Democrazia energetica. Dieci anni di Ecofuturo

EFM-3-23-copertinaEcologia, tecnologia e speranza. Sono stati questi, in sostanza, gli ingredienti che Jacopo Fo, Fabio Roggiolani ed io abbiamo condiviso agli albori di Ecofuturo.
Oltre all’amicizia, che spesso viene considerata una questione intima, esclusivamente personale, sottovalutandone così il potenziale sociologico e di trasformazione storica.

E così, su queste basi semplici ma a nostro avviso solide, abbiamo incominciato quel cammino che ci avrebbe portato, un passo dopo l’altro – non senza inciampi – a creare la rete di Ecofuturo. Rete divenuta col tempo sempre più ampia e che oggi festeggia dieci anni, così come il Festival al quale abbiamo voluto dedicare questo numero speciale della nostra rivista «L’Ecofuturo Magazine».

Continuano inoltre le inchieste di Ecofuturo, che abbiamo avviato da quest’anno. In questo numero potete leggerne una a cura di Michele Governatori sul tema “Mercato elettrico e decarbonizzazione”.

 A questo link trovate tutti i numeri usciti della Rivista.
.

Al via Ecofuturo Festival 2023

Amici, sta per incominciare una settimana davvero speciale!

Da mercoledì 3 a sabato 6 si terrà infatti a Roma, presso la Città dell’Altra Economia, la decima edizione di Ecofuturo Festival, dedicata al tema “democrazia energetica, rinnovabile“.Ecofuturo-decima-edizione
Sarà un’edizione ricchissima: 4 giorni di convegni, workshop, corsi di formazione ed esposizioni sull’innovazione ecotecnologica totalmente gratuiti.

Martedì 2 pomeriggio sarò in diretta per presentarla a “Siamo noi” su TV2000 a partire dalle 15.30. Mercoledì 3 alle 14.35 potrete ascoltarmi su Rai Isoradio. E giovedì 4 pomeriggio alle 17 circa sarò a Geo, su RAI3, ospite in studio di Sveva Sagramola.

Potrete seguire tutto il Festival in diretta streaming su www.facebook.com/ecofuturofestival.

Ma se riusciste a venire di persona… scoprireste un mondo!!!

Qui il programma completo:
www.ecofuturo.eu/programma/

Liberiamoci!

Davvero vi divertite a buttare i soldi? Non vi interesserebbe scoprire come risparmiare e al contempo contribuire alla pace e alla sostenibilità?

Dalla piramide alla rete

Una riflessione sulla transizione energetica e un appello a tutti a sottoscrivere una petizione affinché si possa vendere e scambiare energia rinnovabile prodotta da cittadini e imprese.

Piccoli consiglieri… si diffondono!

Incomincia domani anche a Santarcangelo di Romagna l’esperienza stupenda del Consiglio Comunale dei Bambini/e e dei Ragazzi/e.

CCB-Santarcangelo1

E’ un progetto di educazione civica e protagonismo giovanile che si va diffondendo sempre più in tutta Italia.

Sono oltre un centinaio, infatti, i Comuni che hanno scelto di istituire questo organo per dare voce ai più giovani della propria comunità…

CCB-Santarcangelo2

Io ho il piacere di seguire da 7 anni quello di Cervia e devo dire che è un’esperienza straordinaria, che mi ha insegnato moltissimo, su un piano umano ancor prima che professionale!

Sono davvero felice che ora parta questo progetto anche a Santarcangelo.

Questo è il blog del CCB di Cervia: http://piccoliconsigliericrescono.myblog.it/

E questo un bell’articolo di Marco Boschini per l’Huffington Post: http://www.huffingtonpost.it/marco-boschini/piccoli-esercizi-democrazia-consiglio-comunale-bambine-bambini-cervia_b_6560730.html

Piccoli consiglieri crescono: una speranza per il nostro domani


consiglio comunale,bambini,Cervia,virtuosi,democrazia diretta,partecipazione,legalità,rifiuti,diritti,elettromagnetismo,scuola,speranza,futuro

In barba allo scenario scoraggiante della politica nazionale, continuano a diffondersi inarrestabili nei territori tante progettualità che danno speranza!

Una di queste, a Cervia, è il percorso del Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi: una stupenda esperienza di partecipazione dei più piccoli che io sto seguendo come facilitatore già da sei anni.

Si tratta di un’esperienza che è andata crescendo nel corso del tempo, anche qualitativamente, e che mi sta lasciando moltissimo su un piano umano oltre che professionale. E’ una vera palestra di educazione civica per i bambini ma anche per me.

Ogni volta mi sorprende la capacità di questi “piccoli consiglieri” (delle scuole elementari e medie) di discutere civilmente e ordinatamente fra loro, individuando dei temi, approfondendoli con pazienza, ordinandoli per priorità e traducendoli poi in proposte semplici ma concrete, sempre con spirito costruttivo, da presentare al “Consiglio dei grandi”, come lo chiamano loro.
E la cosa importante è che il sindaco e la giunta hanno avuto la saggezza, in questi anni, di ascoltare con attenzione queste proposte e tradurle in pratica, nella misura del possibile, contribuendo quindi a valorizzare il lavoro svolto dai bambini che hanno potuto vedere il proprio impegno tradursi in benefici concreti per la propria città.

Da questa specie di “think-tank” (come si ama dire oggi) di bambine/i e ragazze/i sono nati infatti tanti progetti che sono stati poi realizzati: nuovi spazi verdi, piste ciclabili, piedibus, interventi nelle scuole sull’elettromagnetismo, promozione della raccolta differenziata dei rifiuti e produzione di materiale su questi temi, cartelli antismog -disegnati dai bambini- che invitano i genitori a spegnere i motori delle auto per non inquinare mentre aspettano i figli all’uscita dalla scuola e molti altri ancora.

L’esperienza si è anche aperta ad altri territori, come in occasione dell’incontro con gli alunni di Rovereto e alla dimensione regionale attraverso la partecipazione al Progetto “Concittadini” promosso dalla Regione Emilia Romagna. In alcuni momenti abbiamo anche abbracciato la dimensione europea, come in occasione dell’incontro con i ragazzi del Progetto “Flow4yu” e non abbiamo mai perso l’attenzione alla dimensione internazionale dei diritti, specialmente quelli dell’infanzia.

Abbiamo approfondito inoltre il tema della legalità anche scoprendo tante realtà di impegno sociale come quella di Libera.

Inoltre, alla riflessione sui contenuti si è sempre affiancata quella sul metodo, sulle regole e sulla comunicazione per crescere nella consapevolezza del proprio ruolo di consiglieri e di cittadini.

Tutto questo, ovviamente, senza mai smettere di sognare e di giocare!!!

Il lavoro di quest’anno si sviluppato in modo parzialmente itinerante, per andare incontro ai diversi plessi sul territorio, e si è orientato verso alcune idee, fra le quali i bambini hanno scelto democraticamente di sviluppare quella dei “bidoni creativi in pineta“. Una modalità che mi ricorda molto la fantastica “fun-theory” per promuovere scelte responsabili attraverso lo stupore e il divertimento.

Infine i bambini e ragazzi hanno deciso di raccontare se stessi e il proprio impegno attraverso un video.

Sono questi amministratori “virtuosi” di domani che ci danno speranza per il futuro!

Ma la folla sceglie sempre Barabba?

Ieri, Domenica delle Palme, si è celebrata la tragica ipocrisia del popolo che prima accolse festoso l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, per poi voltargli le spalle, appena pochi giorni dopo, preferendogli il bandito Barabba.

Neppure Ponzio Pilato, rappresentante del potere imperiale romano, condivise questa scelta, tant’è che per ben tre volte cercò di risparmiargli la vita:
“Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò.”

Ma la folla insistette determinata, fino ad ottenere la sua crocifissione e il rilascio di Barabba.

Si dice che in quell’occasione la folla fosse stata, almeno in parte, corrotta con denaro da Caifa. Questo mi ricorda molto i pulman dei figuranti dell’altro giorno, pagati 10 euro per sostenere Berlusconi durante la sua manifestazione di piazza. E già su questo ci sarebbe di che riflettere sconsolati: il prezzo della dignità è sceso davvero così in basso nel nostro paese?

piazza_popolo_interna.jpg?adf349Ma io vorrei qui sviluppare un’altra riflessione e chiedermi piuttosto: poniamo pure che una parte della folla fosse stata comperata, ma tutti gli altri?
Non è immaginabile, né sostenibile, che tutti fossero stati corrotti. In nessuna delle due tristi circostanze.

Sorge dunque spontanea una domanda inquietante: ma la folla sceglie sempre Barabba? Perché, se così fosse, la democrazia stessa apparirebbe profondamente delegittimata nel suo valore. E a poco servirebbe sottolineare che si tratta comunque del miglior sistema che si sia trovato nel corso dell’intera storia umana per ridurre al minimo i rischi di despotismo ed orrori. Sarebbe sufficiente ricordare che anche Hitler fu eletto democraticamente per rispondere a questa considerazione.

Scrivo questo -sia chiaro- non certo perché io intenda qui disconoscere il valore della democrazia, anzi tutt’altro, credo che essa non sia mai troppa e semmai dovrebbe evolvere qualitativamente -come per fortuna sta già avvenendo in molti settori- verso forme di partecipazione diretta (reali e non illusorie) che affianchino e completino quella di rappresentanza.

Tuttavia la domanda iniziale rimane e merita una risposta. Io credo sia giusto riconoscere che la folla non sceglie sempre Barabba ed utile chiedersi perché questo avvenga.

Continua a leggere nel mio blog sul FattoQuotidiano.it …