La musica è la voce di Dio!

Un muto che canta??? Leggendolo molti avranno subito pensato all’ennesimo caso di truffa di un falso invalido…

 

E invece no. Si tratta della pura realtà!

 

La musica, secondo il Prof. Gottfried Schlaug, insegnante di neurologia a Harvard, puo’ servire come terapia per chi ha l’emisfero sinistro del cervello, sede della parola, danneggiato per un ictus o un altro fatto accidentale.

 

JosephKarlStieler_1820Index.jpgAl congresso annuale della American Association for Advancement of Science (AAAS) Schlaug ha mostrato un filmato in cui si poteva vedere un suo paziente, colpito da ictus, che non era in grado di pronunciare le parole della canzone Happy Birthday, ma poteva cantarle se qualcuno lo aiutava a seguirne il ritmo con la mano.

 

In altri filmati si vedevano persone che non riuscivano a parlare ma potevano cantare semplici frasi, come ”ho sete” o il proprio indirizzo.

 

Secondo il Prof. Schlaug, infatti, “cantare coinvolge aree cerebrali differenti da quelle utilizzate nel linguaggio; la musica è una esperienza multisensoriale che attiva simultaneamente numerose regioni del cervello e le mette in contatto tra loro. Se a causa dell’ictus, dunque, nel cervello risulta danneggiata l’area deputata alla formazione dei discorsi, i pazienti possono re-imparare a parlare allenandosi a cantare.”

 

Sono già noti e ampiamente dimostrati gli effetti positivi della musicoterapia non solo sulla psiche (autismo, psicosi, Alzheimer, etc…) ma anche per quanto riguarda la riabilitazione dalle disabilità motorie, fino ad arrivare agli innumerevoli casi di risveglio dal coma rilevati in diverse parti del pianeta.

 

Se poi pensiamo che Beethoven era completamente sordo mentre compose alcune delle sue indimenticabili melodie, la cosa appare ancora più incredibile e mi ricorda molto qualcosa:

 

“I ciechi vedono, i sordi odono, gli zoppi camminano, i morti risorgono,
la salvezza viene annunciata ai poveri…”

 

La musica è la voce di Dio!