Ambasciator porta pena

Ho già affrontato più volte il tema dell’informazione in questo blog e nei miei libri, in particolare nel volume “Non è vero che tutto va peggio” scritto insieme all’amico Jacopo Fo.

Vorrei ora condividere con voi, come ho promesso qualche giorno fa, un breve estratto dal mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, in uscita a gennaio per l’editrice EMI.

“Il ruolo dell’informazione di cui disponiamo, è davvero decisivo. Esso può infatti orientarci all’impegno e alla partecipazione oppure, al contrario, farci rinchiudere in noi stessi e nella rassegnazione.

tv,cattive notizie,informazione,ansia,buone notizie,esempio,empatia,elevazione moralePurtroppo la maggior parte dei mass-media riporta prevalentemente cattive notizie ed è forse per questo che essi sono al primo posto nella classifica delle principali cause di ansia secondo EURODAP (Associazione Europea Disturbo da Attacco di Panico).

E’ ampiamente dimostrato quanto le cattive notizie contribuiscano a creare una cattiva predisposizione verso gli altri e situazioni di stress ed ansia, soprattutto in ambito lavorativo, che ci costano non solo in termini di salute ma anche economici. Secondo una ricerca svolta dalla Comunità Europea lo stress ci costava, già nel 2002, ben 20 miliardi di euro all’anno, di cui 4 solo in Italia, circa 80 euro all’anno per ogni cittadino italiano. Che diventano addirittura 200 euro all’anno per cittadino considerando anche i costi indiretti legati a disturbi cardiaci e depressione.

Al contrario, secondo un recente studio (Aprile 2011) pubblicato sulla prestigiosa rivista “Journal of Personality and Social Psychology”, le buone notizie -intese come notizie che presentano atti di coraggio, bontà o esempi positivi da seguire- sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future.

copertina,libro,michele dotti,sbagliando non si impara,successi,cambia il mondo,cambiamo noi,emi,libreria,gennaioQuesto fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale”, può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale. Inoltre, promigliore rapporto con sé e con gli altri, con un aumento di stima ed autostima.

Sicuramente “fa più rumore un albero che cade”, ma per il nostro benessere personale e anche per un miglioramento della nostra società, sarebbe bene ogni tanto prestare attenzione anche alla “foresta che cresce”! ”

 

Qualche link per approfondire:
www.buonenotizie.it
www.goodnewsagency.org
www.cacaonline.it767392054.jpg


Firma anche tu la petizione dei Comuni Virtuosi alla RAI
per chiedere di dare più spazio alle buone notizie!

 

Il diritto alla furbizia e all’illecito

La storia che voglio raccontare accade curiosamente proprio nel giorno della condanna a Berlusconi a quattro anni per frode fiscale; una condanna che ha generato la consueta reazione di sdegno nei suoi avvocati e nel Pdl che hanno parlato (tanto per cambiare) di accanimento giudiziario, arrivando addirittura a chiedere l’ergastolo per i giudici.
Potremmo pensare che questa ostentata insofferenza rispetto alla legge e la presunzione di intoccabilità, accada semplicemente per lo strapotere e la ricchezza del Cavaliere.
Il fatto che voglio raccontare, invece, ci porta a riflettere su quanto, purtroppo, questo ventennio di “diseducazione collettiva” a reti unificate abbia abbruttito il nostro paese. Ma al contempo, per fortuna, non sia riuscita a piegarlo fino in fondo.
 
Sono le 8,30 circa di questa mattina quando Andrea Artioli passa vicino alla scuola elementare di via Cuneo, a Carpi, rientrando a casa da una salutare corsetta mattutina.
L’occhio gli cade casualmente su un’auto parcheggiata nello spazio per disabili, senza il dovuto contrassegno. Si ferma a guardare un istante.
Dall’interno dell’auto, il proprietario, che sta accompagnando a scuola i due figli, gli rivolge la parola indispettito: “C’è forse qualcosa che non va?”

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Andrea, un uomo buono, un pacifista ed ecologista che ho avuto la grande fortuna di conoscere personalmente, gli risponde pacatamente, come è nel suo stile, con limpido senso civico:
“Non si potrebbe parcheggiare nello spazio per disabili”.

L’uomo non perde un attimo, scende dall’auto ed aggredisce Andrea iniziando a prenderlo a pugni; lo colpisce violentemente al volto, ripetutamente, davanti agli occhi increduli di tanti genitori che stanno accompagnando i propri figli a scuola. 

Andrea non reagisce, mette le mani dietro alla schiena dimostrando un coraggio e una forza d’animo che successivamente i passanti dichiareranno stupefacente.

 

Continua a leggere nel mio blog sul FattoQuotidiano.it …

“Perché voi fate proprio quello che ci dite di non fare?”

 

Mi convinco sempre di più, come educatore e come padre di due figli, che in educazione nulla è tanto importante quanto l’esempio, la testimonianza vissuta.

 

I nostri figli non ci ascoltano, ci osservano. E lo fanno costantemente, anche quando noi ce ne dimentichiamo, presi da altre cose.

 

Il lavoro principale di un educatore, e credo anche di un genitore, non è tanto sugli altri quanto su se stesso.

 

La testimonianza coerente mostra il cammino, indica un modello possibile. Indica, ovviamente, non impone…

 

Talvolta però, quando riusciamo ad ascoltare davvero i nostri bambini e ragazzi, la loro sincerità disarmante ci mette a nudo e potremmo dire che sono loro ad educarci, offrendoci una testimonianza che ci interpella e ci costringe a riflettere su noi stessi.

 

Questo dovrebbe valere non solo a livello individuale, ma anche sociale, collettivo. A tale proposito mi ha fatto molto riflettere questo video stupendo che ho trovato in rete e che oggi voglio condividere con voi.

 

Ci mostra una bambina di 12 anni, Severn Suzuki, che nel 1992 zittì il mondo per 6 minuti, in un indimenticabile discorso tenuto davanti alle Nazioni Unite.

 

La profondità e la forza di queste parole possono insegnarci molto ancora oggi!