Sempre in viaggio, per il piacere intimo di spezzare catene

Dopo i tanti incontri degli ultimi giorni, fra i quali ricordo con particolare piacere quelli al Teatro Sarti di Faenza con tutti gli alunni del Liceo Torricelli, in quattro turni diversi, continua il mio viaggio per l’Italia, invitato da quanti condividono i valori di pace, giustizia, fraternità, rispetto delle culture e della natura e si impegnano per promuoverli attivamente.

incontri,teatro,viaggi,pace,giustizia,fraternità,culture,natura,cervia,riccione,laura puppato,educare,turismo responsabile,commercio equo,formazionemilano marittima,empoli,ravenna,trento,pesaro,alex langer,festa dei popoli,catene

Martedì 7 nel pomeriggio sarò a Cervia per una formazione con i mediatori culturali del progetto “Testioni Privilegiati” che seguo da diversi anni.

Riccione,mare,legalità,ambiente,Laura Puppato,Associazione Ilaria AlpiGiovedì 9 a Riccione per un incontro intitolato “Mare Nostrum” sul tema ambiente-legalità insieme a Laura Puppato. L’incontro si terrà alle 21.00 presso l’arboreto Cicchetti.

Venerdì 10 a Milano Marittima per presentare il mio nuovo libro “Educare, amare e saltare nelle pozzanghere“, insieme agli altri amici autori Fabio Taroni e Gilberto Borghi.

Sabato 11 sarò ad Empoli per un incontro sul Turismo Responsabile, promosso dall’Associazione Il Villaggio dei popoli e dal GEES (Gruppo Empolese Emisfero Sud) che gestisce la nuova bottega del commercio equo e solidale.

Giovedì 16 sarò a Ravenna per un incontro di formazione con gli operatori OSS presso il Centro Pescarini di formazione alle arti e mestieri.

sambiiga,empoli,gees,viaggio,turismo responsabile,incontri,teatro,viaggi,pace,giustizia,fraternità,culture,natura,cervia,riccione,laura puppato,educare,turismo responsabile,commercio equo,formazionemilano marittima,empoli,ravenna,trento,pesaro,alex langer,festa dei popoli,cateneVenerdì 17 al mattino a Cervia per incontrare il Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine di Cervia, quindi nel pomeriggio mi sposterò a Ravenna, dalle 17, per un dibattito pubblico in Piazza San Francesco sul tema del contrasto alla discriminazione in ogni sua forma, promosso dagli amici del Grido della Farfalla.

Sabato 18 sarò a Trento, presso il palazzo della Regione, per un incontro su una nuova cultura politica all’interno della Scuola di formazione politica e culturale Alexander Langer, dalle ore 15 alle 18,30.

Sabato 25 infine andrò a Pesaro per un incontro sull’intercultura all’interno della Festa dei popoli, giunta alla sua decima edizione.

Ciò che mi anima in questo impegno è sempre la volontà -e un profondo piacere- di promuovere cultura intesa come consapevolezza; una consapevolezza volta a liberare da quelle catene che troppo spesso frenano dalla possibilità di scoprire ed esprimere il meglio di sé.

E molto spesso queste catene non si trovano affatto fuori di noi…

catene,liberarsi,asino,sedia,consapevolezza,cultura,libertà,coscienzaCome ha detto il grande regista Silvano Agosti: “Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginare la libertà.
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà più uscire…”


L’Italia merita ben altro

La rassegnazione di milioni di italiani ad uno stato di cose assurdo – che a molti osservatori internazionali appare assolutamente incomprensibile – è in larga parte il frutto dell’immagine distorta che il nostro paese ha di sé.

Un’immagine che i mass media asserviti al potere hanno prodotto e alimentato in questi ultimi decenni per legittimare la cosiddetta “Casta” facendoci credere che l’intero paese sia malato, corrotto, viziato, in cerca di facili privilegi, raccomandazioni, scorciatoie. In questo modo i nostri rappresentanti sono apparsi come “rappresentativi” del popolo, fedele espressione dei suoi valori, dei suoi sentimenti, della sua morale.

E così milioni di italiani onesti si sono sentiti un poco per volta sempre più soli, come gli ultimi esemplari di una specie in via di estinzione e, guarda caso, i panda non hanno mai fatto alcuna rivoluzione.

Associazione.jpgMa la realtà corrisponde davvero all’immagine diffusa a reti unificate?

A me, in tutta sincerità, non pare proprio.

Basti pensare ai 4 milioni e 400 mila volontari (600 mila in più rispetto al 1996) che ogni giorno si impegnano silenziosamente per il bene comune senza chiedere nulla in cambio.

(Altro che quei miserabili della “cricca” che ridevano la mattina del terremoto all’Aquila…)

O al fatto che gli italiani, nonostante la grave crisi economica, si riconfermano un popolo straordinariamente solidale, capace addirittura di aumentare le donazioni alle associazioni, prevalentemente per la ricerca scientifica (49%, +10) e per l’aiuto ai Paesi poveri (41%, +14).

Entrambi settori in cui il nostro amato Governo ha invece tagliato pesantemente.

In particolare per quanto riguarda gli aiuti ai Paesi poveri, che sono stati dimezzati, e per il fondo per lo sminamento delle mine anti-uomo addirittura cancellato.
free_italy.jpg
Tutto questo vi sembra rappresentativo del sentire e dell’agire popolare?

Oppure pensiamo al recente sondaggio che mostra una larghissima maggioranza (80%) favorevole alle cure sanitarie anche per gli immigrati irregolari.

Vi sembra che la Lega e le sue politiche rappresentino degnamente questo sentire comune?

 

 

Continua a leggere l’articolo sul mio blog de “Il Fatto Quotidiano”…

I have a dream: il partito del buonsenso e dell’onestà

 

 

Ho fatto un sogno, è meraviglioso e non intendo più svegliarmi.

 

Ho sognato che un bel giorno, un giorno non lontano, stanchi di attendere e sperare in tempi migliori, i settori più attivi della società civile si riuniranno per organizzare tutti insieme il cambiamento politico nel nostro paese, creando un’alternativa credibile, seria, affidabile che tutti gli italiani potranno abbracciare al di là dei rispettivi percorsi politici di provenienza. Un nuovo soggetto politico, estraneo a tutte le vecchie logiche partitiche, né a destra né a sinistra, ma semplicemente “avanti”…

 

Un movimento fondato semplicemente sul “buonsenso”; quanto basta a capire che la raccolta differenziata è mille volte meglio degli inceneritori, che il risparmio energetico e le rinnovabili sono le vere alternative alla follia del nucleare, che le grandi opere servono solo ai grandi affari mentre sono le “piccole opere” quelle che migliorano davvero la vita della gente!

 

Un movimento che sa dire si quando è il momento di dire si e no quando è il momento di dire no, in modo chiaro e comprensibile a tutti: si all’integrazione, al rispetto delle diversità, al pluralismo, alla libertà d’informazione, alla pace. No al razzismo, all’esclusione, al monopolio dell’informazione, alla censura, alla guerra e ad ogni forma di violenza.

 

Sarà così, riflettendo tutti insieme sui contenuti, che i rappresentanti della società civile -raccolti intorno a un tavolo- si accorgeranno di avere fra di loro molti più punti in comune di quanti non ne abbia mai avuti al proprio interno nessun partito nella storia repubblicana. Si renderanno conto cioè di avere creato in tutti questi anni di impegno silenzioso, non soltanto un orizzonte di valori comuni, ma anche un vero “programma” di azioni da realizzare per risollevare il paese, un programma fondato su una visione della società che nessun partito -fino ad ora- ha mai realmente promosso.

 

E così, mostrando una saggezza che non si è mai vista in Italia, questi “leader” di un “movimento senza leader” sceglieranno consapevolmente di fare ciascuno un passo indietro, per poterne fare dieci avanti tutti insieme.

 

Ho sognato che ognuno metterà da parte per un attimo quel pizzico di orgoglio, più che legittimo… direi quasi sacrosanto, per i percorsi meravigliosi che ha creato fino ad ora e rinuncerà alla propria sigla, al proprio nome, al proprio logo, per vederne i contenuti aprirsi all’intera società.

Sarà un atto di coraggio e grandezza d’animo, oltre che di lungimirante umiltà!

Un gesto di portata storica, che aprirà uno scenario nuovo per il paese.

 

E sarà così che in un solo giorno “scompariranno” -per fondersi tutti insieme, invincibili- i Comuni Virtuosi, il Movimento per la Decrescita Felice, le Città della Transizione, i Comuni solidali, le Città del Bio, tutto il mondo del Commercio Equo e Solidale, della Finanza Etica, del Consumo Critico, tutti i Gruppi di Acquisto Solidale, le Associazioni di Volontariato, le ONG, tutte le Liste Civiche e i Comitati spontanei, tutto il Movimento per l’acqua pubblica, gli ambientalisti, quanti si battono contro le mafie, per fondersi in uno straordinario progetto politico unitario ed aprirsi ad ogni singolo cittadino onesto del nostro paese!!!

 

E tutti insieme creeranno il “Partito del buonsenso e dell’onestà”, che inizierà da subito a presentare il proprio programma su internet, nelle piazze, in tutte le riviste della società civile, nei bagni in spiaggia e nelle baite in montagna, nelle liste d’attesa dei pediatri e delle poste, nei pub e ai concerti… spinto dall’entusiasmo di milioni di volontari di ogni età che ritroveranno finalmente il piacere di impegnarsi civilmente per il proprio paese.

 

I sondaggi daranno questo partito al 45%, per cui presto anche le tv non potranno più ignorarlo e la visibilità sarà così moltiplicata.

I tentativi di screditarlo -e ve ne saranno diversi- falliranno miseramente, perché la credibilità delle persone che lo rappresentano è tale che non potrà essere smontata così facilmente.

I migliori esponenti della società civile, infatti, si impegneranno in questa sfida che la storia ha posto sul loro cammino; da padre Zanotelli a Francuccio Gesualdi, da Maurizio Pallante a Marco Boschini, da Riccardo Petrella fino ad arrivare a Don Luigi Ciotti, che verrà scelto all’unanimità come candidato premier.

Il  nome di Don Ciotti raccoglierà subito la fiducia di milioni di cittadini del Sud d’Italia, da decenni esasperati dai ricatti delle mafie, che vedranno in lui finalmente la speranza concreta di liberarsi dalla criminalità organizzata, e così i sondaggi saliranno ulteriormente portando il partito del buonsenso oltre il 53%.

 

Gli altri partiti, terrorizzati, reagiranno come possono, alla vecchia maniera, facendo mirabolanti promesse a cui nessun italiano ormai crede più e insinuando che i rappresentanti del nuovo “partito” non possono essere all’altezza della sfida, troppo inesperti dei meccanismi della politica e dell’economia…

A quel punto però nessuno li ascolterà, né replicherà, perché il “programma di governo” della nuova realtà è ormai chiaro a tutti e soprattutto pare scritto dalla gente, finalmente.

Si taglieranno gli inutili e costosissimi investimenti in armi, così come tutti i vergognosi privilegi della Casta, si riaffermerà con forza il valore della cultura, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica, dell’acqua pubblica, si ridistribuirà finalmente la ricchezza nel paese dopo decenni di accresciuta disuguaglianza, si stringerà un patto di solidarietà fra le generazioni che interromperà quella odiosa “guerra fra genitori e figli” sul piano professionale, sociale ed economico.

 

Liberi dalla paura, così a lungo strumentalizzata per fini elettorali, si ritroverà il piacere di uscire di casa, di stare insieme, di incontrare l’altro. Il razzismo sarà sconfitto dall’amicizia (e quando è il caso anche dall’amore)  promossa da precise politiche volte a favorire l’incontro fra le culture.

Le esperienze virtuose -dopo innumerevoli e conclamati successi- verranno prese a modello per tracciare le politiche nazionali, finalmente improntate su una sana ricerca della felicità, più che sulla assurdità della crescita illimitata del PIL.

 

L’occupazione ripartirà fondata su base più solide, libera dalle fluttuazioni e  dalle speculazioni della finanza e più concretamente incentrata sull’economia reale, sull’energia verde, sugli scambi locali, sulla solidarietà. Una solidarietà che andrà anche oltre le frontiere affrontando le sfide globali della fame, della sete, dell’analfabetismo, del lavoro minorile, con la necessaria efficacia.

 

Ho sognato che la stragrande maggioranza degli italiani -gente onesta che si alza la mattina per andare a lavorare, fa la fila in posta, rispetta il rosso al semaforo- troverà nel “Partito del buonsenso e dell’onestà” il proprio riferimento naturale alle elezioni, e milioni di cittadini che avevano abbandonato il voto perché esasperati e delusi, ritorneranno alle urne non dovendo più scegliere il “meno peggio”, ma potendo finalmente scegliere il “meglio”!

E così alle elezioni sarà un vero trionfo e la gente tornerà a sorridere, libera da quel velo grigio che impedisce oggi di guardare al futuro con speranza e serenità.

 

Le divisioni ideologiche presto saranno dimenticate e i nostri nipoti un giorno non riusciranno a capire, studiando la storia sui libri di testo, come noi abbiamo potuto impiegare tanto tempo prima di renderci conto di avere la forza necessaria e le capacità sufficienti per realizzare questa rivoluzione pacifica, prima di divenire consapevoli che questo sogno poteva davvero divenire realtà.

Stiamo vincendo, anche se non sembra…

Quest’oggi voglio condividere con voi questa bella riflessione di Jacopo Fo.

 

jacopo-nuova-alta.jpg“Ci deve essere per forza un punto di saturazione.
Una linea storica oltre la quale succede l’impossibile e gli abitanti di Berlino Est demoliscono il Muro.

E’ successo, centinaia di volte, migliaia di volte nella storia del mondo.

Succederà ancora.
E un attimo prima che succeda nessuno potrebbe immaginarlo.

Lo so che viene voglia di chiudersi in cantina con l’elmetto in testa.
Non si vedono prospettive, non ci sono strade da percorrere.
Ma mollare non è una soluzione. Possiamo immaginare una via diversa per il movimento. Possiamo partire dalle piccole cose che la sinistra da decenni sta disprezzando e che in passato invece erano la sua forza: diffondere la cooperazione, i gruppi d’acquisto, la consociazione dei consumatori.
La vecchia politica è incapace di rispondere ai bisogni della gente in un momento di crollo economico e di crescente carenza di petrolio.

La risposta è in cammino da tempo: gruppi di acquisto solidale, commercio equo, gruppi per la diffusione delle ecotecnologie, cooperative sociali, volontariato, imprese etiche, movimento della transizione dall’economia del petrolio a quella verde, gruppi che producono cultura antagonista, gruppi che lavorano sulla controinformazione, gruppi di difesa territoriale dell’ambiente.
Ma servono molte nuove persone che siano disposte a tessere la rete delle nuove opportunità. Gente che ama i fatti concreti.
E sono convinto che questo momento incredibile stia forgiando queste nuove persone.
Non so chi sono, non so dove sono ma so che ci sono.
Buona giornata a tutti voi.
La rivoluzione si alza bene tutti i giorni.
Stiamo vincendo anche se non sembra.”