Articolo di Maurizio Carucci – Tratto dal quotidiano “Avvenire” del 30/08/2009.
«Sviluppo sostenibile e decrescita felice passano dal rispetto e dalla corretta gestione del territorio».
Lo afferma Marco Boschini, assessore di Colorno (Parma) e coordinatore dell’Associazione dei Comuni virtuosi.
Anche in Italia – dal Nord al Sud – ci sono esempi virtuosi, dove le case possono essere costruite e ristrutturate solo seguendo rigorosamente i criteri della bio-edilizia e dell’efficienza energetica: Avigliana (Torino), Carugate (Milano), Vezzano Ligure (La Spezia) hanno adottato regolamenti urbanistici all’avanguardia.
O dove gli edifici pubblici consumano l’80% in meno di energia della media nazionale per illuminare e riscaldare/raffreddare le scuole, le sedi istituzionali, gli impianti sportivi, gli ospedali. Questo garantisce al tempo stesso di ridurre le emissioni in atmosfera e di abbattere i costi della bolletta energetica comunale, a beneficio dei bilanci pubblici.
Nei Comuni virtuosi non c’è bisogno di costruire inceneritori o di ampliare le discariche, perché sono all’85% di raccolta differenziata grazie al sistema porta a porta – Capannori (Lucca), Ponte nelle Alpi (Belluno), Monte San Pietro (Bologna) – ma soprattutto producono in media il 30% in meno di rifiuti degli altri Comuni italiani.
Oppure ci si muove con il piedibus, il bicibus, il car-sharing, il car-pooling, con un trasporto pubblico che funziona realmente e con percorsi ciclo-pedonali estesi e in sicurezza.
«La nostra è un’associazione trasversale – spiega Boschini, autore con Michele Dotti del libro L’anticasta, l’Italia che funziona – siamo nati nel maggio del 2005 e finora aderiscono 27 Comuni. Sappiamo che per molti amministratori locali svendere il proprio territorio può offrire dei vantaggi in termini personali e di carriera politica.
Tuttavia le buone pratiche possono aiutare i cittadini, migliorare la qualità della loro vita. Il coinvolgimento dal basso può generare risultati positivi sia in termini economici che di partecipazione democratica».
Un’esperienza che piace e fa crescere il numero della adesioni, mentre è aperto il bando per la terza edizione del Premio nazionale dei Comuni a cinque stelle.