Martedì 4 alle ore 21 sarò a Rimini, presso il Café letterario Assenzio per un incontro pubblico insieme a Theophile Kaboré, responsabile dei progetti di sviluppo di Mani Tese in Burkina Faso; sarà l’occasione per riflettere insieme sulla difficile situazione che l’Africa sta attraversando per il recente aumento dei prezzi dei generi alimentari e sulle azioni messe in campo per farvi fronte.
Venerdì 7 alle 18,30 sarò a Varese per presentare il libro “Non è vero che tutto va peggio” in un incontro organizzato dall’associazione Yacouba.
Martedì 11 alle 21 sarò a Villagrappa di Forlì, presso la Sala del Circolo Acli, per un incontro pubblico sulla paura e sull’influenza dei mass-media nel generarla.
Giovedì 12 sarò a Padova per presentare il libro “Non è vero che tutto va peggio” in un incontro organizzato dall’associazione Il nuovo mondo, promotrice fra le tante cose anche del sito Disinformazione.
Altri incontri sono in programma mercoledì 5 a Cervia, con i mediatori culturali per il Progetto “Testimoni privilegiati”; sabato 8 a Varese all’interno di un Corso di formazione sulla cooperazione internazionale, promosso da Yacouba con il patrocinio del CESVOV e della Provincia di Varese; lunedì 17 a Cervia, per il Consiglio comunale dei bambini della città.
Mi sento sempre più… nomade!
Salve Michele, sarei intervenuta volentieri, ma abito a Salerno e , causa famiglia, non posso muovermi.
Per caso ho conosciuto questo blog e la tua attività, ascoltando in Podcast “L’altro lato” in una puntata di ottobre.
Sono una giornalista di 53 anni che ha scelto la via scomoda di dare belle notizie come fai tu.
Sono contenta di averti incrociato. Buon lavoro
Ciao Mariantonietta,
grazie per il tuo messaggio.
Spero un giorno di venire a fare incontri vicino a te, in modo che tu possa partecipare!
Nel frattempo però, se può interessarti, potremmo già collaborare per quanto riguarda le buone notizie: ho vari progetti su questo fronte, attraverso internet, carta stampata, radio, tv…
A presto e grazie ancora,
Michele
Lo spero. Qua siamo un pò emarginati…io almeno così avverto il Sud.
Ti ho appena scritto a quell’indirizzo.Ciao!
nomade.. quanti significati potrei dargli.. ma se vediamo in noi stessi.. si parla di amore universale. grazie, michele.