Expo della dignità, contro la fame e ogni sfruttamento

“Ci sono dentro un sacco di idee. Riflessioni. Progetti concreti e prospettive alt(r)e.
Si parla di dignità e beni comuni. Sostenibilità e cibo. Energia e cultura. Legalità.
Temi che non sono proprio di moda, in questo Paese strampalato…”

E’ con queste parole che l’amico Marco Boschini presenta questo nuovo libro, al quale ho contribuito con un mio scritto sul rapporto con il tempo.

copertina-expo“Expo della dignità” è un manuale d’azione per cambiare il pianeta, scritto proiettandosi oltre Expo e realizzato grazie ad un progetto di Crowd Funding.

Nel libro sono raccolti una serie di contributi di qualità, ognuno dei quali costituisce un invito all’azione, che sia singola, collettiva, nelle istituzioni o nella società civile.

La dignità di tutti passa, in primo luogo, dalla lotta alla fame, da affrontare secondo molteplici angolature. Ci guideranno in questa prima tappa Davide Mattiello (deputato) e Marzo Omizzolo (sociologo), i quali disegnano un quadro desolante dello sfruttamento e del caporalato in Italia, Francesco Vignarca (Rete Disarmo), con un contributo sulla pace e sulle ragioni dei conflitti, Roberto Barbieri (OXFAM), che ragiona con noi sul rapporto tra disuguaglianza e accesso alla terra, Riccardo Finelli (giornalista), in viaggio tra le tante terre di mezzo della penisola, Gianni Principe (economista), il quale ha elaborato una proposta per l’introduzione rapida del reddito minimo garantito e, infine, Stefano Catone, in un dialogo con i volontari delle associazioni che si occupano di recupero alimentare.

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EcoFuturo: un sogno diventato realtà!

Mi dicono che bisogna lasciare sedimentare, elaborare e scrivere a freddo.
Beh, sono già passate più di due settimane. Quanto dovrei aspettare ancora?

Non è facile raccontare l’emozione per quello che è successo ad Alcatraz durante il Festival “EcoFuturo“. Men che meno provare a trarne qualche lezione, ma voglio provarci ugualmente.

testata-ecofuturo-videoQuando scrissi questo articolo, in maggio, non potevo certo immaginare cosa sarebbe accaduto e come la realtà avrebbe superato i miei sogni. Anzi, per essere più precisi, i nostri sogni!

Perché proprio in questo sta la forza del Festival incredibile che insieme a Jacopo Fo e ad altri amici siamo riusciti ad organizzare in soli due mesi: nel condividere sogni, valori e obiettivi, nell’unire le forze, nel mettere in rete con spirito conviviale e cooperativo le tante, tantissime realtà stupende che si stanno muovendo per cambiare il nostro Paese (certi giorni -ma non sempre- ho proprio voglia di scriverlo con la P maiuscola).

Realtà che sono state le vere protagoniste del Festival e che qui voglio, ancora una volta, ringraziare di cuore e abbracciare tutte insieme.

tavola-rotonda-ecofuturoPosso dire che è sembrato realmente di catapultarsi nel futuro, per vedere quello che sarà! E non mi riferisco solo alle straordinarie ecotecnologie innovative che sono state presentate -che da sole hanno il potenziale di rivoluzionare le nostre società non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico, occupazionale, della pace e dei diritti- ma anche all’energia umana pazzesca che si è respirata nell’aria per tutta la settimana.

ecofuturo-abbraccio-alberiUn’energia palpabile, che l’evento non ha certo creato, ma semplicemente messo in circolo e reso visibile. Un po’ come se la famosa “moltitudine inarrestabile“, magistralmente descritta dal grande Paul Hawken, avesse finalmente preso coscienza della propria forza!

bottone-ecofuturoPerché di questo si è trattato. Non solo di un eccezionale scambio di idee sui tanti temi trattati, sempre ad altissimo livello, dai tanti ospiti intervenuti. Ma di un salto di qualità che ha portato -finalmente!- i nostri contenuti all’attenzione del grande pubblico, uscendo fuori dalla nicchia ristretta degli addetti ai lavori ed arrivando attraverso i diversi canali comunicativi ad un’audience vastissima.

Del resto, già la rete delle nostre reti ci permetteva di raggiungere sul web quasi 1 milione e 700 mila contatti. Da soli avrebbero anche potuto ignorarci, ma tutti insieme no!
Abbiamo dimostrato che se ci uniamo rappresentiamo un punto di riferimento importante per tutti i mass media, anche per quelli main stream.

Al FattoQuotidiano, infatti, che era media partner dell’iniziativa insieme ad altri canali radio e tv, si sono sono presto affiancati Repubblica, poi RadioCapital, quindi Radio24 e infine sono venuti per realizzare un bellissimo servizio anche gli amici de Le Iene.

Senza contare i numerosi altri articoli e servizi dei media locali, da Messaggero e Corriere dell’Umbria, a Rai3 regionale e tanti altri ancora…

iene-ecofuturoE lo stesso potremmo dire anche per la politica; sono diversi, infatti, i Deputati e Senatori che sono venuti personalmente o che ci hanno chiamato per esprimere attenzione e disponibilità al dialogo.

Questo dovrebbe farci riflettere. E non poco! Solo unendoci riusciamo a portare i nostri contenuti, le nostre analisi, le nostre proposte ad un tale livello di visibilità e attenzione. E’ la rete delle reti. Quello di cui avevamo scritto qualche anno fa insieme all’amico Marco Boschini nell’ultimo capitolo del nostro libro “L’anticasta, l’Italia che funziona”.

stand-ecofuturo(Fra parentesi, con Marco stiamo lavorando proprio in questo periodo ad una nuova edizione, che parlerà non solo di ambiente ma anche di pace, solidarietà, integrazione, giovani, cultura, educazione, partecipazione e altro ancora.)

Questo è il primo messaggio forte che arriva da EcoFuturo, ben riassumibile nel famoso proverbio burkinabé: “Quando le formiche uniscono le loro bocche, possono sollevare un elefante”.

Ma unirsi non basta, occorre farlo in un modo ben preciso, con un certo stile.

Anzitutto in modo trasversale, portando ad incontrarsi e confrontarsi mondi diversi e che troppo spesso non comunicano fra loro come occorrerebbe: associazionismo, amministrazioni, mondo dell’impresa, della ricerca, della cooperazione internazionale…

Poi bisogna creare una cornice che favorisca la fiducia e il rispetto reciproco, che non pretenda di omologare ma sappia fare delle diverse identità e specificità un valore, che si sforzi continuamente di sospendere il giudizio per poter ascoltare gli altri in modo davvero aperto e profondo, al fine di promuovere una cooperazione realmente efficace!

E possibilmente fare questo in modo leggero, conviviale, divertendosi anche in questo cammino comune verso un domani migliore.
Perché come cantano i Modena City Ramblers, citando il grande poeta Luis Sepulveda: “Alla meta arriviamo cantando o non arriva nessuno.”

http://www.molacasanova.it/wp-content/uploads/2014/07/1.jpgEcco perché ad EcoFuturo non sono mancati concerti, spettacoli teatrali ed altri momenti di espressività artistica, per tutte le fasce d’età, anche per i più piccoli.

Per chi non avesse potuto partecipare al Festival o seguirlo da casa in diretta, qui potete trovare tutti i video girati, comprese le otto puntate andate in onda sulla tv del FattoQuotidiano e su Italia7.

Sicuramente ripeteremo il Festival anche il prossimo anno e se in due mesi siamo riusciti ad organizzare questo, immaginate un po’ cosa riusciremo a fare con un anno intero a disposizione!!!

Ma attenzione: facciamo sì che questo spirito non sia circoscritto ad un solo evento, ma diventi il nostro quotidiano modo di operare.

Continuiamo a camminare insieme verso il futuro, EcoFuturo.

Alla scoperta di significati… la differenza fra informazione e conoscenza!

Come osservavo sulla mia pagina facebook qualche settimana fa, ispirato da questa illuminante immagine sulla differenza fra informazione e conoscenza:

“Creare le connessioni è la vera sfida del nostro tempo,
il solo processo in grado di aiutarci a scoprire o costruire significati.”

informazione-conoscenza

fonte: www.gapingvoidart.com

 E dicendo questo non mi riferivo solo alle connessioni mentali -fondamentali e che cerco di promuovere continuamente nell’attività educativa e culturale- ma anche a tutte quelle reti di relazioni, necessariamente reali e non solo virtuali, fra le persone, le comunità, le realtà associative che permettono di arricchirsi reciprocamente attraverso un proficuo scambio di idee, esperienze, emozioni…

Se non scrivo da tempo in questo blog -e un po’ mi spiace- è proprio per questa intensa e meravigliosa attività culturale di costruzione di ponti, che mi rende difficile trovare il tempo per condividere il “viaggio” e le tante riflessioni che esso ogni giorno mi suggerisce.

Ci provo ora, in estrema sintesi, quasi a voler tracciare una mappa delle relazioni e delle attività che in questa rete di connessioni si intrecciano in questo periodo.

Quasi tutte le mattine, in questi mesi, sono nelle scuole per laboratori con i ragazzi.

cesena,energie per la città,energie rinnovabili,fotovoltaico,solare,risparmio energetico,efficienza,educazione ambientale,scuole,kaleidos,michele dotti,lia montaltiHo appena finito gli incontri a Cesena con le 12 classi delle scuole medie coinvolte nel Progetto “Con l’energia giusta possiamo essere tutti supereroi” e stiamo ora lavorando con questi ragazzi alla preparazione di elaborati (video, cartelloni, installazioni, musiche, testi…) da presentare negli eventi pubblici, in programma a breve.

Sul tema dell’intercultura, sempre con le scuole, sto seguendo il Progetto “Chi è straniero?” con la Casa delle Culture di Ravenna e il Progetto “Testimoni Privilegiati” con il Centro Risorse a Cervia, dove a breve dovrebbe partire anche un bel Progetto sull’Educazione alla Legalità, a cavallo fra educazione civica e ai valori, in collaborazione con la Polizia Municipale, il Comune e la Regione.

In parallelo a questo, continua, sempre più intensa, l’attività di formazione e divulgazione, attraverso incontri pubblici in giro per l’Italia.

Lunedì 10 marzo sarò a Cervia per una serata con i genitori all’interno del Percorso “E adesso che facciamo?” dal titolo “Ma ha iniziato lui!!! Giustizia, libertà… e altri valori”.

Mercoledì 12 sarò a Bastia (Padova) per un incontro pubblico promosso dalla Diocesi sul tema “Presente e Futuro: possibilità di lavoro e globalizzazione”.

Giovedì 13 nel pomeriggio terrò una formazione per gli insegnanti presso l’auditorium della scuola Don Milani a Faenza, all’interno del bel Progetto “Formarsi Partecipando”. Si tratta di un percorso promosso da Confcooperative, che punta a promuovere metodologie e processi partecipativi e che ci vede attivi, con la nostra Cooperativa Kaleidos, anche a Ravenna, Forlì, Cesena e San Marino.

incontro-energia-san-carloVenerdì 14 dalle 20,30 sarò a San Carlo per la prima di dodici serate pubbliche all’interno del Progetto Energia a Cesena. Sarà l’occasione per promuovere una maggiore consapevolezza sul tema del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, occupazionale e in rapporto ai temi della pace, dei diritti e della qualità di vita, per tutti!

Lunedì 17 tornerò a Cervia per un’altra serata di formazione con i genitori, che prende il titolo dal mio nuovo libro “Sbagliando non s’impara”.

Sabato 22 a Cesena dalle 17 alle 19 per il primo evento pubblico del Progetto Energia, che coinvolgerà anche le scuole, sotto il loggiato del Municipio.

Lunedì 24 a Gorizia con l’amico Marco Boschini per incontri sull’energia con le scuole e con gli amministratori pubblici.

Martedì 25 a Martorano di Cesena, presso il Circolo ENDAS – La palazeta, per un’altra serata del Progetto Energia.

Venerdì 28 ancora per la formazione genitori a Cervia, sul tema “Ognuno è perfetto. Alla ricerca dei propri talenti.”

scheda-tecnica.jpgDal 31 marzo al 6 aprile sarò in Sicilia, fra Caltanissetta, Agrigento e Messina per una fitta serie di incontri pubblici e di formazione con insegnanti, oltre ad incontri nei teatri con i ragazzi delle scuole superiori con “Sogno e son desto!”.

L’8 aprile ancora a Cesena, presso il quartiere Cervese Nord, sempre per il Progetto Energia.

Il 9 al Teatro San Giuseppe di Faenza, insieme agli alunni dell’Istituto “Strocchi”, con “Sogno e son desto!”.

E infine, ultimo ma non certo per ordine di importanza, sto iniziando a collaborare con Jacopo Fo all’organizzazione del 1° Festival delle Ecotecnologie che si terrà ad dal 26 luglio al 2 agosto ad Alcatraz.

Sarà un grande evento, in cui cercheremo di far incontrare e mettere in connessione fra loro il mondo della ricerca, quello dell’impresa, l’associazionismo ambientale, i Comuni virtuosi, il mondo della cooperazione internazionale e chiunque altro abbia a cuore questo tema e ne comprenda il ruolo centrale in tutte le scelte per il prossimo futuro.
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La sincerità è pace fra i nostri desideri e le nostre azioni

“E’ interessante osservare che il termine “sincero” deriva dal latino “sine-cera”, cioé senza cera, con riferimento allo scultore che non usava la cera per mascherare i difetti delle proprie opere.
Quindi sincero è chi non nasconde nulla, per cui non ha nulla da temere.

cuore-cervello-paceIl ché non è poca cosa, poiché come osserva Edmund Burke: “Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura”.

Ma l’unico modo per non nascondere nulla è non avere nulla da nascondere.

Mi emoziona sempre, rivedendo il film di Gandhi, la scena in cui lui -ancora in Sudafrica- nel teatro stracolmo per l’assemblea contro la legge ingiusta sui lasciapassare, si rivolge alle forze di polizia inglesi presenti nella sala dicendo loro: “Noi non abbiamo nulla da nascondere”.

Chi coltiva in cuor suo questa purezza di intenti non può sbagliare!
Non può sbagliare semplicemente perché c’è in lui coerenza fra ciò che desidera e le azioni che mette in campo per ottenerlo. Quindi non ha spazi interiori di distrazione che possano permettere lo sbaglio.

Mentre invece lasciandosi guidare sinceramente dal suo desiderio è nella condizione migliore per “errare”, cioè, come detto, per conoscere mediante l’esplorazione e l’esperienza diretta.”

 

(estratto dal mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, in uscita a metà gennaio per l’editrice EMI.)

Sbagliando non si impara!

E’ con grande piacere che annuncio l’uscita, a breve, del mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, frutto di una riflessione che porto avanti da diversi anni e che ho voluto approfondire e sistematizzare – per poterla condividere con tutti – in questo saggio leggero ed ironico, che uscirà in gennaio per l’editrice EMI.

copertina,libro,michele dotti,sbagliando non si impara,successi,cambia il mondo,cambiamo noi,emi,libreria,gennaioEcco la quarta di copertina:

“Se fosse vero che sbagliando si impara, come ci hanno sempre ripetuto,  dovremmo essere tutti perfetti!

Invece continuiamo a ripetere ogni giorno gli stessi errori,  senza neppure troppa fantasia.

Questo accade perché in realtà  è solo dai successi che nasce il cambiamento, a tutti i livelli:  personale, sociale, culturale…

Questo libretto ci mostra come imparare a riconoscerli,  crearli e replicarli.

Come farne insomma una regola nella nostra vita, anziché una eccezione.”

E questo è l’indice del libro, che è già tutto un programma:

1. Chi cerca non trova
2. Sbagliando non si impara
3. Sbagliare è umano, errare è divino
4. Chi fa da sé fa per sé
5. Tutti sono indispensabili, qualcuno è importante
6. Mogli e buoi dei paesi suoi
7. Mangia come parli
8. Peggio soli che ben accompagnati
9. Ambasciator porta pena
10. Prima il piacere,  insieme al dovere
11. In salita tutti i Santi aiutano
12. Non perdere la bussola… o la mappa
13. Ognuno è perfetto
14. Ricordati che devi sbagliare!
15. Chi non cerca trova

Nelle prossime settimane pubblicherò anche qualche estratto…

Tra il dire e il fare…

Quasi due mesi senza scrivere un post. Non lo avrei mai immaginato. E dire che in questo periodo ce ne sarebbero da dire…

Invece, in un momento in cui tutti commentano tutto, come tanti allenatori della nazionale, io ho preferito concentrarmi sull’impegno concreto, educativo e culturale.

Perché credo fermamente che non potrà esserci un cambiamento reale, profondo e durevole, se non partendo dalla formazione delle persone, dalla promozione di una sensibilità e di una consapevolezza nuova su certi temi che ancora, purtroppo, non sono patrimonio condiviso, nonostante siano stati fatti tanti passi avanti in tale senso.

paracadute,gioco,cre,bambini,colori,allegria,educazione,cooperazionePer questo ho vissuto questi due mesi di impegno educativo con i bambini e ragazzi dei nostri Centri estivi Kaleidos cercando di offrire loro tante occasioni di crescita e di arricchimento personale, oltre naturalmente al giusto svago e divertimento!

Sono stati mesi intensi, che mi hanno davvero rapito, non lasciandomi altro tempo ed energie per portare avanti i tanti progetti che ho in cantiere e che a giorni riprenderanno: libri, incontri, video, spettacoli… sempre con l’obiettivo che ho appena dichiarato, di promuovere consapevolezza e una sensibilità che a mio avviso sono il vero motore del cambiamento.

Ora però trovo giusto condividere con tutti voi, amici del mio blog, le esperienze di questa estate con i ragazzi e i miei progetti in cantiere, ai quali lavorerò nei prossimi mesi.

Alla scoperta dei propri talenti

“Ogni persona è un genio. Ma, se giudichi un pesce dalla sua capacità di scalare un albero, passerà tutta la sua vita pensando di essere stupido.”
(Albert Einstein)

Da questa frase è nata l’idea della nostra Cooperativa Kaleidos per i Centri Estivi di questa estate. Il nostro impegno, infatti, è sempre quello ad “educare” nel senso originale del termine, cioè “tirare fuori” il meglio dalle persone.

L’obiettivo che ci poniamo è pertanto quello di aiutare i nostri bambini e ragazzi a scoprire se stessi e i propri talenti.

Per fare questo abbiamo pensato di valorizzare le migliori risorse del nostro territorio, coinvolgendole attivamente e facendole incontrare ai bambini e ragazzi dei nostri CRE, affinché ciascuno potesse esplorare le differenti arti e mestieri e iniziare a cogliere le proprie personali inclinazioni.

teatro,maschere,cooperazione,bambini,cre,estate,educazioneAbbiamo incontrato musicisti, ceramisti, attori di teatro, registi cinematografici, acrobati, ma anche fornai, giornalisti, storici, speleologi… e altri ancora!

E non sono state persone qualunque, ma testimoni che abbiamo scelto con cura, per la passione e la gioia con cui svolgono il proprio mestiere.

Voglio ringraziare per la loro disponibilità Pippo Giordano per la sua bellissima testimonianza sulla legalità e contro la mafia, Stefano Visani e Matteo Tondini per averci introdotti al mondo del cinema, Michael Capozzi pippo giordano,incontro,legalità,bambini,cre,educazioneche ci ha fatto scoprire la magia del circo, Renzo Boldrini e Alessandro Gentili che ci hanno avvicinato al teatro, Manuele Preti e Nicola Dotti al mondo della musica, Manuel Poletti al giornalismo, Goffredo Gaeta alla ceramica, Devis Servadei alla panificazione, Stefano Saviotti alla storia, Sandro Bassi alla geologia e speleologia,  e tutti gli altri che ci hanno permesso di offrire ai nostri ragazzi un così grande viaggio, alla scoperta del territorio e soprattutto alla scoperta di sé!!!

Perché io credo sia vero quello che recitava una bellissima canzone brasiliana: “Põe a Semente na terra, não será em vão. Não te preocupe a colheita, plantas para o irmão”. (“Poni un seme nel terreno, non sarà invano. Non ti preoccupare di raccogliere, pianta per il fratello”)

Un cantiere sempre aperto

Sono tanti i progetti culturali nei quali sono impegnato e che intendo portare avanti anche dopo l’estate.

Insieme a Marco Boschini stiamo lavorando alla seconda edizione del libroL’Anticasta“. La prima è completamente esaurita, anche nella seconda ristampa, e ha rappresentato per noi, e credo di poter dire anche per la EMI, una tappa importante di un cammino da cui sono nati poi moltissimi altri sentieri e relazioni.

anticasta,libro,comuni virtuosi,marco boschini,michele dotti,emiDi sicuro posso dire che il libro non porterà lo stesso titolo, perché ci pare che in questi ultimi anni il termine abbia assunto una connotazione emotiva differente da quella che aveva quando abbiamo scritto la prima edizione, della quale porterà invece lo stesso taglio costruttivo, propositivo, la stessa voglia di raccontare le migliori esperienze per vederle diffondersi sempre più.

La vera novità è che abbiamo deciso di allargare il campo dalla sola sostenibilità ambientale, che era quasi la prospettiva unica della prima edizione, ad una serie di altre prospettive che costituiranno i vari capitoli del libro: pace, solidarietà, integrazione, cultura, educazione, famiglia, giovani, partecipazione, Europa (ovviamente quella dei popoli e non certo della finanza).

Abbiamo quindi deciso di iniziare a ragionare su queste prospettive guardandoci intorno, con l’intento di coinvolgere attivamente, dove possibile, le varie reti di comuni e associazioni che hanno realizzato progetti virtuosi in questi ambiti.

Il titolo, in via informale e ancora ufficiosa, potrebbe essere questo:
“L’ALTRA ITALIA: cambiare è possibile! ecco come…”

E questa la possibile quarta di copertina:
“Anche se non sembra stiamo vincendo! Nonostante la crisi drammatica del nostro Paese, continuano a diffondersi inarrestabili le tante esperienze virtuose che danno speranza ed indicano una via diversa possibile.”

L’intenzione, infatti, mettendo insieme i tanti progetti come fossero pezzi di un puzzle, è proprio quella di indicare una via portatrice di una visione alternativa della società.

Non vado oltre, altrimenti la casa editrice mi lincia, giustamente. Ma prometto che vi aggiornerò sugli sviluppi del libro, che dovrebbe uscire ad inizio 2014.

Chiunque volesse può segnalarci progettualità concrete nei territori che ritiene meriterebbero di essere raccontate!

teatro,spettacolo,sogno e son desto,michele dotti,cinema,sarti,pace,giustizia,ecologia,intercultura,solidarietàUn altro progetto a cui sto lavorando con tanto impegno -e per il quale voglio ringraziare infinitamente Andrea Bosi di Flat Mind– è uno spettacolo di teatro, che ho già portato in scena alcune volte con grande soddisfazione e che vorrei far girare per tutta Italia, visto l’ottimo riscontro che ha raccolto fino ad ora.

Si intitola “Sogno e son desto: stavo cambiando il mondo e ho dimenticato la pentola sul fuoco” e già da questo si può facilmente intuire di cosa tratti e con quale taglio io intenda farlo.

Devo dire grazie a Jacopo Fo per avermi fatto comprendere in questi ultimi anni la straordinaria forza di cambiamento che l’ironia può portare con sé, anche quando si affrontano i temi più seri.

Lo spettacolo raccoglie 20 anni di esperienze personali, riflessioni, incontri sui temi che a me stanno più a cuore e intende condividerli in modo semplice e divertente.

Un altro progetto a cui sto lavorando è un format per la tv sul tema dell’intercultura rivolto ai ragazzi, al quale abbiamo iniziato a ragionare insieme ad Andrea Bosi e all’amico regista Matteo Tondini.

Poi ci sono i laboratori didattici sulla pace, l’ecologia, i diritti e l’intercultura e i progetti di formazione per gli insegnanti, le famiglie, i mediatori culturali, che riprenderanno numerosi a settembre-ottobre.

incontro,Jesi,libro,equo,anticasta,comuni virtuosiA Cesena dovrebbe partire un bel progetto per sensibilizzare sulle energie rinnovabili in collaborazione col Comune (che ha realizzato un piano energetico tutto orientato in questa direzione!) attraverso diversi linguaggi pensati per i vari target d’età, dai bambini, alle famiglie, fino agli anziani nelle circoscrizioni di quartiere.

Ad ottobre riprendono anche i lavori del Consiglio comunale dei bambini di Cervia, che seguo da alcuni anni come facilitatore.

Ma già in settembre ho diversi appuntamenti in agenda: il 14 e 21 sarò a Pavia per un Corso di formazione sulla creatività promosso dal Centro Servizi per il Volontariato e dall’Associazione AINS-onlus; il 28 sarò a Rimini per dei laboratori sull’impronta idrica all’interno del Festival francescano, poi dovrei andare in Puglia, fra Brindisi, Ostuni e Molfetta, per incontri pubblici e nelle scuole.

In settembre, appunto. Perché come dice il proverbio: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”… e io ci conto, credo proprio che in agosto non mi farà male un po’ di stacco e di riposo in spiaggia!

Sempre in viaggio, per il piacere intimo di spezzare catene

Dopo i tanti incontri degli ultimi giorni, fra i quali ricordo con particolare piacere quelli al Teatro Sarti di Faenza con tutti gli alunni del Liceo Torricelli, in quattro turni diversi, continua il mio viaggio per l’Italia, invitato da quanti condividono i valori di pace, giustizia, fraternità, rispetto delle culture e della natura e si impegnano per promuoverli attivamente.

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Martedì 7 nel pomeriggio sarò a Cervia per una formazione con i mediatori culturali del progetto “Testioni Privilegiati” che seguo da diversi anni.

Riccione,mare,legalità,ambiente,Laura Puppato,Associazione Ilaria AlpiGiovedì 9 a Riccione per un incontro intitolato “Mare Nostrum” sul tema ambiente-legalità insieme a Laura Puppato. L’incontro si terrà alle 21.00 presso l’arboreto Cicchetti.

Venerdì 10 a Milano Marittima per presentare il mio nuovo libro “Educare, amare e saltare nelle pozzanghere“, insieme agli altri amici autori Fabio Taroni e Gilberto Borghi.

Sabato 11 sarò ad Empoli per un incontro sul Turismo Responsabile, promosso dall’Associazione Il Villaggio dei popoli e dal GEES (Gruppo Empolese Emisfero Sud) che gestisce la nuova bottega del commercio equo e solidale.

Giovedì 16 sarò a Ravenna per un incontro di formazione con gli operatori OSS presso il Centro Pescarini di formazione alle arti e mestieri.

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Sabato 18 sarò a Trento, presso il palazzo della Regione, per un incontro su una nuova cultura politica all’interno della Scuola di formazione politica e culturale Alexander Langer, dalle ore 15 alle 18,30.

Sabato 25 infine andrò a Pesaro per un incontro sull’intercultura all’interno della Festa dei popoli, giunta alla sua decima edizione.

Ciò che mi anima in questo impegno è sempre la volontà -e un profondo piacere- di promuovere cultura intesa come consapevolezza; una consapevolezza volta a liberare da quelle catene che troppo spesso frenano dalla possibilità di scoprire ed esprimere il meglio di sé.

E molto spesso queste catene non si trovano affatto fuori di noi…

catene,liberarsi,asino,sedia,consapevolezza,cultura,libertà,coscienzaCome ha detto il grande regista Silvano Agosti: “Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginare la libertà.
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà più uscire…”