Sosteniamo Silvio al Premio Nobel per la Pace!

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Quando me ne ha parlato un amico, qualche giorno fa, ho pensato ad una battuta -neppure troppo simpatica- ma poi spinto dalla curiosità ho voluto verificare ed ho scoperto che è tutto vero, tutto.

 

Il 30 aprile del 2009 a Roma è stato costituito ufficialmente il Comitato per la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la Pace 2010!


Giusto per ricordarci di cosa stiamo parlando, riporto qualche nome a caso fra i Nobel per la Pace degli anni passati: 1964 Martin Luther King; 1977 Amnesty International; 1979 Madre Teresa di Calcutta; 1984 Desmond Tutu; 1989 Dalai Lama; 1991 Aung San Suu Kyi; 1992 Rigoberta Menchu; 1999 Medici Senza Frontiere… devo continuare ancora?

Forse può bastare così.

 

Papa_Bin_Laden_III.jpgDapprima sono rimasto allibito, incredulo, realmente senza parole, poi nella mia mente sono iniziate una serie di considerazioni inarrestabili:

“Che vergogna!”   “Che faccia tosta.” 
“Che fantasia!!! Allora io propongo Bin Laden come papa…”

“E’ un esperimento; stanno tastando il livello di assuefazione del popolo italiano.”

 

Poi, piano piano, mi sono ricomposto e ho cercato di riflettere lucidamente: “Si tratta semplicemente di un’ennesimo tentativo di distrarre l’opinione pubblica da altre questioni ben più importanti. Questa volta molto oltre il limite del buongusto, certo, oltre ogni ragionevolezza, ma pur sempre la solita vecchia strategia.”

Questa mi è parsa l’interpretazione più verosimile e pertanto avevo deciso di non trattare di questo nel mio blog per non cadere nella trappola e di continuare a parlare di altri temi, realmente importanti!

 

Però non siamo fatti solo di materia grigia, abbiamo anche un cuore, e il mio davvero non riesce a tacere di fronte ad un simile affronto.

 

Quando è troppo è troppo. Non voglio che i miei nipoti un giorno possano dirmi: “E tu nonno, non hai detto nulla?!?”

 

Quindi ho deciso di rispondere alla candidatura di Berlusconi nel merito, argomentando con pazienza alcune fra le mille ragioni per cui si tratta di una proposta indecente.

Del resto il comitato promotore del suo nome per il Nobel si è impegnato, con una fantasia degna di nota, a ricercare valide ragioni a sostegno della sua candidatura.

Beh, io voglio elencare le prime che mi vengono in mente che dimostrino invece quanto essa  sia improponibile, persino nel “Paese delle meraviglie”.

 

E invito tutti voi che mi leggete, e non siete pochi, a scrivermene altre che vi verranno in mente. Raccogliamone un migliaio e iniziamo a scriverle ai giornali, a stamparle per distribuirle all’uscita di scuola dei nostri bambini, a lasciarne qualche copia nella sala d’attesa del dentista, del barbiere o del pediatra…

“La donna che piantava gli alberi…”

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Due miliardi di alberi piantati nel mondo in soli 18 mesi, cioè più del doppio dell’obiettivo iniziale.

La Campagna internazionale di riforestazione lanciata nel 2006 dall’ Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) ha raccolto un successo incredibile, ben oltre ogni inaspettativa.

Questo incredibile successo ha spinto i responsabili dell’organizzazione ad alzare il proprio traguardo a sette miliardi di alberi da piantare entro la fine del 2009.

L’idea vincente del progetto, di promuovere la partecipazione a tutti i livelli, coinvolgendo amministrazioni pubbliche, comunita’, associazioni, scuole… fino ai singoli individui per piantare alberi in tutto il mondo e’ stata ispirata dal “Kenya green belt movement” e ha fatto vincere alla sua fondatrice, l’ecologista kenyana Wangari Maathai, il premio Nobel per la pace!

E’ stata lei, infatti, la promotrice di questa campagna delle Nazioni Unite.

Tra le nazioni che hanno aderito al programma la piu’ attiva e’ stata senza dubbio l’Etiopia dove sono stati piantati 700 milioni di alberi, seguita dalla Turchia con 400 milioni, dal Messico con 250 milioni e dal Kenya con 100 milioni.

 

Anche noi, nelle nostre città, potremmo dare il nostro piccolo contributo a questa causa anzi, per essere precisi, almeno in teoria, “dovremmo”

 

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In Italia, infatti, esiste una legge (la n°113 del 29 gennaio 1992) che stabilisce l’ Obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica”.

 

Non è meraviglioso? Voi lo sapevate?

Io l’ho imparato solo oggi.

Facciamolo presente ai sindaci e agli assessori all’ambiente delle nostre città.

 

Si potrebbe promuovere l’idea direttamente nelle maternità, coinvolgendo attivamente i genitori del neonato, al quale poi verrebbe intestato l’albero piantato!