Se ne facessi la metà… o anche solo un terzo!

Non scrivo da mesi, mi rendo conto di avere davvero trascurato questo blog e le tante persone che lo seguono…

La ragione è semplice, sono stato preso da mille progetti, uno più bello dell’altro, che non ho saputo proprio rifiutare e così non ho più trovato il tempo di raccontare ciò che sto vivendo con tanta intensità!


Da ottobre sono infatti ripartiti i laboratori nelle scuole, legati a diversi progetti: 

legalità-teatro-Cervia

– il progetto sulla Legalità a Cervia, che già l’anno scorso ci ha dato grande soddisfazione ed ora continua con nove classi delle scuole medie e l’idea di realizzare insieme ai ragazzi uno spettacolo per fine anno, con particolare attenzione sui temi del gioco d’azzardo e della contraffazione alimentare.

– il progetto “Chi è straniero?” a Ravenna, che coinvolge tante classi di diversi Istituti Superiori e che quest’anno si concluderà con una serie di eventi di piazza nei quali i ragazzi esporranno delle foto, “mettendoci la faccia” e facendo loro stessi da espositori, per sensibilizzare i passanti sul tema dei diritti, delle migrazioni, dell’accoglienza dei profughi che fuggono da guerre, terrorismo e altre tragedie umane;

questa te la potevi risparmiare

– il grande progetto sull’Energia a Cesena, promosso da Energie per la Città, che prosegue da 3 anni e coinvolge quest’anno 16 classi delle scuole medie, i genitori di un Istituto e la Biblioteca Malatestiana, sempre con l’intento di promuovere risparmio energetico e fonti rinnovabili;

– il progetto “Paesaggi Interculturali” a Cervia, che coinvolge quasi tutte le scuole del territorio, nel quale io porto da anni un contributo sul tema dell’intercultura, introduttivo rispetto agli incontri delle classi con i mediatori culturali;

– il progetto del Consiglio Comunale dei Bambini e delle Bambine di Cervia -una bellissima esperienza che conduco ormai da 7 anni- volto a promuovere il protagonismo dei bambini, che rappresentano lo sguardo dell’infanzia sul proprio territorio e sul mondo!

E altri laboratori ancora con singole scuole sui temi della pace, della mondanità, dell’educazione ai valori…

Ci sono poi gli incontri di formazione con gli insegnanti, i genitori, i mediatori culturali e gli educatori in varie città della Regione e anche in altre regioni.

Riprese-FlatmindDa alcuni mesi inoltre sto lavorando, insieme a FlatmindVideoProduction, alla realizzazione di altri due video-reportage per RaiEducazione, che racconteranno i progetti sull’Energia a Cesena e sull’Integrazione a Ravenna e che, insieme al reportage -già pronto- sulla Legalità realizzato l’anno scorso a Cervia, costituiranno una miniserie che andrà in onda fra aprile e maggio!
Il filo conduttore è quello del protagonismo giovanile, infatti ognuno di questi video affronta una tematica diversa ma sempre dal punto di vista dei ragazzi, appositamente coinvolti attraverso incontri partecipativi per la stesura della sceneggiatura e per le interviste.

Inoltre sto organizzando, contemporaneamente, due Festival:

banner-blog-ecofuturo-2015– il Festival EcoFuturo, che dopo il successo delle prime due edizioni, ritorna e si terrà quest’anno a Rimini dal 25 al 31 luglio, nella fantastica struttura di EcoArea che ci ha offerto generosamente la propria disponibilità: qui si terranno incontri, esposizione, spettacoli sui temi della sostenibilità e delle ecotecnologie declinate in ogni aspetto del vivere.

LOGO FCE– il Festival Comunità Educante, che avevamo iniziato a sognare con la nostra Cooperativa Kaleidos ormai quasi tre anni fa! Poi a novembre 2014, quando l’idea ci è parsa finalmente matura, l’abbiamo proposta alla nostra Amministrazione Comunale che l’ha subito apprezzata; a marzo 2015 con oltre un anno di anticipo l’abbiamo annunciato il Festival in conferenza stampa in modo da poter avviare -da settembre- un percorso di ideazione partecipativa che ha coinvolto tante realtà educative del nostro territorio e ci ha portato, nel corso dei mesi a costruire in maniera condivisa quello che oggi è divenuto uno dei più grandi festival d’Italia sull’educazione, con oltre 200 eventi fra laboratori, formazioni e eventi pubblici con tutti i linguaggi espressivi e su tutti i temi principali dell’educazione.
Il Festival si terrà a Faenza dal 4 al 10 aprile 2016! Segnate le date in agenda, non potete perderlo.

LOCANDINA_PICCOLA-SOGNO-E-SON-DESTOPoi ci sono gli spettacoli che porto nei teatri con i ragazzi, ma non solo, in tutta Italia.
Gli ultimi che ho fatto sono stati a Cesena, Milano, Cagliari, Catania e a Cecina.

I prossimi in agenda sono in Calabria, dal 16 al 18 marzo fra Rossano e Gioiosa Ionica; poi in Sicilia, dal 12 al 15 aprile a Sciacca, Palma di Montechiaro e forse anche Caltanissetta; quindi a Pavia il 20 aprile e in via di definizione le date di Milano, Firenze, Fano, Taranto, Napoli, Vicenza, Roma.

Nel 2012 scrissi un post simile a questo, intitolato “Se ne facessi la metà…”, che si concludeva così:

tedx-trento

“Mia moglie Jeannette (“Santa subito!”) dice che se ne facessi la metà sarebbe già troppa!
Forse non ha tutti i torti…
Solo che io amo la vita, le relazioni, la poesia, la giustizia, la cultura, l’impegno sociale.
Cosa posso farci se non riesco proprio a dire di no a quello in cui credo?”

gioco-TEDxOggi, riflettendo fra me e me, mi rendo conto che purtroppo (o per fortuna?) non sono affatto cambiato -se non per aver imparato a gestire con uno spirito quasi Zen tutte queste attività contemporaneamente- e mi viene da riprendere quelle parole, dicendomi che forse ne basterebbe anche solo un terzo!

 

Educare, amare e… saltare nelle pozzanghere

Sta uscendo con “Produzioni dal basso” il mio nuovo libro intitolato un po’ ironicamente “Educare, amare e saltare nelle pozzanghere”.

Si tratta di un manuale per una formazione attiva e ludica nel quale, sotto forma di schede, sono raccolti tanti strumenti che in questi anni, insieme ad alcuni colleghi di Kaleidos, abbiamo affinato nella formazione con gli adulti, specialmente con animatori, educatori, insegnanti e genitori.

libro,educare,amare,pozzanghere,kaleidos,cooperativa,formazione,educazione,manuale,insegnanti,genitori,educatori,strumenti,produzioni dal basso,michele dotti,fabio taroni,gilberto borghiI temi trattati sono la creatività, la comunicazione, la diversità e le  relazioni.

L’ho scritto insieme agli amici Fabio Taroni e Gilberto Borghi.

Abbiamo scelto di pubblicarlo con “Produzioni dal basso“, perché ci ha colpito il sistema di co-produzione che utilizza.

Sostenere il progetto è semplice: basta registrarsi sul sito, quindi andare sul nostro progetto e  cliccare “sostieni”, indicando il numero di copie desiderate e i propri dati.

Non ci sono vincoli e non occorre pagare nulla on-line (è un sito anche eticamente molto serio); per ora è semplicemente un sostegno al nostro libro/progetto.

Una volta raggiunte le 300 copie/quote il progetto si compierà e verrà stampato il libro. Abbiamo 57 giorni di tempo per arrivare a 300 copie e solo allora chi ha effettuato una prenotazione riceverà le proprie copie e potrà pagarle (in vari modi).

Il libro costa 9 euro e i diritti d’autore saranno devoluti in beneficienza.
Nel volume saranno ringraziati tutti i nostri amici sostenitori!

Avevate mai pensato di poter diventare dei produttori editoriali?

Educare, cioé “tirare fuori”… il meglio!

E’ un periodo intenso e affascinante questo, da un punto di vista del mio impegno nell’educazione e nella formazione a tutti i livelli.

Quest’anno ho incominciato dai Laboratori nelle scuole superiori, che mi impegnano quasi ogni mattina con un progetto sull’Ecologia solidale, che punta a promuovere la consapevolezza della stretta interconnessione fra le diverse prospettive della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale, dei diritti, della pace e della nostra qualità di vita.

Una riflessione che apro con la messa in discussione del PIL, come indicatore di benessere, attraverso il celebre discorso di Bob Kennedy agli studenti dell’Università del Kansas nel 1968, per poi proseguire – sempre attraverso metodologie attive e partecipative- con la presentazione dei diversi indicatori di sostenibilità, dallo zaino ecologico, all’impronta ecologica per mostrare quanto essi ci aprano a riflessioni su pace, diritti, cooperazione e soprattutto sulla felicità!

A breve inizierò anche i Laboratori didattici sulla mondialità nelle scuole elementari e medie inferiori.

In parallelo stanno partendo diversi progetti di formazione.

Questo lunedì 12 novembre sarò a Ravenna, presso la Casa delle Culture, per una giornata di formazione con le insegnanti sul tema della creatività.

Martedì 13 sarò a Cervia, presso il Centro Risorse, per un incontro all’interno del nostro Corso per genitori “E adesso… che facciamo?” promosso grazie al sostegno dell’Assessorato alle politiche giovanili del Comune.

Sabato 17 sarò a Padova, per un incontro formativo con i giovani dal titolo “La globalizzazione, ma io che c’entro? promosso dalla Pastorale giovanile diocesana e dal Centro missionario diocesano, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Rio de Janeiro nel prossimo luglio.

Mercoledì 21 a Ravenna per il primo di tre incontri di un percorso formativo con i mediatori culturali, dal titolo “Testimoni del mondo che verrà”, promosso dall’Associazione Terra Mia.

Martedì 27 sarò invece a Campo Darsego, vicino a Padova, per un incontro promosso dall’AGESCI sulla relazione educativa, all’interno del percorso “RESTYLE 2012” sugli stili di vita.

Mercoledì 28 ancora a Ravenna per il secondo incontro con i mediatori culturali (il terzo incontro sarà mercoledì 5, sempre presso la Casa delle Culture).

Giovedì 29 a Faenza per un incontro formativo rivolto ai genitori, dal titolo “Ho diritto di ricevere un abbraccio”. L’incontro è promosso dalla nostra Cooperativa sociale Kaleidos, all’interno di un ricco cartello di iniziative promosse dal Centro per le famiglie del nostro Comune in occasione della Giornata italiana per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Un secondo incontro, sempre presso la nostra sede, si terrà giovedì 6 dicembre sul tema “Ho diritto a riconoscere la qualità”.

Dedichiamo queste due serate alla figura di un grandissimo educatore da poco scomparso: Gianfranco Zavalloni. Nel ringraziarlo per quanto ci ha lasciato, di cui sapremo far tesoro e che cercheremo di portare avanti con passione ed entusiasmo, non posso nascondere la mia gioia per questo impegno che amo.

Ricordo sempre, infatti, che educare deriva dal latino “ex-ducere” che significa “tirare fuori”, ovviamente il meglio dalle persone. Per questo il mestiere dell’educatore è meraviglioso e assomiglia molto a quello dell’ostetrica, che non porta il bimbo in grembo, per cui non può dare la vita, ma può aiutare a farla nascere, così come l’educatore può aiutare a far nascere la consapevolezza e a scoprire i propri talenti, da mettere in gioco nella relazione con gli altri.

A quanti insistono nel ripetere “Prima il dovere e poi il piacere!” io voglio chiedere semplicemente: “E perchè mai non dovrebbero andare insieme?”

L’Italia merita ben altro

La rassegnazione di milioni di italiani ad uno stato di cose assurdo – che a molti osservatori internazionali appare assolutamente incomprensibile – è in larga parte il frutto dell’immagine distorta che il nostro paese ha di sé.

Un’immagine che i mass media asserviti al potere hanno prodotto e alimentato in questi ultimi decenni per legittimare la cosiddetta “Casta” facendoci credere che l’intero paese sia malato, corrotto, viziato, in cerca di facili privilegi, raccomandazioni, scorciatoie. In questo modo i nostri rappresentanti sono apparsi come “rappresentativi” del popolo, fedele espressione dei suoi valori, dei suoi sentimenti, della sua morale.

E così milioni di italiani onesti si sono sentiti un poco per volta sempre più soli, come gli ultimi esemplari di una specie in via di estinzione e, guarda caso, i panda non hanno mai fatto alcuna rivoluzione.

Associazione.jpgMa la realtà corrisponde davvero all’immagine diffusa a reti unificate?

A me, in tutta sincerità, non pare proprio.

Basti pensare ai 4 milioni e 400 mila volontari (600 mila in più rispetto al 1996) che ogni giorno si impegnano silenziosamente per il bene comune senza chiedere nulla in cambio.

(Altro che quei miserabili della “cricca” che ridevano la mattina del terremoto all’Aquila…)

O al fatto che gli italiani, nonostante la grave crisi economica, si riconfermano un popolo straordinariamente solidale, capace addirittura di aumentare le donazioni alle associazioni, prevalentemente per la ricerca scientifica (49%, +10) e per l’aiuto ai Paesi poveri (41%, +14).

Entrambi settori in cui il nostro amato Governo ha invece tagliato pesantemente.

In particolare per quanto riguarda gli aiuti ai Paesi poveri, che sono stati dimezzati, e per il fondo per lo sminamento delle mine anti-uomo addirittura cancellato.
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Tutto questo vi sembra rappresentativo del sentire e dell’agire popolare?

Oppure pensiamo al recente sondaggio che mostra una larghissima maggioranza (80%) favorevole alle cure sanitarie anche per gli immigrati irregolari.

Vi sembra che la Lega e le sue politiche rappresentino degnamente questo sentire comune?

 

 

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