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Grazie all’amicizia e alla stima che mi lega a Jader Giraldi, sono onorato di presentare oggi questo cortometraggio che vuole essere anche un contro spot per riflettere sull’origine e sul valore dell’acqua.

 

Dalla visione del corto sorge spontanea una domanda, da cui dipenderà il nostro futuro: l’acqua è una risorsa naturale e diritto fondamentale dell’uomo o una risorsa economica, diritto fondamentale della speculazione?

 

Buona visione a tutti.

 

 

E’ una produzione Zeranta Edutainment, Ethnosfilm e Flatmind Videoproduction con la regia di Jader Giraldi.

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» “Che prezzo dare alla vita? Più o meno, pagandola bene, 6 bottiglie di acqua minerale…” » Per la pace nel mondo, difendiamo l’acqua pubblica!

» Si scrive acqua, ma si legge democrazia! » “Sei la massima ricchezza che esista al mondo…”

Mentre Fini rompe con Berlusconi, l’ONU dichiara l’acqua diritto umano!

 

logo_onu.jpgQuesto 28 luglio sarà ricordato come una data storica, molto più importante delle fuggevoli vicende politiche su cui si è concentrata tutta l’attenzione in questi giorni nel nostro paese.

Dopo 15 anni di discussioni, infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, con 122 voti a favore e 41 astensioni, un documento proposto dal Governo Boliviano che dichiara “L’accesso all’acqua come diritto umano”.

La dichiarazione, pur non vincolante dal punto di vista normativo, sostiene e rafforza le mobilitazioni sociali che in ogni angolo del pianeta contrastano la privatizzazione dell’acqua e la sua consegna nelle mani delle multinazionali.

 

Appare paradossale, tuttavia, che il nostro “amatissimo” Governo abbia votato a favore di questa dichiarazione all’ONU, mentre in Italia sta adottando normative che vanno esattamente nella direzione opposta!

consegna7.jpgProprio in opposizione a queste normative, infatti, 1.400.000 donne e uomini hanno sottoscritto i tre referendum per l’acqua pubblica.

 

Uno straordinario successo che da oggi può contare anche su questa nuova autorevolissima presa di posizione all’ONU.

 

Se il Governo volesse dare un segnale positivo ed invertire la rotta potrebbe approvare una moratoria che blocchi tutti i processi di privatizzazione.
In caso contrario saranno i milioni di “SI” ai referendum della prossima primavera a ridare coerenza tra ciò che si declama all’estero e ciò che si produce in Italia.

Per saperne di più visita il sito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

“Che prezzo dare alla vita? Più o meno, pagandola bene, 6 bottiglie di acqua minerale…”

Non ho nulla da aggiungere a questo brano commovente di Marco Paolini con i Mercanti di Liquore. Se non che ho la pelle d’oca e sto per piangere…

 

E intanto le firme per l’acqua pubblica sono quasi giunte a quota 900 mila!!!

 

120 Km contro il nucleare!

Il risveglio dell’Italia sta partendo dall’acqua, come abbiamo visto anche nell’ultimo post; una mobilitazione straordinaria della società civile sta accompagnando infatti il referendum contro la privatizzazione!

 

E’ la vita che chiama a sè la vita.

 

Ma io credo che questo risveglio non sarà circoscritto al solo tema dell’acqua.

 

Speriamo che non ce ne sia bisogno, ma se dovesse proseguire il folle disegno

del nucleare in Italia, credo che assisteremo anche da noi a scene straordinarie di impegno, simili a quelle che ha conosciuto la Germania nei giorni scorsi.

 

Germania, catena umana lunga 120 Km per dire no al nucleare

 

“Una catena umana lunga 120 Km per dire no al nucleare.

 

La manifestazione si è tenuta pochi giorni fa in Germania, dalla centrale nucleare di Kruemmel, vicino ad Amburgo, fino alla centrale nucleare di Brunsbuettel presso la foce del fiume Elba in occasione del triste anniversario dell’incidente di Chernobyl.

 

germania.jpgErano anni che non si vedeva una manifestazione del genere e che non era così attivo il movimento anti-nuclearista tedesco.

 

Vi hanno preso parte 120mila persone giunte da tutta Europa.”

 

fonte: www.ecoblog.it


Mi sta venendo un’idea per la prossima 100 km del passatore

Dedicato ai “padroni delle nuvole”…

 

 

Dopo appena 9 giorni di raccolta firme, iniziata il 24 aprile scorso, il Comitato Promotore per i 3 Referendum per l’acqua pubblica comunica di aver superato le 250mila firme raccolte per ciascuno dei tre quesiti proposti.

 

Siamo già a metà delle firme necessarie, a un terzo dell’obbiettivo che il Comitato si era dato per la fine della raccolta.

 

La velocità di raccolta firme è straordinaria e da tutti i territori, anche dai più periferici, arrivano dati eccezionali. Tra le regioni in largo anticipo sulla tabella di marcia ci sono il Lazio (32mila firme), la Puglia (oltre 30mila firme), la Calabria (10mila). In Abruzzo sono state raccolte più di settemila firme, quattromila solo negli ultimi due giorni.

 

Il fine settimana del primo maggio ha replicato il successo del precedente.

File nei banchetti in tutta Italia, alle celebrazioni della Festa dei Lavoratori, nelle piazze e per la strade.

 

La raccolta prosegue fino alla prima settimana di luglio, la mappa dei banchetti di raccolta firme è su www.acquabenecomune.org

Si scrive acqua, ma si legge democrazia!

“Dalla Patagonia ci uniamo in solidarietá e fratellanza alla lotta per l’acqua, pubblica e diritto umano, non privatizzabile, né commercializzabile,

né in Italia né in altre parti.


Forza e coraggio, se i politici tradiscono il loro popolo, lo stesso popolo deciderà la sua storia.

 

Fraternamente”

+ Luis Infanti De la Mora

(Vescovo Vicario Apostólico di Aysén, Cile)

 

 

Per proporre un’iniziativa di legge di iniziativa popolare bastano 50.000 firme.


Il Forum italiano dei movimenti per l’acqua in soli 6 mesi ne ha raccolte ben otto volte tanto (400.000) a sostegno di una proposta di legge per la tutela, il governo e la gestione pubblica dell’acqua.

 

Un dimostrazione chiara di quella che è la volontà popolare su questo tema!

 

acqua-pubblica.jpgCiò nonostante, dal luglio del 2007 queste firme giacciono nei cassetti delle commissioni parlamentari.

 

In aprile 2009 il Forum italiano dei movimenti per l’acqua viene ricevuto per un’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, presentando questa relazione a sostegno dell’acqua pubblica.

 

Dimostrando grandissima capacità di ascolto, solo pochi mesi dopo (novembre 2009) il nostro simpatico governo approva l’articolo 15 del decreto Ronchi, che imprime un’ulteriore pesante accelerazione ai processi di privatizzazione in corso.

 

La reazione dal basso, per fortuna, non si è fatta attendere!

 

Date un’occhiata a questa mappa che mostra i Comuni che già hanno fatto delibere, odg, e modifiche al proprio statuto a favore dell’acqua pubblica.

 


Visualizza Acqua. L’appropriazione sociale in una mappa di dimensioni maggiori

LEGENDA:
- le gocce semplici rappresentano gli Enti Locali che hanno realizzato atti formali a favore dell’acqua pubblica (es. delibere, odg ecc.);
- le gocce cerchiate d’azzurro quelli che hanno realizzato, sempre in tal senso, modifiche al proprio statuto (ove possibile è riportato un link all’articolo dello statuto)


Ecco perché il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua insieme a numerose realtà sociali e culturali ha deciso di promuovere tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua per rendere possibile qui ed ora la gestione pubblica di questo bene comune.

 

ACQUA-SCELTO-50X70-SPEDIRE.jpgSullo stop alle politiche di privatizzazione e sulla necessità di una forte, radicata e diffusa campagna nazionale, un vastissimo fronte in queste settimane si è aggregato al Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua: dalle associazioni dei consumatori alle associazioni ambientaliste, dal mondo cattolico e religioso al popolo viola, dai movimenti sociali al mondo sindacale, alle forze politiche.

 

Tutte e tutti insieme hanno deciso di lanciare a partire dal prossimo mese di aprile, una grande campagna di raccolta firme per la promozione dei tre quesiti referendari.


La Campagna verrà lanciata questo sabato a Roma con una grande manifestazione nazionale per l’acqua pubblica, alla quale siamo tutti invitati a partecipare…

 

Si scrive acqua, ma si legge democrazia!