Il diritto di sognare

Mi sono chiesto più volte in queste settimane di impegno estremo ed inarrestabile, per tessere la rete del nostro “sogno” (fra mille telefonate, mail, viaggi, incontri…), se insieme ai “compagni di viaggio” non avessimo valicato il confine fra il sogno e la follia.

 

Certo ci incoraggiano in questo cammino l’ampissimo consenso trasversale che sta ricevendo il nostro “sogno” e le innumerevoli adesioni autorevoli che stanno arrivando all’appello, che fra pochi giorni soltanto sarà on-line sul sito www.abbiamounsogno.it.

 

Però è davvero troppo il tempo rubato alle nostre famiglie, per una sfida apparentemente folle, come tanti Don Chisciotte contro i mulini a vento.

 

Poi, per caso, ho scoperto in rete questo video stupendo realizzato da Nerea Ganzarain, con musica di “Bosques de mi mente” e con traccia parlata dal grandissimo Eduardo Galeano, che è anche autore del testo… e devo dire che mi sono riconciliato con la vita.

 

Non riusciranno mai a rubarci il “diritto di sognare”!

 

Buona visione a tutti.

 

Ricomincia il viaggio!

L’estate volge al termine, ripartono la mia attività educativa nelle scuole con la Coopertiva Kaleidos, la formazione con insegnanti e mediatori culturali e anche i miei incontri pubblici in giro per l’Italia.

 

michele_foto_incontro.jpgE’ una grande fortuna per me poter scoprire tante realtà splendide, e così diverse fra loro, che si muovono sul proprio territorio per costruire un domani migliore!

 

Sono davvero su un osservatorio privilegiato che mi permette di scorgere un universo associativo meraviglioso e variopinto, spesso invisibile nei mass media.

 

Quello che cerco di portare come contributo con i miei interventi e tesimonianze è sempre meno di quanto io riceva dalle persone che incontro, che non finirò mai di ringraziare.

 

Questo pomeriggio, sabato 4 settembre, sarò a Cesena presso la Libreria Coop per presentare “L’anticasta”, mentre alla sera andrò a Meldola, alla Festa del PD, sempre insieme all’amico Marco Boschini.

 

Mercoledì 8 sarò a Padova per coordinare il primo incontro di un percorso partecipativo aperto a tutte le Associazioni per l’elaborazione condivisa della prossima edizione del Festival della Cittadinanza.

 

Martedì 14 interverrò in diretta web dal Liceo Ariosto di Ferrara per l’inaugurazione dell’Anno Accademico, in un collegamento con 10 Istituti della Provincia.

 

Giovedì 23 sarò a Cervia per un incontro di formazione per i mediatori culturali del Progetto “Testimoni privilegiati”.

 

Venerdì 24 tornerò nuovamente al Liceo Ariosto di Ferrara per la proiezione del video “Una scuola diversa è possibile” in una serata-dibattito a cui parteciperanno anche il Sindaco di Ferrara, la Presidente della Provincia e l’ex rettore dell’Università di Ferrara.

 

Martedì 5 ottobre sarò a Cervia per il primo incontro del Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi di questo nuovo anno scolastico.

Non vedo l’ora, è un’esperienza bellissima!!!

 

Giovedì 7 andrò a Pesaro per l’incontro “Le diversità in dialogo e in cammino veso la pace” all’interno della Settimana Africana Regionale; sarà anche l’occasione per presentare il mio nuovo libro “Dudal Jam, a scuola di pace”.

 

Venerdì 15 a Sant’Ignazio (Padova) per un incontro sul tema “L’economia solidale come risposta alla crisi economica”, promosso dal Coordinamento missionario di S.Giuseppe.

 

Venerdì 22 e Sabato 23 sarò a Roma insieme a Marco Boschini per presentare “L’anticasta” in un tour de force intorno alla capitale, ad Albano, Labico, Ostia, Aprilia, Genzano…

 

Domenica 24 sarò a Teano, per presentare il “sogno” davanti all’assemblea, in plenaria.

 

Da Teano andrò direttamente a Procida, lunedì 25 e martedì 26 per un incontro pubblico e uno nelle scuole.


Mercoledì 27, all’interno della Nona giornata ecumenica del Diaologo Cristiano Islamico, presenterò il mio ultimo libro “Dudal Jam, a scuola di pace” presso il Centro di Cultura Islamica di Faenza, in via Boaria 84/4

 

Venerdì 29 a San Giovanni Valdarno a presentare “L’anticasta” e riflettere sui “beni comuni”, a partire dall’acqua.

 

Sabato 30 a Empoli per tenere due Laboratori sulla creatività presso la Biblioteca Comunale, in occasione della “notte bianca.”

 

 

Ricomincia il viaggio! Prepariamoci per l’avventura.

Si riparte!!! Last minute Burkina Faso… a dicembre e gennaio nel “paese degli uomini onesti”

 

Beh, forse non si può proprio definire un viaggio “last minute”, lanciandolo sei mesi prima della partenza. Ma in un certo senso lo è davvero perché diversi posti (dei 10 disponibili) sono già occupati ancor prima di annunciarlo!!!

 

E’ questo il frutto di 18 anni di viaggi responsabili in questo meraviglioso paese, condivisi con quasi 200 persone, le quali sono divenute in qualche modo testimoni delle realtà visitate e con il passaparola ogni anno mi presentano altri amici desiderosi di vivere questa esperienza.

 

Ufficialmente, comunque, iniziamo solo in questi giorni a raccogliere le adesioni per il prossimo viaggio di turismo responsabile in Burkina Faso organizzato come Cooperativa Kaleidos in collaborazione con Mani Tese e promosso dall’associazione di turismo responsabile “T-ERRE”.

 

Questo viaggio è concepito come esperienza di conoscenza e condivisione con la popolazione del paese, in particolare con quella dei villaggi, alla scoperta della ricchezza umana e culturale che il Burkina Faso – letteralmente “il paese degli uomini onesti”- può regalarci se ci accostiamo ad esso con occhio sincero.

 

L’attenzione viene posta dunque non solo sulle difficoltà reali che il paese deve superare, ma anche sulle potenzialità che esso racchiude, sia nelle proprie radici -andando a scoprire la storia e la cultura di diverse popolazioni che lo abitano- sia nelle prospettive di sviluppo che la società civile sta elaborando dall’interno e in collaborazione con partner internazionali.

Non manca anche la scoperta delle bellezze naturalistiche del paese e l’incontro con il suo meraviglioso artigianato: scopriremo il Sahel burkinabé, con le sue dune di sabbia e gli scavi archeologici a Oursì, i mercati coloratissimi a Kaya e Gorom Gorom; ma anche le cascate di Karfiguela, gli immensi campi di canna da zucchero a Banfora; il lago di Tengrela con le sue ninfee e gli ippopotami, le moschee di Ouahabou e Bobò Dioulassò, gli elefanti del Parco di Boromò…

CARATTERISTICHE GENERALI DEL VIAGGIO

Il viaggio è costruito insieme a Mani Tese e ad altri partner locali che operano da anni nel campo della cooperazione allo sviluppo.


Gli accompagnatori hanno una lunga esperienza in questo paese, che permette loro di porsi come mediatori culturali fra il gruppo e la popolazione con cui si entra in rapporto.

 

1548476862.jpgI trasporti sono effettuati con mezzi proprio, l’alloggio è in strutture gestite da diverse realtà associative e da campement nei villaggi.

 

L’iscrizione comprende una quota solidarietà per un progetto di sviluppo.

 

Il viaggio si propone di dar vita ad una costruzione comune dell’esperienza attraverso una fase di conoscenza preliminare del percorso, del gruppo dei partenti, di scambio sugli obiettivi e modalità del viaggio e di verifica sulle intenzioni e possibilità di continuare la conoscenza intrapresa.

 

Sono previsti quindi tre incontri di preparazione prima della partenza.
La presenza a questi momenti è indispensabile per la partecipazione al viaggio.


CALENDARIO DI VIAGGIO

27 dicembre 2010 – 14 gennaio 2011

Lunedì 27 – volo aereo dall’Aeroporto Marconi di Bologna alle 12,15; arrivo a Parigi Aeroporto  Charles de Gaulle alle 14,00; partenza alle ore 16,10 e arrivo a Ouagadougou (capitale del Burkina Faso) alle 20,45 locali; sistemazione, cena e  pernottamento.

141373707.jpgMartedì 28 – domenica 2 gennaio – al mattino preparativi, acquisti necessari in capitale, poi partenza verso l’est, per il villaggio di Tangaye e alloggio presso il Campement “Sougrì noma” (“il perdono è buono”): è il momento della condivisione della vita con la gente del villaggio, l’occasione per incontrare i responsabili dei Gruppi di Villaggio, fare visita agli anziani e  scoprire i luoghi sacri tradizionali, visitare il mercato serale del villaggio ai piedi del grande baobab e i progetti finanziati da Mani Tese (barrage, fuochi migliorati, etc…); l’occasione inoltre per incontrare la gente del villaggio di Djoassin, dove sono stati finanziati un pozzo e una scuola e partecipare alla coloratissima Messa al villaggio.

 

1028395376_7f9b9aceda.jpgRientro in capitale passando da Laongò, con le sue roccie scolpite; cena e pernottamento.

 

Lunedì 3 – rotta verso il Sahel, nel nord del paese; sosta al mercato di Kaya, celebre per la lavorazione del cuoio e delle pelli; visita delle 7 moschee sulla collina di Banì; arrivo in serata a Koyre-Zena; pernottamento presso il Campement del villaggio.

Martedì 4 – partenza al mattino verso Gorom Gorom, poi verso Oursì; passeggiata sulle dune di sabbia di fronte al grande stagno -dove si possono ammirare molte specie di uccelli- fino agli scavi archeologici del sito Hu-Beerò, considerati fra i più importanti dell’Africa intera; nel pomeriggio partenza per il piccolo villaggio di Gandafabou, dove alloggeremo nel meraviglioso Campement “Edjef”, dentro alle capanne tuareg sulla grande duna di sabbia rosa.

Mercoledì 5 – “ballade” a dorso di dromedario, per scoprire il villaggio e le sue strutture: la scuola, il dispensario, la maternità; ritorno al Campement “Edjef”, cena con gli amici tuareg e pernottamento.

gorom-marche.JPGGiovedì 6 – lasciamo Gandafabou per ritornare a Gorom Gorom (“sedetevi, sediamoci” in lingua songhai), la capitale del Sahel,  dove si svolge il grande mercato del giovedì, celebre per l’incontro di mille popoli, provenienti anche dal Mali e dal Niger: dai Peulh, ai Bellà, dai Tuareg, agli Haussà; nel pomeriggio rientro al Campement di Koyre-Zena.

Venerdì 7 – lasciamo il Sahel per rientrare il capitale; lungo la strada soste a Dorì, Banì e Kaya; arrivo a Ouagadougou in serata, cena e pernottamento.

6d6b17ca3bb2d5324d407db5355caf29.jpgSabato 8 – partenza insieme a Theophile Kaboré, responsabile dei progetti di Mani Tese, per visitare alcuni villaggi in cui sono stati finanziati progetti; è l’occasione per incontrare la gente che ne beneficia per meglio capire la filosofia di intervento e come la popolazione gestisca questi progetti; rientro in capitale in serata.

 

Domenica 9 –  partenza per Bobò-Dioulasso, la capitale economica dell’ovest; sulla strada breve sosta a Ouahabou, per ammirare la sua splendida moschea in bancò (argilla); arrivo a Bobò nel pomeriggio, visita dei suoi antichi quartieri e della grande moschea; cena e pernottamento;

 

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Lunedì 10 –  ancora più a ovest, fino a Banfora, poi attraverso i campi di canna da zucchero fino ai “duomi di Fabedougoù”, particolari conformazioni rocciose della zona, per poi tuffarsi nelle meravigliose cascate di Karfiguelà; rientro a Banfora, cena e pernottamento.

Martedì 11 – partenza al mattino presto per il lago di Tengrelà; giro in piroga fra le ninfee, per osservare gli ippopotami; rientro a Banforà, incontro con i produttori di anacardi equo-solidali dell’Associazione WOUOL, quindi sulla strada verso est breve sosta a Boni, per ammirare la splendida chiesa con un’enorme maschera bobò come facciata; arrivo in serata a Boromò dove alloggeremo presso il Campement “Kaicedras”, costruito sul fiume nel punto in cui spesso gli elefanti lo attraversano e gestito da un’associazione che si occupa di salvaguardia della biodiversità.

Mercoledì 12
– partenza per Ouagadougou, passando da Kokologò per visitare il palazzo dell’antico imperatore; arrivo in capitale in serata, sistemazione, cena e  pernottamento.


Giovedì 13 – mattina insieme agli artigiani del commercio equo e solidale, per meglio capire la filosofia di questo tipo di commercio, conoscere come lavorano (batik, legno, bronzo, tessuti bogolan…) e avvicinarsi all’arte africana; nel pomeriggio preparativi e partenza alle ore 21,20 per Parigi.

 

Venerdì 14 – arrivo a Parigi Aeroporto Charles de Gaulle alle 6,00 di mattina; partenza alle 7,20 e arrivo all’Aeroporto Marconi di Bologna alle ore 9,00.


per qualunque informazione: mikuel@fastwebnet.it

La valigia magica

Sono appena rientrato da Roma, dove ero arrivato direttamente da Castiglione del Lago, e porto con me tante emozioni, idee e soprattutto persone splendide che ho conosciuto in questi giorni!

 

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A Castiglione l’incontro “Non è un paese

per giovani”, sulle difficoltà dei giovani a far valere il proprio merito, è stato ricco e interessante, perché impostato in maniera costruttiva, dando voce a vari giovani con esperienze diverse: un imprenditore, alcuni volontari, un sindacalista, una giovane impegnata in politica…

 

Ne è emerso un quadro sicuramente difficile, ma si è riflettuto in modo davvero propositivo sugli interventi possibili per favorire un ricambio generazionale fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco, attraverso percorsi di formazione e un’educazione che sappia vincere le paure infondate che spesso ostacolano questi processi.

 

A Roma ho incontrato le classi del Liceo Carducci, dove è stato proiettato il video “Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle” allegato al libro “L’anticasta”, per riflettere insieme a loro su quali percorsi possano riportare la politica al ruolo che

le spetta: l’arte di gestire il bene comune, in maniera partecipata e trasparente.

 

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Questi ragazzi avevano già visto, nei mesi precedenti, altri video su alcuni temi importanti come la privatizzazione dell’acqua, il cibo contraffatto, l’inquinamento.

La visione del nostro video, e delle tante esperienze dei Comuni Virtuosi, intendeva presentare loro alcune risposte concrete a quei problemi e ha risvegliato interesse e grande curiosità nei ragazzi.

 

Sempre in mattinata sono stato intervistato telefonicamente da Gianfranco Bongiovanni di Radio Città Aperta, e nel pomeriggio al Parco di Villa Borghese

da Massimo Proietto di “UnoMattina“, per una puntata sui Comuni virtuosi che

andrà in onda su Rai1 nelle prossime settimane.

Ringrazio entrambi per la squisita disponibilità!!!

 

La sera stessa, al Teatro India ho presentato l’Anticasta in compagnia degli amici del Movimento per la Decrescita Felice, della Rete Regionale Rifiuti del Lazio e del sindaco di Corchiano, uno degli ultimi Comuni ad essere entrati nella Rete dei Comuni Virtuosi.

 

incontro_roma.jpgBengasi Battisti, questo è il nome del sindaco, ci ha raccontato quella che potremmo definire la “fiaba di Corchiano”.

 

Una fiaba affascinante e commovente, che parte dal coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi del paese, per arrivare nel giro di pochi anni a promuovere iniziative straordinarie nel campo della sostenibilità ambientale.

 

Iniziative che hanno anche fatto rinascere il senso di appartenenza ad una comunità: “l’orgoglio di una città pulita” è lo slogan che i ragazzi hanno scelto e in nome del quale hanno saputo coinvolgere tutti i loro concittadini adulti, ricreando una coesione sociale che ha portato grandi miglioramenti nella qualità di vita.

Un esempio fra tutti: nel fare la coda al distributore di acqua pubblica, naturale o frizzante -che è stato installato in paese- i cittadini non si lamentano, non

sbuffano come in quasi tutte le code nel nostro Paese, ma socializzano, chiacchierano, riflettono insieme sul dono prezioso dell’acqua come bene comune

e diritto universale.

 

Insomma, ancora una volta ero partito con una valigia piena di libri e dei valori

che li animano, e ritorno -come per magia- con una valigia piena di esperienze ricche e appassionanti e di persone stupende che con il loro impegno mi fanno sperare sempre più convintamente nel cambiamento possibile!

Ecco il trailer di “SAMBIIGA, l’altro fratello”

Dopo due mesi pazzeschi di lavoro, dal nostro rientro, è finalmente pronto il trailer di SAMBIIGA, l’altro fratello, il primo “reality show responsabile” sulla nostra esperienza di viaggio in Burkina Faso, che stiamo realizzando insieme ad Andrea Boretti e Daniel Tarozzi.

 

E’ stato un impegno enorme, per cercare di raccontare la ricchezza incredibile delle quasi 60 ore di materiale girato in soli 3 minuti.

 

Ma il risultato ci riempie di soddisfazione e di

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emozioni, riportandoci con la mente e col cuore alla nostra amata terra d’Africa e all’esperienza splendida vissuta durante quelle tre settimane di viaggio insieme agli “altri fratelli”, cioé i nostri compagni di viaggio e i tanti amici burkinabè incontrati lungo il cammino!

 

Fra pochi giorni sarà pronta anche la “puntata zero” del Reality, che una volta montato interamente contiamo di arrivare a distribuire in tv a livello nazionale, grazie anche al nostro produttore LIBRE Associazione di idee, portando in questo modo ad un vasto pubblico i contenuti e i valori di questo progetto.

 

Commercio equo e solidale, cooperazione internazionale, intercultura, sostenibilità ambientale, diritti umani… affrontati per la prima volta in modo leggero, quasi giocoso, attraverso il linguaggio “pop” del reality show.

 

Un modo nuovo per uscire dalla nicchia di quanti sono già sensibili e attenti a certi temi e portare l’attenzione anche su quell’Africa che non appare mai nei mass media. L’Africa che sta costruendo, giorno dopo giorno, un domani migliore fondato sull’autonomia, la dignità, il coraggio.

 

Buona visione a tutti!

 

Per alzare lo sguardo e tenerci in cammino…

Vorrei condividere con voi oggi un breve brano che mi ha fatto molto riflettere, oltre che sorridere. E’ tratto dal libro “decrescere per il futuro”, a cura del gruppo spiritualità CNCA, edito da Comunità Edizioni, che può essere acquistato o anche scaricato gratuitamente in pdf da questa pagina.

 

Si tratta di un vecchio aneddoto a proposito di un incidente riportato, durante le manovre militari in Svizzera, dal premio Nobel ungherese Albert Szent-Györgyi:

 

mappa_alpi?.jpg“Il giovane tenente di un piccolo distaccamento ungherese nelle Alpi inviò
un’unità di ricognizione nella
desolata terra di ghiaccio.


Immediatamente prese a nevicare e continuò per due giorni; l’unità non tornava.

Il tenente soffriva, temendo di aver spedito
i suoi uomini incontro alla morte.

Ma al terzo giorno l’unità rientrò.
Dove erano stati? Come avevano ritrovato
la strada?


“Sì – dissero – ci consideravamo persi e attendevamo la fine.
Ma poi uno di noi trovò in tasca una mappa. Questo ci tranquillizzò.

Ci accampammo, lasciando passare la tempesta di neve, e poi con l’aiuto della mappa riuscimmo ad orientarci.
Ed eccoci qui”.


Il tenente chiese in prestito questa straordinaria mappa e la esaminò attentamente. Scoprì con grande stupore che non si trattava di una
mappa delle Alpi, ma dei Pirenei.”

Dunque, darsi delle mappe non è perché esse siano quelle giuste; anzi, in fondo, non sono e non saranno mai abbastanza adeguate e accurate nel
descrivere la realtà.

 

Però, per quanto sgangherate o errate siano le mappe di cui disponiamo, il loro compito è tenerci in cammino, non far perdere la voglia di alzare lo
sguardo e rimetterci in viaggio.

Evitano cioè che gruppi e persone avvolti nel disorientamento si paralizzino nella disperazione o si sfiniscano nell’essere senza tregua – e senza
meta – indaffarati.

Una carta geografica porta a guardarsi intorno e a riprendere strada.

È profondo il legame tra alzare lo sguardo e camminare: guardare il volto dell’altro e scrutare l’orizzonte verso cui muoversi è diventata una coppia
di gesti umani decisivi da quando, milioni di anni fa, la specie umana ha conquistato la posizione eretta e perfezionato l’andatura bipede, sviluppando di conseguenza il cervello: la specie umana ha “inizio con i piedi”, dice l’antropologo Leroi-Gouran.

 

I due gesti, uniti, danno spessore all’umano in un tempo in cui troppi volti guardano in basso e poco si è disposti a muoversi verso altri orizzonti.
Solo alzando gli sguardi e ampliando la visuale dei possibili percorsi possiamo vedere l’altro e la novità di liberazione verso cui siamo chiamati a dirigere i passi.

Rieccomi qua!!!

gruppo_oursì.jpgSono rientrato due giorni fa dal Burkina Faso, dopo un mese trascorso in questo meraviglioso paese del Sahel insieme ai compagni di viaggio dell’Altro Fratello.

 

Non è certo la prima volta che rientro. Dovrei esserci abituato ormai.

 

Invece mi ritrovo, come ogni volta, spaesatissimo, quasi fossi allunato in questo grigio invernale, che si fonde e confonde con l’asfalto all’orizzonte… in netto contrasto con il rosso della terra africana che porto ancora negli occhi, nel cuore, e un poco anche sui vestiti.

 

Sono forzatamente chiuso nella mia casetta, al calduccio, lontano dai mille rapporti che si sviluppano sulla strada in Africa e mi ripeto continuamente che verrà la primavera anche qui… fra qualche mese.

 

Porto con me, ancora una volta, un bagaglio ricchissimo di volti, esperienze, progetti, sogni, ferite, speranze, passione, fede, impegno… che abbiamo raccolto durante il viaggio!!!

 

Sarà tutto questo che cercherò di condividere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, nei tanti incontri che mi aspettano in giro per l’Italia e attraverso il video di “Sambiiga, l’altro fratello“, a cui abbiamo lavorato sodo durante il viaggio, raccogliendo oltre 60 ore di splendido materiale girato.

 

Daniel e Andrea (grandissimi!) avranno il loro da fare a montare una simile montagna di materiale… che bella sfida.

 

Le mie attività educative sono riprese. Già ieri ho ricominciato i Laboratori nelle scuole, con un percorso sull’educazione alla mondialità; domani sarò a Padova per un incontro sulla Globalizzazione e inevitabilmente non potrò che collegare le analisi sociologiche, economiche e culturali alle esperienze concrete dei tanti amici burkinabè incontrati lungo il cammino.

 

Poi ci sarà la formazione per i genitori con Kaleidos, che parte fra poche settimane, il video sull’esperienza straordinaria del Liceo Ariosto di Ferrara, che stiamo concludendo insieme ad Andrea Bosi di FLATMIND, i tanti incontri di presentazione dell’Anticasta e ancora tanti altri progetti in cantiere…

 

L’avventura non finisce mai. Come diceva Carlo Carretto: “camminando si apre cammino.”