Resto sul tema dell’acqua, che ho trattato anche nell’ultimo post, condividendo con voi una lettura che amo particolarmente e che può essere un prezioso stimolo di riflessione sull’importanza dell’acqua per la nostra vita.
“O voi che ho amato, addio. Non è affatto colpa mia se il corpo umano non può resistere tre giorni senza bere. Non credevo di essere così prigioniero delle fonti. Non sospettavo un’autonomia così corta. Si crede che l’uomo possa marciare dritto innanzi a sé. Si crede che l’uomo sia libero… Non si vede la corda che lo lega al pozzo, che lo lega come un cordone ombelicale al ventre della terra.
Se egli fa un passo di più, muore.