Dove mi porta il vento…

Come i palloncini del nostro “sogno” sono ormai continuamente in volo.

Domani sarò a Roma per il grande evento The green way, promosso dalla Costituente Ecologista, insieme a molti ospiti illustri dell’ecologismo europeo.

Lunedì 22 sarò a Foligno, per un incontro pubblico dal titolo Istruzioni per l’uso“: le buone pratiche per una politica più giusta, più equa, più sostenibile” e per un altro incontro nelle scuole superiori, sul senso civico e la responsabilità, entrambi promossi dalla NIdiL CGIL di Perugia.

Giovedì 25 a Bagnacavallo per un incontro dal titolo “Sogno e son desto” sui nuovi stili di vita per un futuro migliore.

Il 26 e 27 volerò a Palermo, invitato a partecipare all’Assemblea costituente dei Movimenti civici della Sicilia, che stanno promuovendo un percorso molto vicino nello spirito e negli intenti a quello del nostro sogno.

Domenica 28 sarò a Firenze per il primo incontro di coordinamento del nostro “sogno”, a cui sono invitate tutte le realtà che hanno aderito al nostro progetto e altre ancora… sarà un giorno da ricordare!!!

Mercoledì 1 dicembre a Venezia per presentare “L’anticasta” insieme a Paolo Cacciari e Gianfranco Bettin, su invito di Gianandrea Mencini dei VAS.

Giovedì 2 sarò a Bologna per un incontro sui nuovi stili di vita nell’epoca della globalizzazione presso la Chiesa Universitaria di S.Sigismondo, in via Zamboni.

Venerdì 3 sarò a Porto Mantovano per una grande serata spettacolo, presso Villa Schiarino Lena, promosso dall’Associazione “Vivere Porto” insieme a molte altre associazioni locali.

Lunedì 6 presenterò a Cervia il mio ultimo libro “Dudal Jam, a scuola di pace”, in occasione dell’inaugurazione della mostra fotografica “L’Africa di ogni giorno” che già è stata esposta lo scorso anno e che ritorna ora presso la Biblioteca Comunale.

Venerdì 10 sarò a Crema di mattino, per un incontro a scuola all’interno di un progetto di educazione alla pace promosso da IPSIA Cremona Onlus, e a Brescia nel pomeriggio, per una presentazione speciale del libro “Dudal Jam, a scuola di pace” insieme a tutti i coautori e agli amici del CEM mondialità.

Sabato 11 a Padova per un’incontro dal titolo “Luci e ombre del nostro tempo” all’interno del Corso S.A.M. (Scuola di Animazione Missionaria).

E dal 18 dicembre il volo sarà ancora più lungo perché mi porterà fino in Burkina Faso per accompagnare un viaggio di turismo responsabile promosso dall’Associazione “T-ERRE”.

Vado dove mi porta il Vento, serenamente.

E posso assicurarvi che da qui si vede un paesaggio bellissimo!!!

Un orizzonte fatto di tante realtà stupende in cammino verso un domani migliore.

Il “sogno” in cammino, a partire da Firenze

E’ stato convocato per domenica 28 novembre a Firenze il primo incontro di coordinamento del progetto “Abbiamo un sogno”.

abbiamo_un_sogno.jpgLa scelta della città è stata dettata dalla volontà di cercare, per quanto possibile, un punto facilmente accessibile a tutti.

E’ stato difficile però individuare una sala che potesse ospitarci; dapprima si era pensato alla Casa della Pace, anche per il valore simbolico che essa rappresenta per noi, ma quel giorno è già occupata, poi all’Ospitale delle Rifiorenze, ma in questo momento non è operativo.

Abbiamo trovato ospitalità infine in una sala che conta oltre 100 posti a sedere, presso la sede Arci in Piazza dei Ciompi 11, in quella che fu la “casa del Ghiberti”, un punto storico che fu centro operativo della Resistenza e poi punto d’incontro dei movimenti femministi. Ci auguriamo che lo spirito di questo luogo possa portare bene anche al nostro percorso di cambiamento dal basso che sta nascendo.

 

Continua a leggere l’articolo nella sezione “News” del sito Abbiamo un sogno…

 

La rete si allarga!

In queste settimane si sono avvicinate al nostro percorso moltissime realtà stupende che già si stanno impegnando per promuovere nel proprio territorio quegli stessi principi, valori e obiettivi che animano il nostro “sogno”.

Si tratta di associazioni, comitati, liste civiche, gruppi spontanei, reti e movimenti…

Lo immaginavamo, certo, ma toccarlo con mano è una cosa diversa!

Ci stiamo così rendendo conto realmente di quali siano l’ampiezza e il valore della nostra società civile, di quanti percorsi si stiano muovendo parallelamente nel nostro paese con una visione pressoché identica, segno che i tempi sono ormai maturi per il cambiamento, spesso però all’insaputa gli uni degli altri.

Ora dunque è il momento di cucire! Di incontrarsi, conoscersi, dialogare, costruire reti fondate sulla fiducia reciproca e sul riconoscimento del valore della diversità di ciascuno, ma al contempo con una chiara volontà di avviare un percorso unitario e raggiungere una sintesi condivisa.

A tale scopo in questi giorni stiamo facendo moltissimi incontri in giro per l’Italia, cercando tutti insieme di rispondere alle centinaia di richieste e offerte di disponibilità a collaborare che riceviamo via mail, telefono, facebook, etc.

E’ un impegno enorme che sta però continuando ad allargare la rete dei nostri “compagni di sogni”.

Nel frattempo continuano ad arrivare nuove adesioni, non solo di attivisti e volontari, in gran numero, ma anche da parte di gente comune, lavoratori, precari e disoccupati, studenti, pensionati, amministratori pubblici, insegnanti, imprenditori, operai, educatori, giornalisti, liberi professionisti, artigiani, pittori, giardinieri, filosofi, avvocati, scrittori, attori, storici, dentisti, musicisti, architetti, impiegati, agricoltori, ricercatori, medici… persino uno chef! (che può sempre tornare comodo quando ci troveremo per festeggiare tutti insieme…)

Ci pare un segno chiaro di come la rete che stiamo attivando, insieme alla società civile, riesca davvero ad uscire dalla nicchia degli attivisti per raggiungere la gente comune!

Continuiamo dunque a cucire, con tenacia, umiltà e coraggio la rete del nostro “sogno” che vuole unire in un solo progetto politico la “moltitudine inarrestabile” dei mondi dell’ecologia, della pace, della solidarietà e della legalità, per ridare un futuro di speranza al nostro paese!
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www.abbiamounsogno.it

Il sogno sta per iniziare… passa il favore!

Fra pochi giorni sarà finalmente on-line il sito www.abbiamounsogno.it e allora inizierà lo spettacolo!

 

Dimostreremo che “il nostro sogno” di una società più giusta, pacifica e solidale è il sogno condiviso da milioni di italiani: uomini, donne, anziani, bambini…

 

Dimostreremo con la forza dei numeri che noi ci siamo e che siamo determinati a prenderci quello che democraticamente ci spetta.

 

Dimostreremo che per comunicare non esiste solo la televisione, che non contano solo il denaro e l’immagine, che si possono costruire grandi progetti sulle relazioni umane, su valori condivisi e su concreti obiettivi comuni!

 

Le adesioni importanti di tanti personaggi illustri, che abbiamo raccolto in queste settimane, saranno solo l’inizio di un effetto domino, di un passaparola inarrestabile fra tutti noi, che riporterà ciascuno sul palco come un attore protagonista del proprio futuro.

 

Immagino qualcosa di molto simile a quanto descrive il piccolo Trevor in questa splendida scena del film “Un sogno per domani”.

 

State pronti… fra poco inizia il gioco di “passa il favore“!!!

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E’ ora di unirsi!

Con grande piacere voglio rilanciare questa bellissima riflessione dell’amico Domenico Finiguerra, pubblicata anche sul sito del Gruppo delle Cinque Terre.

 

Domenico+Finiguerra+Cass.JPG“Oltre due anni fa, abbandonavo il mio partito con questa dichiarazione di indipendenza e cominciavo a navigare in mare aperto. Da quel giorno si sono improvvisamente materializzate una quantità enorme di opportunità di incontro, confronto e conoscenza. La nostra esperienza, quella del Comune di Cassinetta di Lugagnano, ha iniziato a girare in rete, poi sui giornali e infine in TV (da Report al TG1).

 

Negli ultimi 800 giorni della mia vita, ho avuto la fortuna di incontrare migliaia di persone e centinaia di realtà sparse in tutto il paese. Migliaia di esperienze, migliaia di zattere tutte alla ricerca di un’altra Italia e di un altro mondo possibili. Tutte accomunate dallo stesso spirito di amore nei confronti del nostro paese, dallo stesso senso di responsabilità nei confronti delle prossime generazioni, dalla stessa voglia di cambiamento. Tutte in viaggio verso la stessa meta, orientate dalla stessa bussola e guidate  sulla stessa rotta.

Ma tutte destinate a restare voci isolate e inascoltate da chi detiene il comando dei grandi transatlantici della politica.

 

Al termine di quasi tutti i convegni, dibattiti o riunioni, in cui si erano affrontati temi quali il consumo di territorio e cementificazione del paese, i rifiuti e la dannosità degli inceneritori, l’energia nucleare o l’acqua pubblica, la gran maggioranza dei partecipanti tornava a casa con un sentimento strano nel cuore: quello di sentirsi una minoranza rabbiosa. Quello di chi sa, lo sente, di aver ragione, ma essendo una minoranza pensa di non poter mai riuscire a cambiare le cose.

 

Oggi è giunto il momento, per  tutti coloro che amano profondamente l’Italia, di impegnarsi in prima persona per dare una risposta al degrado politico, morale e ambientale ed ai gravi problemi economici e sociali che segnano il nostro tempo.

 

Oggi è giunto il momento, per tutti coloro che non vogliono rassegnarsi a restare ai margini dello scenario e credono che ci sia bisogno di passare al più presto dalle sale di convegni alle stanze della politica (quella che decide), di uscire allo scoperto e sporcarsi le mani per togliere il fango politico che ricopre il nostro paese .

 

Oggi è giunto il momento in cui tutte le iniziative sparse si ritrovino, si riconoscano, escano definitivamente dai rispettivi recinti e si uniscano:

da chi si propone di costituire un nuovo soggetto politico Ecologista, Civico e Democratico a chi, e sono tanti, ha fatto un sogno come quello che Michele Dotti ha così magistralmente raccontato.

 

Oggi è giunto il momento per i cittadini che assistono passivamente e sconsolati sul divano, di alzarsi di scatto, spegnere la TV e cercare di  ridestare dal torpore mediatico anche i suoi vicini.

 

E’ ora di contarsi e cominciare a camminare. Per andare dove le decisioni concrete possono trasformare le bellissime idee germogliate sulle nostre zattere in tangibili realtà.

Per contaminare la vecchia politica, per far entrare nel pantano un fiume di acqua pulita che si fa strada spostando ai margini il fango.

 

E’ ora di unirsi. E’ ora di trasformare le migliaia di piccole minoranze rabbiose, in un progetto vero e realizzabile, che sappia e voglia davvero cambiare l’Italia.”

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Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano

 

Caro Pallante, il popolo del buon senso esiste, diamogli voce!

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L’articolo pubblicato ieri nel suo blog sul sito de “Il Fatto Quotidiano” da Maurizio Pallante è in realtà una lettera personale che lui mi ha scritto in data 16 agosto e alla quale io ho risposto il giorno successivo d’impulso, risentito e in qualche modo -credo legittimamente- offeso.

 

Il fatto che lui ora abbia scelto di renderla pubblica mi chiama in causa personalmente e mi impone una replica, che però voglio sia più costruttiva della mia risposta personale scritta a caldo a Pallante.

 

 

Caro Maurizio,

 

innanzi tutto vorrei ringraziarti per il credito che hai dato alla mia proposta per cercare di offrire agli italiani un’opportunità diversa nel campo della politica.

Già il fatto che si inizi a discuterne è per me un grande successo.

Le critiche che muovi alla nostra proposta sono certamente pertinenti e coerenti.

 

Credo che ci sia però un problema di linguaggio e che tu abbia interpretato quel che ho scritto troppo alla lettera. Quel che volevo dire, parlando di “Partito del buon senso e dell’onestà” è quel che sentono, che vorrebbero molti italiani: un po’ di etica e di efficienza in Parlamento.

 

La mia era una lettera che tentava di saggiare l’interesse, con un tono volutamente evocativo.

E se hai dedicato tempo ed energie a rispondermi è perché ovviamente anche tu hai a cuore il bisogno di voltare pagina in questo disastrato panorama politico che ha tolto rappresentanza alla gente lasciandola delusa e confusa, divisa.

 

Allora accolgo il tuo invito alla concretezza e a proposte circostanziate girando la richiesta in altro modo.

E’ piuttosto probabile che fra qualche mese andremo ad elezioni.

Pensi che ci sia il modo di unire quella parte del popolo italiano che ne ha le tasche piene di questo andazzo, della Casta, di Berlusconi e di tutto il resto?

Come si fa?

 

Io conosco un’Italia diversa, che incontro nel mio impegno di solidarietà per il Burkina Faso, nelle tante associazioni che si battono per la difesa del territorio, per un’economia etica, per l’efficienza energetica, per la dignità dei disabili, la formazione a una cultura del rispetto e dell’accoglienza.

 

E vedo un’Italia diversa da quella che raccontano i telegiornali, fatta di impegno, di dedizione, di professionalità nel cercare di creare nei fatti pezzi di un mondo migliore.

 

Questo è il popolo del buon senso e dell’onestà. Se non ti piace la definizione buttiamola via, troviamo parole migliori. Non ha importanza.

 

Ma siamo d’accordo sul fatto che questa Italia -della quale il Movimento della Decrescita Felice fa parte a pieno titolo- non ha oggi una rappresentanza politica, non riesce a rappresentare le proprie aspirazioni in Parlamento?

Continua a leggere l’articolo sul mio blog de “Il Fatto Quotidiano”…