Lunedì per mio figlio Francesco sarà il primo giorno di scuola, è emozionatissimo; sua sorella Eleonora incomincerà invece la quinta elementare.
E’ stupendo osservarli, tutti presi nella preparazione degli zaini, degli astucci, dei pennarelli…
Potete dunque immaginare quali emozioni io abbia provato leggendo questa lettera, inviata da una mamma al Comitato Donne per Taranto, e perché abbia deciso di condividerla con tutti voi attraverso questo blog.
“Scrivo da Parma in uno dei miei soliti viaggi della Vita per curare mio figlio da un male che sappiamo tutti avere una causa ambientale.
Le ragioni che cercano di impormi non mi bastano, io so solo che mio figlio oggi non ha potuto iniziare la sua PRIMA MEDIA e il suo zaino nuovo (“perchè ora sono grande mamma!”) comprato con tanto entusiasmo è rimasto nella sua cameretta che ormai vede così raramente perchè è sempre in corsie d’ospedale.
E’ questa la vita che vogliono imporci? E’ questa la vita che vogliono dare ai nostri figli? Siamo ancora disposti a far pagare a loro la nostra incapacità di tutelarli fino in fondo?
Io non ci sto e per il mio ometto lotterò fino allo stremo delle forze perchè a lui venga ridata la Vita e agli altri bambini di Taranto non gli venga mai più negata.
Non ci sono ragioni che tengano: la salute di mio figlio non vale il posto di un operaio, nè il pil che vogliono far girare. Provi qualcuno a dirmi ancora questa cosa e gli farò vedere le braccia di mio figlio!
Lui oggi doveva essere tra i banchi di scuola e non con una flebo nel suo debole e fragile braccino.
Grazie per tutto ciò che fate per noi, non stancatevi di lottare e fatelo anche per il mio piccolo ometto”. . Io mi domando, come faceva anche Bob Dylan nella splendida Blowin’ in the wind: “quante volte un uomo può voltare la testa fingendo di non vedere?”
“I tempi stanno cambiando” cantava profeticamente Bob Dylan nel 1964, appena pochi anni prima della rivoluzione culturale che nessuno si aspettava avrebbe cambiato così rapidamente la storia e la visione del mondo.
Io ho la sensazione che oggi ci troviamo, contrariamente a quanto sembrerebbe guardando la tv, in una situazione simile a quella raccontata nelle parole di Dylan.
Girando l’Italia per i miei incontri respiro una crescente sete di verità. La stanchezza e lo scoraggiamento che hanno paralizzato il nostro paese negli ultimi anni si stanno rapidamente traformando in una straordinaria energia di rinnovamento dal basso, capace di mobilitare le parti più attente e sensibili della nostra società e anche di coagulare ampi consensi quando sa mostrarsi credibile nelle proposte. Backminster Fuller scrive: “Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta”. E’ questo che sta avvenendo nel nostro paese, nonostante l’assordante silenzio delle tv al proposito!
Certo, la situazione italiana è difficilissima. L’Italia è un paese in ginocchio, con problemi difficili da risolvere perché frutto di scelte folli stratificatesi nei decenni. Basti pensare alla cementificazione selvaggia che devasta il nostro territorio, alla disoccupazione giovanile che è ormai al triplo della media europea, ai danni alla salute provocati dagli inceneritori e da una mobilità insostenibile, all’assurdità delle enormi spese militari a fronte di tante emergenze sociali…
Però esiste anche “un’altra Italia”, sempre più consapevole! E non mi riferisco solo ai 4 milioni e 400mila attivisti che operano nel volontariato e che con il loro impegno quotidiano tengono in piedi questo paese nonostante le scelte scellerate della nostra classe dirigente. Credo che anche fra la gente comune non ci sia bisogno di andare tanto lontano per trovare persone che sognano un paese più onesto, accogliente, solidale. Il fatto che i grandi media spesso non li mostrino non significa che queste persone oneste non esistano e non stiano già creando un cambiamento concreto con le loro scelte quotidiane; io sono fermamente convinto che essi rappresentino la maggioranza dei nostri concittadini!
Se studiamo storia ci accorgiamo che i grandi cambiamenti sono sempre partiti dal basso. Non è una novità. Se avessimo aspettato che le grandi rivoluzioni partissero dall’altro avremmo ancora la schiavitù! Il potere ha sempre avuto come principale obiettivo quello di conservare i propri privilegi. E’ per questo che tutte le rivoluzioni sono sempre partite da chi ha interesse a cambiare e capisce di poterlo fare davvero.
La moralità della popolazione oggi non è certo quella dei nostri “rappresentanti” politici nazionali, nonostante il continuo tentativo di farci credere mediaticamente che siamo tutti uguali, che siamo tutti “furbetti” allo stesso modo. Ma il gioco, per fortuna, non regge più! La gente finalmente sta iniziando a capire che si tratta di un inganno e pretende più trasparenza e onestà da parte di chi amministra.
Io credo che molti cittadini siano già sensibili su questi temi, ma si sentano un po’ stanchi. Si tratta di risvegliare queste energie e rimetterle in gioco, valorizzandone anche la creatività, la fantasia, la capacità di comunicare attraverso linguaggi diversi, che possano raggiungere altre persone ancora.
Occorre proporre una visione alternativa a quella dominante, che vive solo del presente perché ha paura del futuro e così facendo legittima un consumismo sfrenato e folle, sia per la qualità di vita che in termini di sostenibilità ambientale. Dobbiamo restituire ai nostri ragazzi, ma anche agli adulti direi, la capacità di sognare un futuro migliore, il piacere di impegnarsi insieme per realizzarlo e la consapevolezza di poterlo fare realmente! Bisogna coltivare quella che Paulo Freire chiamava la “nostalgia del futuro”, di un futuro migliore, più giusto, pacifico e solidale. Allora credo proprio che il protagonismo dei cittadini sboccerà da sé come il fiore in un prato, quando i tempi sono maturi.
La politica -è vero- ha perso ogni credibilità, ma questo non significa che le cose non possano cambiare e che la gente, specialmente i govani, non possano riavvicinarsi all’impegno e alla passione civile.
Tocca a noi mostrare una via credibile per uscire dalla crisi, attraverso un progetto che offra una visione a medio e lungo termine di una società desiderabile, che punti alla qualità di vita, al rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona, che veda la sostenibiltà ambientale come una opportunità e non come un problema. E credo che questo possa essere fatto solo coinvolgendo attivamente tutta la società civile, nelle sue diverse anime ecologista, pacifista, della solidarietà e della legalità, per ridare voce e speranza alla parte sana del nostro paese.
THE TIMES THEY ARE A-CHANGIN’––––..-I TEMPI STANNO CAMBIANDO
Come gather ‘round people – – – – – – – – – – – – -. – – — — Venite intorno gente Wherever you roam – – – – – – – – – – – – – — — — – – – —.–dovunque voi vagate And admit that the waters— – — – — – — – – —-. ed ammettete che le acque Around you have grown— – — – — – – — – –.—attorno a voi stanno crescendo And accept it that soon— – — – — – — – — – —- –– ed accettate che presto You’ll be drenched to the bone. –––––––––––––––sarete inzuppati fino all’osso. If your time to you –––––––––––––––––––––––––––––––E se il tempo per voi Is worth savin’ ––––––––––––––––––––––––––––––––––rappresenta qualcosa Then you better start swimmin’ ––––– fareste meglio ad incominciare a nuotare Or you’ll sink like a stone ––––––––––––––––––––––o affonderete come pietre For the times they are a-changin’. –––––––––perché i tempi stanno cambiando.
Come writers and critics–—–—–—–—–ndo.—–—–—––Venite scrittori e critici Who prophesize with your penndo.–—––.che profetizzate con le vostre penne And keep your eyes wide–—–—––ndo.—–—–—–—e tenete gli occhi ben aperti The chance won’t come again–—–—–ndo.—–—–—–—l’occasione non tornerà And don’t speak too soon–—–—ndo.––—–—–—–—e non parlate troppo presto For the wheel’s still in spin–—––ndo.—–—––perché la ruota sta ancora girando And there’s no tellin’ who–—–—ndo.––—–—–—e non c’è nessuno che può dire That it’s namin’.–—–—–—–—–ndo.—–—–—–—–—–—–—–—chi sarà scelto. For the loser now–—–—–—–—ndo.–—–—–—–—–:Perché il perdente adesso Will be later to win–—–—–—–ndo.—–—–—–—–—sarà il vincente di domani For the times they are a-changin’.–ndo.—––perché i tempi stanno cambiando. Come senators, congressmen–—ndo.–––Venite senatori, membri del congresso Please heed the call–—–—–ndo.—–per favore date importanza alla chiamata Don’t stand in the doorway–—––ndo.—–—–—––.-–e non rimanete sulla porta Don’t block up the hall–—–—–—–—ndo.–—–—–—–—–—non bloccate l’atrio For he that gets hurt–—–—–—–—–—–—ndo.––—-perché quello che si ferirà Will be he who has stalled–ndo.sarà colui che ha cercato di impedire l’entrata There’s a battle outside–—–—–ndo.—–—–—–—–—––c’è una battaglia fuori And it is ragin’.–—–—–—–—–—––ndo.—–—–—–—–—–—–e sta infuriando. It’ll soon shake your windows–—–—–—ndo.Presto scuoterà le vostre finestre And rattle your walls–—–—–—–—–—–—––ndo.–e farà tremare i vostri muri For the times they are a-changin’.–—–ndo.perché i tempi stanno cambiando. Come mothers and fathers–—–—–—–—––ndo.—–—––—Venite madri e padri Throughout the land–—–—–—–—–—–—ndo.––—–—da ogni parte del Paese And don’t criticize–—–—–—–—–—–—ndo.–—–—–—–—–—e non criticate What you can’t understand–—–—–—––ndo.—–—quello che non potete capire Your sons and your daughters–—–—––ndo.–––—i vostri figli e le vostre figlie Are beyond your command–—–—–—–ndo.—sono al dì la dei vostri comandi Your old road is–—–—–—–—–—–—––ndo.—–—––—la vostra vecchia strada Rapidly agin’.–—–—–—–—–—–—–—ndo.––—sta rapidamente invecchiando. Please get out of the new one–—–—ndo.––Per favore andate via dalla nuova If you can’t lend your hand–—–—–—ndo.——se non potete dare una mano For the times they are a-changin’.–––ndo.––perché i tempi stanno cambiando. The line it is drawn–––––––––––––––––––––––––ndo.–––——-–––La linea è tracciata The curse it is cast––––––––––––––––––––––––––––ndo.–––La maledizione è lanciata The slow one now––––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.–––––Il più lento adesso Will later be fast–––––––––––––––––––––––––––––––——–ndo.Sarà il più veloce poi As the present now–––––––––––––––––––––––––––––—-––ndo.Ed il presente adesso Will later be past–––––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.––––––Sarà il passato poi The order is––––––––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.–L’ordine sta rapidamente Rapidly fadin’.––––––––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.–––––––––––scomparendo. And the first one now––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.––––––––Ed il primo ora Will later be last––––––––––––––––––––––––––––––––––––––ndo.––––––Sarà l’ultimo poi For the times they are a-changin’.––––ndo.–Perché i tempi stanno cambiando.
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––nd……o.Versione italiana, da Maggie’s Farm
–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––n….d.o.(Il sito italiano su Bob Dylan)