Il diritto dei giovani di sognare

Se ve lo foste perso in diretta, ecco il mio intervento in studio a Geo, su Rai3, per presentare il mio nuovo libro “Un segreto difficile da mantenere” (Erga edizioni) e riflettere sulle paure e speranze dei giovani rispetto al futuro.

 Qui l’intera puntata su RaiPlay: https://bit.ly/48gsZpf
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Un segreto difficile da mantenere

copertina_segretoAmici, è appena uscito il mio nuovo libro, disponibile in tutte le librerie. Si tratta del mio primo romanzo per ragazzi.

Un segreto difficile da mantenere – questo il titolo – è un volume polisensoriale (con audio, video, schede tematiche e audioletture), con bellissime illustrazioni a cura di Moreno Tomasetìg, edito da Erga edizioni.

È un libro largamente autobiografico che intende offrire ai ragazzi una visione alternativa del mondo e della storia, per restituire loro il sacrosanto diritto a sperare in un domani migliore e la voglia, conseguente, di impegnarsi per realizzarlo.

Il testo è leggero, a tratti ironico, ma anche profondo e ricco di contenuti e contiene numerose schede didattiche interattive di approfondimento, con tutti i dati a sostegno di quanto scritto, ad affiancare le emozioni, sostenendole anche su un piano razionale.

L’intento è quello di contribuire – insieme alla scuola e alla famiglia – a ridimensionare quell’ansia terribile, e tanto diffusa, che rischia di rubare ai nostri giovani le migliori energie e i migliori anni, spegnendoli e rendendo grigio un mondo che potrebbe invece essere a colori.

Sono ormai numerose infatti le ricerche che ci dicono quanto i nostri ragazzi siano ansiosi e insicuri, spaventati da un futuro che appare loro sempre più cupo.

Questa visione della vita nasce principalmente dall’informazione di cui dispongono: i mass media non fanno che trasmettere cattive notizie (considerate la prima causa di ansia da Eurodap, l’Associazione europea disturbo da attacchi di panico) e anche l’immaginario collettivo sul futuro, così come è presentato nei film, nelle serie tv e in larga parte anche nella letteratura, è quasi sempre apocalittico o post-apocalittico. Ora va di moda definirlo distopico.

Walt Disney diceva: “Se puoi sognarlo, puoi farlo.” Ma come possiamo pensare di riuscire a realizzare un domani migliore, se non lo immaginiamo mai?”

Se analizziamo i dati, in prospettiva storica e con un approccio scientifico, ci accorgiamo che per molti aspetti il mondo non sta affatto peggiorando.

Anzi, paradossalmente, negli ultimi decenni si sono fatti più progressi su un piano sociale, culturale, dei diritti e anche materiale di quanti non se ne siano realizzati nei secoli o addirittura millenni precedenti. Certo, le conquiste non sono mai definitive, vanno quindi consolidate e soprattutto rese più sostenibili da un punto di vista ecologico. Ma riconoscere che queste ci sono mi pare il primo, essenziale, passo per sognare che si possa continuare a migliorare ancora.

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Per le classi che adottano Un segreto difficile da mantenere saranno disponibili molti contenuti extra nella sezione riservata ai docenti del sito www.vesepia.com: PERCORSI DIDATTICI – ESERCIZI E LEZIONI STRUTTURATE – COPIONE TEATRALE SCOLASTICO

Gli argomenti trattati sono:
Ecologia, Intercultura, Pace, Informazione, Progressi sociali, Fraternità, Ascolto, Storia, Consumismo, Fretta, Attesa, Pazienza, Paure, Felicità.

È disponibile anche l’audiolettura del libro tramite l’App gratuita Vesepia.

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Sinossi

Anno 2070. Il mondo è cambiato, per fortuna in meglio.
Un nonno, ogni sera, racconta al nipotino Andrea storie divertenti e avventure della sua gioventù, parlandogli dei problemi del passato, ormai superati, che appaiono al piccolo davvero incredibili. Anche il nipote racconta le sue giornate a scuola e molto altro. Dal loro scambio emergono i principali cambiamenti avvenuti nel tempo sia sul piano sociale (pace, ambiente, intercultura…) sia su un piano più intimo e personale. Ma una minaccia, imprevista, incombe sul nonno. Questa volta toccherà al nipote salvarlo.

Un messaggio di ottimismo (che si fa concreto nelle schede interattive di approfondimento sui temi trattati) per promuovere nei ragazzi la speranza in un futuro migliore e l’impegno affinché questo possa realizzarsi.
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Acquista online il libro “Un segreto difficile da mantenere”

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Expo della dignità, contro la fame e ogni sfruttamento

“Ci sono dentro un sacco di idee. Riflessioni. Progetti concreti e prospettive alt(r)e.
Si parla di dignità e beni comuni. Sostenibilità e cibo. Energia e cultura. Legalità.
Temi che non sono proprio di moda, in questo Paese strampalato…”

E’ con queste parole che l’amico Marco Boschini presenta questo nuovo libro, al quale ho contribuito con un mio scritto sul rapporto con il tempo.

copertina-expo“Expo della dignità” è un manuale d’azione per cambiare il pianeta, scritto proiettandosi oltre Expo e realizzato grazie ad un progetto di Crowd Funding.

Nel libro sono raccolti una serie di contributi di qualità, ognuno dei quali costituisce un invito all’azione, che sia singola, collettiva, nelle istituzioni o nella società civile.

La dignità di tutti passa, in primo luogo, dalla lotta alla fame, da affrontare secondo molteplici angolature. Ci guideranno in questa prima tappa Davide Mattiello (deputato) e Marzo Omizzolo (sociologo), i quali disegnano un quadro desolante dello sfruttamento e del caporalato in Italia, Francesco Vignarca (Rete Disarmo), con un contributo sulla pace e sulle ragioni dei conflitti, Roberto Barbieri (OXFAM), che ragiona con noi sul rapporto tra disuguaglianza e accesso alla terra, Riccardo Finelli (giornalista), in viaggio tra le tante terre di mezzo della penisola, Gianni Principe (economista), il quale ha elaborato una proposta per l’introduzione rapida del reddito minimo garantito e, infine, Stefano Catone, in un dialogo con i volontari delle associazioni che si occupano di recupero alimentare.

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EcoFuturo: un sogno diventato realtà!

Mi dicono che bisogna lasciare sedimentare, elaborare e scrivere a freddo.
Beh, sono già passate più di due settimane. Quanto dovrei aspettare ancora?

Non è facile raccontare l’emozione per quello che è successo ad Alcatraz durante il Festival “EcoFuturo“. Men che meno provare a trarne qualche lezione, ma voglio provarci ugualmente.

testata-ecofuturo-videoQuando scrissi questo articolo, in maggio, non potevo certo immaginare cosa sarebbe accaduto e come la realtà avrebbe superato i miei sogni. Anzi, per essere più precisi, i nostri sogni!

Perché proprio in questo sta la forza del Festival incredibile che insieme a Jacopo Fo e ad altri amici siamo riusciti ad organizzare in soli due mesi: nel condividere sogni, valori e obiettivi, nell’unire le forze, nel mettere in rete con spirito conviviale e cooperativo le tante, tantissime realtà stupende che si stanno muovendo per cambiare il nostro Paese (certi giorni -ma non sempre- ho proprio voglia di scriverlo con la P maiuscola).

Realtà che sono state le vere protagoniste del Festival e che qui voglio, ancora una volta, ringraziare di cuore e abbracciare tutte insieme.

tavola-rotonda-ecofuturoPosso dire che è sembrato realmente di catapultarsi nel futuro, per vedere quello che sarà! E non mi riferisco solo alle straordinarie ecotecnologie innovative che sono state presentate -che da sole hanno il potenziale di rivoluzionare le nostre società non solo da un punto di vista ambientale ma anche economico, occupazionale, della pace e dei diritti- ma anche all’energia umana pazzesca che si è respirata nell’aria per tutta la settimana.

ecofuturo-abbraccio-alberiUn’energia palpabile, che l’evento non ha certo creato, ma semplicemente messo in circolo e reso visibile. Un po’ come se la famosa “moltitudine inarrestabile“, magistralmente descritta dal grande Paul Hawken, avesse finalmente preso coscienza della propria forza!

bottone-ecofuturoPerché di questo si è trattato. Non solo di un eccezionale scambio di idee sui tanti temi trattati, sempre ad altissimo livello, dai tanti ospiti intervenuti. Ma di un salto di qualità che ha portato -finalmente!- i nostri contenuti all’attenzione del grande pubblico, uscendo fuori dalla nicchia ristretta degli addetti ai lavori ed arrivando attraverso i diversi canali comunicativi ad un’audience vastissima.

Del resto, già la rete delle nostre reti ci permetteva di raggiungere sul web quasi 1 milione e 700 mila contatti. Da soli avrebbero anche potuto ignorarci, ma tutti insieme no!
Abbiamo dimostrato che se ci uniamo rappresentiamo un punto di riferimento importante per tutti i mass media, anche per quelli main stream.

Al FattoQuotidiano, infatti, che era media partner dell’iniziativa insieme ad altri canali radio e tv, si sono sono presto affiancati Repubblica, poi RadioCapital, quindi Radio24 e infine sono venuti per realizzare un bellissimo servizio anche gli amici de Le Iene.

Senza contare i numerosi altri articoli e servizi dei media locali, da Messaggero e Corriere dell’Umbria, a Rai3 regionale e tanti altri ancora…

iene-ecofuturoE lo stesso potremmo dire anche per la politica; sono diversi, infatti, i Deputati e Senatori che sono venuti personalmente o che ci hanno chiamato per esprimere attenzione e disponibilità al dialogo.

Questo dovrebbe farci riflettere. E non poco! Solo unendoci riusciamo a portare i nostri contenuti, le nostre analisi, le nostre proposte ad un tale livello di visibilità e attenzione. E’ la rete delle reti. Quello di cui avevamo scritto qualche anno fa insieme all’amico Marco Boschini nell’ultimo capitolo del nostro libro “L’anticasta, l’Italia che funziona”.

stand-ecofuturo(Fra parentesi, con Marco stiamo lavorando proprio in questo periodo ad una nuova edizione, che parlerà non solo di ambiente ma anche di pace, solidarietà, integrazione, giovani, cultura, educazione, partecipazione e altro ancora.)

Questo è il primo messaggio forte che arriva da EcoFuturo, ben riassumibile nel famoso proverbio burkinabé: “Quando le formiche uniscono le loro bocche, possono sollevare un elefante”.

Ma unirsi non basta, occorre farlo in un modo ben preciso, con un certo stile.

Anzitutto in modo trasversale, portando ad incontrarsi e confrontarsi mondi diversi e che troppo spesso non comunicano fra loro come occorrerebbe: associazionismo, amministrazioni, mondo dell’impresa, della ricerca, della cooperazione internazionale…

Poi bisogna creare una cornice che favorisca la fiducia e il rispetto reciproco, che non pretenda di omologare ma sappia fare delle diverse identità e specificità un valore, che si sforzi continuamente di sospendere il giudizio per poter ascoltare gli altri in modo davvero aperto e profondo, al fine di promuovere una cooperazione realmente efficace!

E possibilmente fare questo in modo leggero, conviviale, divertendosi anche in questo cammino comune verso un domani migliore.
Perché come cantano i Modena City Ramblers, citando il grande poeta Luis Sepulveda: “Alla meta arriviamo cantando o non arriva nessuno.”

http://www.molacasanova.it/wp-content/uploads/2014/07/1.jpgEcco perché ad EcoFuturo non sono mancati concerti, spettacoli teatrali ed altri momenti di espressività artistica, per tutte le fasce d’età, anche per i più piccoli.

Per chi non avesse potuto partecipare al Festival o seguirlo da casa in diretta, qui potete trovare tutti i video girati, comprese le otto puntate andate in onda sulla tv del FattoQuotidiano e su Italia7.

Sicuramente ripeteremo il Festival anche il prossimo anno e se in due mesi siamo riusciti ad organizzare questo, immaginate un po’ cosa riusciremo a fare con un anno intero a disposizione!!!

Ma attenzione: facciamo sì che questo spirito non sia circoscritto ad un solo evento, ma diventi il nostro quotidiano modo di operare.

Continuiamo a camminare insieme verso il futuro, EcoFuturo.

Alla scoperta di significati… la differenza fra informazione e conoscenza!

Come osservavo sulla mia pagina facebook qualche settimana fa, ispirato da questa illuminante immagine sulla differenza fra informazione e conoscenza:

“Creare le connessioni è la vera sfida del nostro tempo,
il solo processo in grado di aiutarci a scoprire o costruire significati.”

informazione-conoscenza

fonte: www.gapingvoidart.com

 E dicendo questo non mi riferivo solo alle connessioni mentali -fondamentali e che cerco di promuovere continuamente nell’attività educativa e culturale- ma anche a tutte quelle reti di relazioni, necessariamente reali e non solo virtuali, fra le persone, le comunità, le realtà associative che permettono di arricchirsi reciprocamente attraverso un proficuo scambio di idee, esperienze, emozioni…

Se non scrivo da tempo in questo blog -e un po’ mi spiace- è proprio per questa intensa e meravigliosa attività culturale di costruzione di ponti, che mi rende difficile trovare il tempo per condividere il “viaggio” e le tante riflessioni che esso ogni giorno mi suggerisce.

Ci provo ora, in estrema sintesi, quasi a voler tracciare una mappa delle relazioni e delle attività che in questa rete di connessioni si intrecciano in questo periodo.

Quasi tutte le mattine, in questi mesi, sono nelle scuole per laboratori con i ragazzi.

cesena,energie per la città,energie rinnovabili,fotovoltaico,solare,risparmio energetico,efficienza,educazione ambientale,scuole,kaleidos,michele dotti,lia montaltiHo appena finito gli incontri a Cesena con le 12 classi delle scuole medie coinvolte nel Progetto “Con l’energia giusta possiamo essere tutti supereroi” e stiamo ora lavorando con questi ragazzi alla preparazione di elaborati (video, cartelloni, installazioni, musiche, testi…) da presentare negli eventi pubblici, in programma a breve.

Sul tema dell’intercultura, sempre con le scuole, sto seguendo il Progetto “Chi è straniero?” con la Casa delle Culture di Ravenna e il Progetto “Testimoni Privilegiati” con il Centro Risorse a Cervia, dove a breve dovrebbe partire anche un bel Progetto sull’Educazione alla Legalità, a cavallo fra educazione civica e ai valori, in collaborazione con la Polizia Municipale, il Comune e la Regione.

In parallelo a questo, continua, sempre più intensa, l’attività di formazione e divulgazione, attraverso incontri pubblici in giro per l’Italia.

Lunedì 10 marzo sarò a Cervia per una serata con i genitori all’interno del Percorso “E adesso che facciamo?” dal titolo “Ma ha iniziato lui!!! Giustizia, libertà… e altri valori”.

Mercoledì 12 sarò a Bastia (Padova) per un incontro pubblico promosso dalla Diocesi sul tema “Presente e Futuro: possibilità di lavoro e globalizzazione”.

Giovedì 13 nel pomeriggio terrò una formazione per gli insegnanti presso l’auditorium della scuola Don Milani a Faenza, all’interno del bel Progetto “Formarsi Partecipando”. Si tratta di un percorso promosso da Confcooperative, che punta a promuovere metodologie e processi partecipativi e che ci vede attivi, con la nostra Cooperativa Kaleidos, anche a Ravenna, Forlì, Cesena e San Marino.

incontro-energia-san-carloVenerdì 14 dalle 20,30 sarò a San Carlo per la prima di dodici serate pubbliche all’interno del Progetto Energia a Cesena. Sarà l’occasione per promuovere una maggiore consapevolezza sul tema del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, occupazionale e in rapporto ai temi della pace, dei diritti e della qualità di vita, per tutti!

Lunedì 17 tornerò a Cervia per un’altra serata di formazione con i genitori, che prende il titolo dal mio nuovo libro “Sbagliando non s’impara”.

Sabato 22 a Cesena dalle 17 alle 19 per il primo evento pubblico del Progetto Energia, che coinvolgerà anche le scuole, sotto il loggiato del Municipio.

Lunedì 24 a Gorizia con l’amico Marco Boschini per incontri sull’energia con le scuole e con gli amministratori pubblici.

Martedì 25 a Martorano di Cesena, presso il Circolo ENDAS – La palazeta, per un’altra serata del Progetto Energia.

Venerdì 28 ancora per la formazione genitori a Cervia, sul tema “Ognuno è perfetto. Alla ricerca dei propri talenti.”

scheda-tecnica.jpgDal 31 marzo al 6 aprile sarò in Sicilia, fra Caltanissetta, Agrigento e Messina per una fitta serie di incontri pubblici e di formazione con insegnanti, oltre ad incontri nei teatri con i ragazzi delle scuole superiori con “Sogno e son desto!”.

L’8 aprile ancora a Cesena, presso il quartiere Cervese Nord, sempre per il Progetto Energia.

Il 9 al Teatro San Giuseppe di Faenza, insieme agli alunni dell’Istituto “Strocchi”, con “Sogno e son desto!”.

E infine, ultimo ma non certo per ordine di importanza, sto iniziando a collaborare con Jacopo Fo all’organizzazione del 1° Festival delle Ecotecnologie che si terrà ad dal 26 luglio al 2 agosto ad Alcatraz.

Sarà un grande evento, in cui cercheremo di far incontrare e mettere in connessione fra loro il mondo della ricerca, quello dell’impresa, l’associazionismo ambientale, i Comuni virtuosi, il mondo della cooperazione internazionale e chiunque altro abbia a cuore questo tema e ne comprenda il ruolo centrale in tutte le scelte per il prossimo futuro.
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La sincerità è pace fra i nostri desideri e le nostre azioni

“E’ interessante osservare che il termine “sincero” deriva dal latino “sine-cera”, cioé senza cera, con riferimento allo scultore che non usava la cera per mascherare i difetti delle proprie opere.
Quindi sincero è chi non nasconde nulla, per cui non ha nulla da temere.

cuore-cervello-paceIl ché non è poca cosa, poiché come osserva Edmund Burke: “Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura”.

Ma l’unico modo per non nascondere nulla è non avere nulla da nascondere.

Mi emoziona sempre, rivedendo il film di Gandhi, la scena in cui lui -ancora in Sudafrica- nel teatro stracolmo per l’assemblea contro la legge ingiusta sui lasciapassare, si rivolge alle forze di polizia inglesi presenti nella sala dicendo loro: “Noi non abbiamo nulla da nascondere”.

Chi coltiva in cuor suo questa purezza di intenti non può sbagliare!
Non può sbagliare semplicemente perché c’è in lui coerenza fra ciò che desidera e le azioni che mette in campo per ottenerlo. Quindi non ha spazi interiori di distrazione che possano permettere lo sbaglio.

Mentre invece lasciandosi guidare sinceramente dal suo desiderio è nella condizione migliore per “errare”, cioè, come detto, per conoscere mediante l’esplorazione e l’esperienza diretta.”

 

(estratto dal mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, in uscita a metà gennaio per l’editrice EMI.)

Sbagliando non si impara!

E’ con grande piacere che annuncio l’uscita, a breve, del mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, frutto di una riflessione che porto avanti da diversi anni e che ho voluto approfondire e sistematizzare – per poterla condividere con tutti – in questo saggio leggero ed ironico, che uscirà in gennaio per l’editrice EMI.

copertina,libro,michele dotti,sbagliando non si impara,successi,cambia il mondo,cambiamo noi,emi,libreria,gennaioEcco la quarta di copertina:

“Se fosse vero che sbagliando si impara, come ci hanno sempre ripetuto,  dovremmo essere tutti perfetti!

Invece continuiamo a ripetere ogni giorno gli stessi errori,  senza neppure troppa fantasia.

Questo accade perché in realtà  è solo dai successi che nasce il cambiamento, a tutti i livelli:  personale, sociale, culturale…

Questo libretto ci mostra come imparare a riconoscerli,  crearli e replicarli.

Come farne insomma una regola nella nostra vita, anziché una eccezione.”

E questo è l’indice del libro, che è già tutto un programma:

1. Chi cerca non trova
2. Sbagliando non si impara
3. Sbagliare è umano, errare è divino
4. Chi fa da sé fa per sé
5. Tutti sono indispensabili, qualcuno è importante
6. Mogli e buoi dei paesi suoi
7. Mangia come parli
8. Peggio soli che ben accompagnati
9. Ambasciator porta pena
10. Prima il piacere,  insieme al dovere
11. In salita tutti i Santi aiutano
12. Non perdere la bussola… o la mappa
13. Ognuno è perfetto
14. Ricordati che devi sbagliare!
15. Chi non cerca trova

Nelle prossime settimane pubblicherò anche qualche estratto…