L’unica, originale, piadina romagnola!!! O per caso era un kebab?!?

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La piadina per noi romagnoli è quasi un simbolo. Oltre che una sana abitudine.

 

piadina.jpgDel resto, penso che nessuno in Italia avrebbe dubbi nell’identificare proprio in Romagna la zona d’origine della piadina, che i più pignoli indicano nell’Appennino tra Forlì, Cesena e Rimini, pur essendo molto diffusa anche nel ravennate e nel resto della Romagna, fino a sconfinare nel Montefeltro, nella provincia di Pesaro e Urbino e nella Repubblica di San Marino.

 

Eppure lo studio dell’etimologia del termine può riservarci simpatiche sorprese:

i più riconducono il termine piada (in dialetto piê, pièda, pìda) al greco πλακούς, focaccia. Originariamente, in effetti, è una schiacciata lievitata e ben condita cotta nel forno: come tale è citata nel 1371 nella Descriptio Romandiole.

In seguito (dal Cinquecento all’Ottocento), mentre assume la forma attuale, altro non è che un surrogato del pane confezionato con ingredienti per lo più vili e impanificabili (spelta, fava, ghianda, crusca, sarmenti, mais, ecc.).

La piadina di farina di grano è relativamente recente, così come le sue varianti ricche: la piadina unta, quella sfogliata e quella fritta.

 

Kebab.jpgAltri tuttavia hanno messo in evidenza la somiglianza con i termini utilizzati in altre lingue per indicare piatti simili, nell’ambito di tutti i paesi che ruotavano nell’orbita dell’Impero Romano d’Oriente (tra i quali anche la Romagna, ovviamente).

È facile pensare, nel caso della piadina, al pane in uso presso l’esercito bizantino, di stanza per secoli in Romagna, nel nord delle Marche e nella valle umbra attraversata dalla via Flaminia.

 

Basti pensare all’ebraico פת (pat), che significa “pagnotta” o “pezzetto”, o ancor più al termine “pita” (come פיתא), che esiste ancora nell’aramaico del Talmud babilonese ed indica il pane in generale.

 

E guarda caso è proprio il termine usato ancora oggi in diversi paesi per indicare il pane del kebab!

 

Se vuoi continuare questo viaggio dentro al cibo e approfondire il tema dell’incontro con altre culture attraverso di esso, puoi leggere questo post che scrissi qualche tempo fa.

L’unica, originale, piadina romagnola!!! O per caso era un kebab?!?ultima modifica: 2010-04-21T19:32:00+02:00da micheledotti
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2 pensieri su “L’unica, originale, piadina romagnola!!! O per caso era un kebab?!?

  1. Ciao,
    interessante questa riflessione etimologico-culinaria! Io sono stata in Romagna ed ho potuto assaggiare la vera piadina, davvero molto buona quando è preparata bene, ma non è facile, mi sa, sembra semplice ma credo proprio che non lo sia; basta poco per fare qualcosa che sembra una piadina ma non lo è.
    Se non è facile mangiarla in Emilia la vera piadina, figuriamoci fuori…. Però in un viaggio a Trieste ho tovato un ristorante tipicamente emiliano, il Via Emilia, ho provato enon è per niente male, la piadina è molto buona, ed anche la pasta, davvero tirata a mano…..
    Mi piacerebbe trovare un ristorante tipicamente emiliano anche qui in Liguria….iamo confinanti, ma di ristoranti con piatti davveri tipicamente emiliani non ne ho ancora trovati…

  2. Ti capisco Elena… anche a me piacerebbe trovare qui a Faenza una focaccia squisita come quella che voi avete in Liguria!!! 😉

    Quando vado a trovare i miei zii a Genova ne faccio delle vere scorpacciate.

    Ma forse è bello così, se ci fosse tutto ovunque non ci sarebbe più il piacere del viaggio, della scoperta….

    Del resto, come avrai capito se hai letto l’altro post a cui linkavo, la nostra cucina è così ricca e varia proprio grazie all’incontro con le altre culture, alla contaminazione nata dai viaggi lungo i secoli.

    La “tipicità” è spesso una costruzione successiva, quasi un’invenzione.

    L’importante è che la cucina sia buona! 😉

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