Un primo incontro fra i “sognatori”, in marcia verso il futuro

Fino ad ora molti non si erano mai guardati in faccia, ma avevano semplicemente condiviso un “appello” per il futuro del nostro paese.

 

abbiamo_un_sogno.jpgInvece domenica 28 novembre, a Firenze, si sono riuniti per un primo incontro di coordinamento i rappresentanti delle varie realtà che hanno firmato l’appello “Abbiamo un sogno”. L’obiettivo principale di questa riunione era proprio di far incontrare le molteplici realtà aderenti e riflettere tutti insieme sulla modalità con cui  si intende organizzare il cammino futuro.

Nonostante le difficili condizioni metereologiche (pioggia in città e neve sull’appennino) e la città chiusa per una maratona, i partecipanti sono stati quasi un centinaio provenienti un po’ da tutta Italia.

 

La prima parte della riunione è stata dedicata alla presentazione di ogni realtà presente; 5 minuti a testa per presentarsi e condividere le motivazioni che hanno portato a firmare l’appello e quindi a venire a Firenze.

Le realtà intervenute, tra gruppi di acquisto, associazioni, liste civiche, comitati, sindaci virtuosi sono state numerose e a tutti è stata data possibilità di intervenire, a sottolineare la ferma volontà di un percorso realmente partecipativo e democratico.

Sono stati portati anche i saluti di quanti, non potendo essere presenti, hanno voluto inviare un augurio e un contributo di idee all’incontro; fra questi Tonino Perna, promotore del Patto di Teano, Flavio Lotti della Tavola della Pace, Francuccio Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Mao Valpiana Direttore di “Azione nonviolenta“, Antonio Vermigli promotore della Marcia per la Giustizia, i neonati Movimenti Civici della Sicilia che ho incontrato a Palermo nei giorni immediatamente precedenti all’incontro di Firenze e altri ancora…

Dalla prima parte dell’incontro è emersa una variegata partecipazione civica alla vita politica del paese, con numerose realtà dell’associazionismo che operano attraverso un impegno attivo ma esterno alle istituzioni, mentre altre hanno scelto di costituirsi in liste civiche per poter avere una rappresentanza diretta nelle istituzioni locali, spesso ottenendo anche importanti risultati alle elezioni locali.

 

Il mio invito è stato quello a non farsi prendere dalla fretta per eventuali scadenze elettorali imminenti, perché la partecipazione richiede tempo, e a cercare di costruire partendo dai punti comuni, da ricercare insieme, più che marcare le specificità di ciascuno, legittime ma non utili a favorire questo difficile ma fondamentale processo aggregativo del “sogno”.

 

La seconda parte della riunione è stata dedicata a discutere delle aspettative e fare alcune proposte concrete per l’avvenire.

Fra i tanti, mi ha colpito l’intervento di Paolo Cacciari, che ha invitato a muoversi fin da subito come una forza politica organizzata, a prescindere dalle scadenze elettorali, e ad organizzarsi per esprimere direttamente una nostra “autorappresentanza”.

Si è concluso convenendo sulla necessità di sostenere anche economicamente il “sogno”, perché l’autonomia economica è indispensabile per una reale autonomia politica, e stabilendo di lavorare alla promozione di un “conclave” aperto a tutte le iniziative costituenti che si stanno muovendo in questo momento nel nostro paese, per il 29 gennaio.

 

Da questo dovrebbe nascere poi un’Assemblea costituente, verso fine febbraio, aperta a tutti i diversi percorsi costituenti, nella speranza che possano fondersi in un unico percorso condiviso.

 

Forse la maratona di Firenze era un segno: prepariamoci a percorrere un lungo cammino insieme!

Il “sogno” in cammino, a partire da Firenze

E’ stato convocato per domenica 28 novembre a Firenze il primo incontro di coordinamento del progetto “Abbiamo un sogno”.

abbiamo_un_sogno.jpgLa scelta della città è stata dettata dalla volontà di cercare, per quanto possibile, un punto facilmente accessibile a tutti.

E’ stato difficile però individuare una sala che potesse ospitarci; dapprima si era pensato alla Casa della Pace, anche per il valore simbolico che essa rappresenta per noi, ma quel giorno è già occupata, poi all’Ospitale delle Rifiorenze, ma in questo momento non è operativo.

Abbiamo trovato ospitalità infine in una sala che conta oltre 100 posti a sedere, presso la sede Arci in Piazza dei Ciompi 11, in quella che fu la “casa del Ghiberti”, un punto storico che fu centro operativo della Resistenza e poi punto d’incontro dei movimenti femministi. Ci auguriamo che lo spirito di questo luogo possa portare bene anche al nostro percorso di cambiamento dal basso che sta nascendo.

 

Continua a leggere l’articolo nella sezione “News” del sito Abbiamo un sogno…

 

L’anticasta a Controradio

controradio.jpgIeri mattina sono stato intervistato da Sabrina Sganga su Controradio di Firenze, per presentare insieme a Marco Boschini e ad altri autori il libro L’ANTICASTA.

 

Un’ampia intervista in cui abbiamo riflettuto sul significato del libro, delle esperienze che esso presenta e della prospettiva dalla quale abbiamo scelto di raccontarle.

 

Qui potete ascoltare il podcast della trasmissione.