Sesquipedale?!?

Il segretario del Pd Pierluigi Bersani oggi ha dichiarato: “Berlusconi ha una faccia tosta sesquipedale”.

 

Sul contenuto sono assolutamente d’accordo con Bersani, ma nella comunicazione anche la forma ha una sua importanza.

 

Può essere che io sia l’unico in Italia, ma non avendo mai sentito in vita mia il termine “sesquipedale”, ho dovuto cercarlo sul dizionario.

Immaginavo che avesse un significato particolare, che non poteva essere tradotto in parole più semplici e accessibili a tutti.

 

Invece significa semplicemente “enorme”, “smisurato”.

 

Allora, mi chiedo io, c’era davvero bisogno di utilizzare un’espressione tanto inusuale? Con quale obiettivo? Dobbiamo dimostrare di essere uomini di cultura? O sarebbe forse più importante chiederci seriamente come comunicare a tutti, anche a quelli che non hanno una laurea in lingue?!?

 

Mentre il Ministro Calderoli per farsi capire da tutti sceglie di abbandonare addirittura le parole, andando oltre i celebri slogan leghisti che si dice parlino alla pancia e scegliendo il linguaggio delle immagini con dei simboli come il rogo delle leggi inutili, Bersani -e con lui buona parte della sinistra- sceglie un lessico aulico, colto, elitario…

 

Con spirito sinceramente costruttivo, voglio allora riprendere l’invito che ci poneva Benigni nel video che ho postato pochi giorni fa: “Sceglietele bene le parole!!!”

 

Altro che il 68,7% di consensi… con Berlusconi meno del 6% degli italiani!


Berlusconi_faraone.jpg

Negli ultimi tempi Berlusconi va ripetendo con insistenza che non saranno i disegni eversivi della sinistra -attraverso tutti i suoi “infiltrati” nelle varie cariche istituzionali- a piegarlo, perché lui è forte del consenso del popolo.

 

Sostiene infatti il premier che il 68,7% degli italiani sta con lui!

 

E così scende lo sconforto in tutti quelli che vorrebbero un paese migliore -e potrebbero anche impegnarsi in tale senso- ma si sentono soli e impotenti e si chiedono ormai da tempo: “ma come fanno gli Italiani a non rendersene conto?!?”


Ma prima di credere ingenuamente a questa “narrazione” della realtà, sarebbe meglio chiedersi se essa corrisponda al vero!!!

E’ sufficiente fare due conti per accorgersi che alle ultime elezioni politiche
i non votanti sono stati il 19,5%.

 

Le schede bianche o nulle sono state il 3,65% e se consideriamo anche tutti quelli che hanno votato per i vari partitini che non hanno raggiunto l’1% arriviamo quasi al 30% di elettori.

 

Se dall’80% (i votanti) togliamo questo 30% resta il 50% che deve poi essere ancora diviso tra i due schieramenti principali, più Di Pietro, Lega e Udc, e già qui la pretesa di Berlusconi di avere il 68,7% dei consensi diventa grottesca, ma andiamo avanti con i conti…

 

Alla Camera il Pd ha preso 12.092.998 voti, il Pdl 13.628.865, Lega Nord 3.024.522, Udc 2.050.319, Di Pietro 1.593.675.

Dunque il Pdl ha avuto il 28,8% dei voti potenziali, altro che 68,7%.

Ma anche questa cifra non è tutta a sostegno di Berlusconi; il 28,8% di chi ha votato ha votato il Pdl è formato da vari partiti.

 

Personalmente Berlusconi ha ottenuto solo 2.700.000 preferenze, dunque è stato scelto personalmente dal 5,7% degli elettori.

 

Pertanto mi rivolgo in modo chiaro ed esplicito a quanti si sentono ormai rassegnati a convivere con Berlusconi in eterno, e hanno tirato i remi in barca, pensando di essere in un paese di pecoroni: non è proprio così, svegliatevi.

 

Domattina, uscendo di casa, provate a pensare che incontrerete camminando persone che magari la pensano diversamente da voi e esprimono la propria insoddisfazione in altro modo (dall’astensionismo alla Lega, passando attraverso tutti gli altri partiti e partitini vari…) ma non siete circondati -per il 68%- da un esercito di kamikaze disposti a sacrificarsi per Berlusconi.

 

Mettetela così: ogni 100 persone che incrociate, neppure 6 ha accordato la propria fiducia al “faraone”.

 

Mi rendo conto, è già troppo, ma considerando che abbiamo rischiato di ritrovarcelo Nobel per la Pace, per usare un’espressione tratta dal film Frankenstein Junior: “Potrebbe essere peggio, potrebbe piovere…”