La nostra vera forza

Ciò che ci distingue maggiormente dagli altri animali, il nostro vero punto di forza come esseri umani, non sta nella potenza fisica né nella velocità, ma nel fatto che abbiamo il maggior numero di “neuroni specchio” fra tutti le specie e da questo deriva la maggiore capacità di provare empatia!

Purtroppo, talvolta, questa capacità viene castrata dall’educazione o dall’informazione e alcuni finiscono per divenire tristemente come degli “eunuchi emotivi”, incapaci di riconoscere e condividere le emozioni altrui e per questo, spesso, anche di rispettarle.

Riscopriamo dunque la nostra empatia, che a volte può apparire come una debolezza ma in realtà è proprio ciò che ci rende pienamente umani

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Chi l’ha visto? Il buonsenso

Oggi affrontiamo il caso difficile e appassionante di una scomparsa avvenuta ormai da diverso tempo, quella del buonsenso!

Ricostruiamo anzitutto l’identikit del soggetto, per poi vedere insieme gli avvistamenti più recenti che hanno ridato una speranza alla famiglia…

Contribuite anche voi al ritrovamento, condividendo il video e segnalando nei commenti qui di seguito i vostri avvistamenti!!!

 

Per quando saremo bambini

di Marco Boschini

 

Il tempo passa e la politica non cambia.

Per quando saremo bambini voglio una città che parli di futuro, dove le classi dirigenti non si facciano dettare l’agenda politica e la programmazione del territorio dal consiglio di amministrazione di una qualche cooperativa rossa, bianca, gialla o nera.

marco boschini,michele dotti,domenico finiguerra,ecologisti e civici,abbiamo un sogno,convention,RomaPer quando saremo bambini voglio una città in cui le cose buone e giuste si possano fare non più soltanto nonostante la politica, ma grazie ad essa.
Dove le persone per bene e le scelte di buonsenso non siano una rincorsa, un affanno, un gesto eroico, ma la razionale e sana quotidianità.

Il tempo passa, continua a passare, ma la politica non cambia.

Per quando saremo bambini voglio una città che si tenga stretta i beni comuni, l’acqua, l’aria, la terra, e li difenda, valorizzandoli e consentendone un utilizzo per l’intera comunità, per chi ha meno, soprattutto.

Per quando saremo bambini voglio una città fatta di case che si producono l’energia di cui hanno bisogno, fatta di uffici a basso impatto ambientale, fatta di edifici verdi e spazi aperti dove ci passi in mezzo il sole, e dentro le persone. Senza telecamere, barriere, recinzioni.

Il tempo passa, inesorabile, e la politica non cambia.

Per quando saremo bambini voglio una città libera, da attraversare a piedi, o in bicicletta, senza l’osceno spettacolo di capannoni vuoti e grigi, di auto ammassate come tanti bufali affamati di asfalto ai bordi delle strade, sui marciapiedi.

Il tempo passa, un secondo in fila all’altro, ma la politica si ostina a non cambiare.

Per quando saremo bambini voglio una città in cui i bambini, finalmente, potranno spiegare come si fa politica a questo mondo folle di adulti, maschi, idioti. Dove a spuntarla, sempre, non sia la legge del più forte, ma la solidarietà dell’onesto, la condivisione del buon padre o madre di famiglia, l’atto rivoluzionario di una stretta di mano, di un sorriso dolce.

Il tempo passa, guardalo come corre veloce in questo crepuscolo di società infinita nel Pianeta finito, e la politica non cambia.

Oppure sì, se passerà la convinzione che un giorno, oggi, potremo essere di nuovo bambini, e usciremo dalle sale per convegni e dai profili di facebook, per ritornare in piazza, nei luoghi di un ritrovato gusto di democrazia partecipata, sobria e inclusiva.

Per quando saremo bambini avremo staccato l’ombra delle città dalla loro terra, e potremo portare in dono ai nostri vecchi genitori ciò che loro non hanno saputo nemmeno immaginare, agire.

Per quando saremo bambini vorrò questa città, questa comunità.

“Consumatori difettosi”

conusmtori difettosi.jpg“Un’automobile che viaggia. A bordo c’è solo il tachimetro che segna la velocità, e basta. Niente spie del carburante, dell’olio, nessun indicatore per segnalare una gomma bucata, un guasto del motore, uno sportello chiuso male. I passeggeri a bordo sono soddisfatti quando la velocità aumenta ma nessuno saprà mai che il viaggio finirà perché il carburante sarà esaurito o il motore si sarà fuso senza più olio. La nostra società viaggia allo stesso modo. Il Pil, il prodotto interno lordo, è l’unico indicatore che gli stati utilizzano per la contabilità nazionale. La ricchezza delle nazioni si misura calcolando solo tutte le attività dove c’è scambio di danaro. Tutto il resto non esiste: condivisione di saperi, volontariato, autoproduzione di beni. Se le persone si organizzano e condividono le proprie automobili, coltivano orti, fanno il pane a casa, o utilizzano software liberi per far funzionare i computer che altre persone hanno sviluppato e messo gratuitamente a disposizione, il Pil tutto questo e altro ancora non lo vede.”

 

Continua a leggere sul sito di Report e non perdere domani sera questa splendida inchiesta di Michele Buono.

“Ma tu come fai?”, genitori insieme per educare con la testa e col cuore

 

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Essere genitori non è affatto facile.
Non esistono scuole dove ti insegnino come diventarlo, si impara sulla propria pelle, sulla propria fatica.

Ma alle volte è anche terribilmente bello!!!

Se solo ci fosse qualcuno a cui poter chiedere “Ma tu come fai?”, sentiremmo che non siamo soli ad avere certi problemi e magari, il semplice fatto di raccontarsi, aprirebbe spiragli che non riusciamo neppure ad immaginare.

Dopo il successo dell’anno scorso, anche quest’anno vorremo poter offrire ai genitori del nostro territorio questa possibilità.

Con rispetto, attenzione e professionalità.

Affinché essi possano cominciare a confrontarsi, a cercare insieme le soluzioni possibili ai problemi comuni, a valorizzare le proprie esperienze e valutarle criticamente, con la mediazione di chi si occupa professionalmente di educazione.

Il percorso formativo, al quale io porterò un contributo nell’Area della “educazione ai valori”, è promosso dalle Cooperative Kaleidos e RicercAzione e si terrà a Faenza a partire da fine novembre.

 
Per saperne di più scarica qui il programma completo del corso e il calendario degli incontri.

 

» Perché voi fate proprio quello che ci dite di non fare? » La teologia del vento » Il valore della diversità

Abbiamo un sogno: il sito è on-line!

Questi sono stati per me giorni di puro delirio distillato… notti in bianco, mille difficoltà tecniche da superare e non solo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!!!

E’ con grande gioia e soddisfazione che vi annuncio la nascita del sito:


——————— – www.abbiamounsogno.it –
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A questo punto, se condividete questo sogno, chiedo a ciascuno di voi di aderire e diffonderlo per raccogliere il maggior numero possibile di adesioni!!!!!

Conto sul vostro appoggio! Dal numero delle adesioni nei primi giorni e nelle prime settimane credo dipenderà molto del futuro del nostro progetto.

Ringrazio di cuore gli amici di Zeranta per l’infinita pazienza nella realizzazione del sito e tutti quelli che hanno creduto in questo “sogno”, anche nei momenti in cui sembrava solo pura fantasia.

Ora inizia l’avventura, il successo dipenderà dall’impegno e dalla passione civile di ciascuno di noi!

Un abbraccio grande… miei folli “compagni di sogni”.

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