Voglio condividere oggi un po’ del materiale che utilizzo nei miei Laboratori sui temi della Pace e della Nonviolenza, mettendolo a disposizione degli insegnanti o educatori che intendano trattare questa prospettiva a scuola in occasione della Marcia mondiale per la Pace.
Questo materiale va ad aggiungersi a tutto quello che ho già caricato fino ad ora nella sezione Strumenti per la didattica.
Iniziamo con le parole splendide scritte qualche anno fa da una bambina delle elementari, che per la loro purezza e semplicità sono assolutamente spiazzanti…
La pace
La pace è una bambina
che non chiede cose matte:
svegliarsi ogni mattina,
non col sangue, ma col latte.
Valentina, 8 anni
Continuiamo ora con una geniale vignetta del grande Quino che io uso sempre per invitare a riflettere sulla assoluta inutilità della violenza e delle prepotenza.
Qui potete scaricarla in alta definizione, gà pronta per la stampa.
Anche la poesia può darci spunti profondi, come nel caso di queste due splendide liriche di uno dei più grandi poeti di sempre, Bertold Brecht:
La guerra che verrà
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Mio fratello aviatore
Avevo un fratello aviatore.
Un giorno, la cartolina.
Fece i bagagli, e via,
lungo la rotta del sud.
Mio fratello è un conquistatore.
Il popolo nostro ha bisogno
di spazio; e prendersi terre su terre,
da noi, è un vecchio sogno.
E lo spazio che s’è conquistato
è sui monti del Guadarrama.
E’ di lunghezza un metro e ottanta,
uno e cinquanta di profondità.
Per chi volesse sviluppare una riflessione sulla pace in prospettiva interculturale attraverso il linguaggio della poesia consiglio di leggere il ricchissimo libro “Poesia e intercultura” dell’amico padre Arnaldo De Vidi, edito dalla EMI.
“Io non ho inventato niente di nuovo. _
La nonviolenza è antica come le montagne” _
M.K.Gandhi__