La nostra società è piena di barriere architettoniche: non solo scalini e marciapiedi… molte di esse sono invisibili!
Cerchiamo di abbatterle tutte, perché -in fin dei conti- siamo tutti un po’ disabili in qualcosa.
Andrea, un uomo buono, un pacifista ed ecologista che ho avuto la grande fortuna di conoscere personalmente, gli risponde pacatamente, come è nel suo stile, con limpido senso civico:
“Non si potrebbe parcheggiare nello spazio per disabili”.
L’uomo non perde un attimo, scende dall’auto ed aggredisce Andrea iniziando a prenderlo a pugni; lo colpisce violentemente al volto, ripetutamente, davanti agli occhi increduli di tanti genitori che stanno accompagnando i propri figli a scuola.
Andrea non reagisce, mette le mani dietro alla schiena dimostrando un coraggio e una forza d’animo che successivamente i passanti dichiareranno stupefacente.
Un assessore comunale che non vorrebbe più i disabili a scuola, perché tanto “non imparano e disturbano”.
Un professore che dovrebbe insegnare “armonia” al Conservatorio, ma sente nostalgia della “selezione naturale” e vorrebbe “ritornare alla rupe Tarpea”.
A tutti questi io non voglio replicare con delle parole -che sono una cosa preziosa e non andrebbero sprecate- ma condividendo con voi le immagini di questo meraviglioso trailer di un film realizzato dal mio carissimo amico Andrea Boretti e da Carlo Prevosti.
Un piccolo omaggio a quelli che hanno compreso il valore della diversità e lo vivono quotidianamente. E anche a quelli che non hanno ancora avuto questa fortuna.