivo e sarà distribuita gratuitamente attraverso una vasta rete di contatti sul web che ci permette di raggiungere oltre 600mila persone attraverso newsletter e diversi milioni fra siti e social network.

Il passaggio non è stato certo facile, ma dopo lunghi mesi di traversata del deserto ora siamo finalmente pronti a ripartire, con rinnovato entusiasmo e con grande fiducia in questa nuova modalità distributiva.

Eccovi dunque il secondo numero della rivista « L’ECOFUTURO MAGAZINE », che d’ora in poi uscirà in formato digitale interattivo, sempre con cadenza bimestrale.

(Prendetevi due minuti per imparare a navigare sul Flowpaper attraverso il menù in alto. La modalità con due pagine è ottima per sfogliare la rivista, mentre quella con la pagina singola è migliore per leggere l’articolo.)

Ci scusiamo per il lungo periodo intercorso, ma siamo convinti che apprezzerete la qualità di questo nuovo progetto editoriale e vorrete aiutarci a diffonderlo!

Chiunque infatti può contribuire a distribuirlo, in una logica cooperativa di rete, non solo sui social, ma anche attraverso le proprie newsletter e volendo anche incorporando la rivista nel proprio sito/blog.

Grazie di cuore a quanti (giornalisti, sponsor, reti associative, grafici, informatici…) non hanno mai smesso di crederci e hanno reso possibile -stando al nostro fianco- ripartire insieme.

È possibile visualizzare anche il primo numero della rivista a questo link:
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