L’arte di ascoltare si può imparare!

Uno dei problemi più grandi della nostra società, secondo me, è l’incapacità di ascoltare. Niente di cui stupirsi considerando che nessuno ce l’ha mai insegnata.

Spesso ho la sensazione di trovarmi di fronte a tanti monologhi, più che a dei veri dialoghi. Non stupiamoci quindi se i nostri ragazzi non ci ascoltano… da chi dovrebbero imparare?
Su questo punto mi concentro spesso nella mia attività formativa, attraverso metodologie attive, giochi, aneddoti, stimoli audio e video… per invitare a riflettere e sperimentare possibilità diverse.
Fra le altre cose, mostro frequentemente l’ideogramma cinese che indica il verbo “ascoltare”, imparato dall’amico Arnado De Vidi:

ascoltare,cina,ideogrammi,scrittura,simbolo,orecchio,occhio,altro,cuore“Se noi volessimo rendere il verbo ascoltare in modo pittorico, rappresenteremmo un orecchio stilizzato. È questo che anche i cinesi disegnano. Ma non si fermano qui: vi aggiungono un simbolo che indica l’alterità (il rispetto per l’altro e la sua identità); quindi il simbolo dell’occhio (e c’è sotto tutta la filosofia del volto di Lévinas); e infine anche il cuore (perché si ascolta bene solo con il cuore). Oh, l’arte di ascoltare!”
Voglio oggi condividere con voi anche questo elenco di “regole” per l’ascolto attivo, steso dalla professoressa Marianella Sclavi, che ho trovato davvero illuminante:

arte,ascoltare,marianella sclavi,ideogramma,cina,formazione,maradona,esercizio,regole1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

2. Quel che vedi dipende dalla prospettiva in cui ti trovi. Per riuscire a vedere la tua prospettiva, devi cambiare prospettiva.

3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a capire come e perché.

4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti perché incongruenti con le proprie certezze.

6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

7. Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad   ascoltare, l’umorismo viene da sè.
.
Proviamo a sperimentare queste semplici regole nella nostra vita quotidiana.

In fin dei conti, neppure Maradona fece mille palleggi la prima volta che prese in mano la palla!!! Tutto si impara, è solo questione di esercitarsi.