Prossimi incontri in agenda

Nelle prossime settimane ho in programma diversi incontri pubblici:

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26-27 marzo – Agrigento: Week-end di formazione regionale per animatori missionari sul tema dei “Nuovi stili di vita”.

30 marzo – Meldola – incontro promosso dall’Agesci dal simpatico titolo: “La storia siamo noi! La geografia invece la lasciamo agli altri… Come rendersi utili e fare la propria parte nel mondo”.

2 aprile – Caiazzo, presso la Fattoria biologica SelvaNova per un incontro pubblico sulle esperienze dei Comuni Virtuosi.

8 aprile – Venezia: presentazione del libro “L’anticasta” insieme a Edoardo Salzano presso la Libreria Marco Polo, all’interno del ciclo di incontri “Decrescita e felicità: percorsi e idee per un’alternativa possibile“.

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9 aprile – Camigliano (Caserta): presentazione del libro “L’anticasta” insieme all’amico Vicenzo Cenname.

15 aprile – Cesena: ospite di Damiano Zoffoli, insieme a Marco Boschini per l’incontro “Le buone prassi: esperienze a confronto”, all’interno del ciclo “La buona politica: al centro la persona e la comunità“.

Saranno occasioni per incontrare tanti vecchi amici e conoscerne dei nuovi…

Ho ancora negli occhi…

Sono rientrato tre giorni fa dal Burkina Faso e -come sempre mi accade- mi ritrovo ancora abbastanza spaesato e mi chiedo cosa ci faccio qui.

Sarà per i 30 gradi di differenza, o forse per il brusco cambio di colori che dal rosso della terra e dall’azzurro dei cieli africani hanno lasciato posto ad un grigio che fonde all’orizzonte l’asfalto con la nebbia.

4129166280_b4613f148e.jpgQuello che è certo è che ho ancora negli occhi gli sguardi persi dei minatori vicino ad Essakane, in pieno Sahel, che cercano l’oro in buche scavate a mano fino a 50 metri di profondità, in un’angosciante roulette russa fra la ricchezza e la morte, dentro a gallerie che in ogni momento potrebbero aprirsi a vene del prezioso metallo come chiudersi seppellendo tutto e tutti.

Ho ancora negli occhi la gioia delle donne nel villaggio di Andega, che esplode danzando per il pozzo che abbiamo appena realizzato.

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Un pozzo che dà vita e alleggerisce il loro carico di lavoro quotidiano, liberando tempo prezioso per prendersi cura dei figli, avviare piccole attività di artigianato o anche solo per un po’ di raro quanto sacrosanto riposo.

Ho ancora negli occhi la disperazione, avvolta da un nugolo di mosche, e nelle narici l’odore nauseabondo che emanava la gamba in cancrena di un ragazzo di appena 28 anni che ha bussato alla nostra porta a Ouagadougou, per chiederci disperato il costo del trasporto per poter rientrare a morire al suo villaggio, accanto alla sua famiglia e ai suoi due figli ancora piccoli.

E ho nitida negli occhi la luce della speranza che si è riaccesa in lui quando gli abbiamo detto che avremmo fatto di tutto per curarlo e da subito abbiamo iniziato ad occuparcene concretamente!

4129173694_979ba6d471.jpgHo ancora negli occhi la soddisfazione e la determinazione degli orticoltori di Tangzougou in mezzo alla distesa immensa dei loro orti, dove ancora pochi anni fa non c’erano che erba secca e terra arida, mentre ora crescono frutti.

E mille altre immagini fortissime che si sono impresse nel mio animo come su una pellicola e che certamente non si cancelleranno in pochi giorni…

4129175458_2339b98789.jpgTutto questo mi riecheggia dentro e mi parla del diritto ad un lavoro degno e alla salute, di acqua come diritto universale, di solidarietà, cooperazione e politiche volte all’autosufficienza… della necessità di liberarsi da logiche di sfruttamento e dipendenza dall’estero in un cammino di giustizia internazionale e di fraternità universale.

E così mi ricordo perché mi appassiona tanto il mio impegno nei campi della formazione, dell’informazione e della politica intese come servizi alla comunità e partecipazione alla creazione di un futuro migliore per tutti.

Mi ci vorrà ancora qualche giorno, certo, ma ora mi sento un po’ meno spaesato di prima.

Il viaggio continua…

gmg2010.jpgMentre proseguono numerosi i laboratori didattici che porto nelle scuole e in parallelo il Corso per genitori “Ma tu come fai?”  entrambi promossi, con grande soddisfazione, insieme alla Cooperativa Kaleidos, non si interrompe il mio viaggio nell’Italia che si impegna per un domani migliore, sempre ospite dei settori più attivi della società civile, per portare un contributo di idee e una testimonianza delle alternative concrete possibili!

 

Questi sono gli incontri che ho in programma nelle prossime settimane:

 

Sabato 27 marzo giocherò in casa. Insieme ad alcuni dei compagni di viaggio che sono venuti in Burkina Faso a dicembre-gennaio presenteremo il progetto “Sambiiga – Altro fratello” al Teatro di S.M.Maddalena di Faenza, all’interno di un evento organizzato per la XXV Giornata Mondiale per la Gioventù.

 

Giovedì 8 aprileCastiglione del Lago, vicino a Perugia, sarò ospite del Circolo del PD, per un incontro nato da una riflessione (Non è un paese per giovani…) che avevo presentato proprio su questo blog. Il tema sarà quello del rapporto fra le generazioni, delle sfide e delle opportunità connesse a questo argomento.

 

anticasta_roma.jpgVenerdì 9 aprile sarò a Roma, per una giornata all’insegna delle buone pratiche amministrative.

 

Al mattino presso il Liceo delle Scienze Sociali “Carducci”, per presentare e commentare il video “Viaggio nell’Italia dei Comuni a 5 stelle”.

 

Di sera invece al Teatro India in una serata organizzata dal Circolo di Roma del Movimento della Decrescita Felice e dalla Rete Regionale Rifiuti del Lazio per presentare il libro L’anticasta insieme all’amico Marco Boschini e riflettere sulle buone prassi dei Comuni Virtuosi.

 

ponti_non_muri..jpgSabato 8 maggio a Padova interverrò sul tema dei Nuovi Stili di Vita all’interno del Festival della Cittadinanza.

Il Festival è nato nel 2009 come prosecuzione di CIVITAS il salone del terzo settore, che dopo oltre 15 anni esce dalla sede della Fiera di Padova ed invade il centro storico cittadino. Nella scorsa edizione ha riunito cittadini, professionisti, istituzioni, imprese profit e non profit, associazioni, con oltre 200.000 presenze e più di 70 appuntamenti tra convegni, seminari, spettacoli, laboratori…

 

Giovedì 13 maggio a Brescia parteciperò all’incontro “Ponti della speranza: un mondo diverso”, promosso dai Missionari Comboniani in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano e la Commissione scuola della Diocesi.

 

La cosa meravigliosa è scoprire ogni volta, lungo il cammino, quante persone stupende ci sono!

 

Non è un paese per giovani!

non-e-un-paese-per-giovani.jpgIncontro ogni settimana centinaia di ragazzi nelle scuole, anche Superiori. Lavorando con metodologie partecipative, respiro quotidianamente le loro preoccupazioni, le loro insicurezze, la loro paura del futuro.

 

Loro non hanno bisogno di complesse analisi sociologiche per capire cosa sta avvenendo; lo sentono in casa, dagli amici, dai fratelli…

Sentono che qualcosa non va, per loro. Non comprendono forse il perché, ma intuiscono che tira una brutta aria.

 

Ora, volendo giustificarsi si può dire quello che si vuole, ma io preferisco dire semplicemente, e in tutta sincerità, che hanno ragione!

 

L’Italia non è un paese per giovani.

 

Forse perché sono in netta minoranza, come sostiene in una lucida analisi Federico Fubini sul Corriere della Sera: 14 milioni di giovani, nella fascia di età fino a 34 anni, contro i 25,5 milioni della fascia fra i 35 e i 64 anni.

E la “maggioranza” sembra tutelarsi in modo davvero determinato!

I giovani infatti, pur essendo in minoranza da un punto di vista demografico, rappresentano quasi il 60% dei disoccupati e stanno pagando da tutti i punti di vista il maggiore prezzo di questa crisi, sia nei livelli di occupazione che nelle retribuzioni.

 

La cosa incredibile è che non solo fra i precari, ma anche fra quanti hanno un lavoro permanente sono i giovani ad essere licenziati per primi (10,5% per gli under-35, contro il 5,8% per gli over-35). E anche la forbice salariale si è allargata in questi anni. Al punto da farli risultare i più penalizzati fra tutti i loro coetanei dei paesi dell’OCSE. Altro che “bamboccioni”, come li definisce Brunetta…

 

Insomma, siamo davvero un paese “democratico”, in cui la maggioranza anziana fa valere la propria forza a scapito dei propri figli e nipoti. (Ma quanto ne è consapevole?)

 

Forse non è un caso, dunque, se i giovani italiani risultano da una Ricerca di Gallup i più pessimisti al mondo rispetto al proprio avvenire.

E non sono poi così immaturi e superficiali come spesso li si dipinge se attribuiscono proprio all’insicurezza circa il proprio futuro lavorativo la principale causa del proprio pessimismo.

 

La consapevolezza che l’impegno e il merito nel nostro Paese non siano tanto facilmente premiati produce nei nostri ragazzi un senso di impotenza e una disillusione terribile, contro cui io lotto ogni giorno a livello educativo, invitandoli a reagire, a tirare fuori il meglio di sè, rifiutando con sdegno l’immagine che è stata loro affibbiata e mostrando nei fatti che valgono molto più di quanto gli adulti spesso pensino!!!

 

Ed è meraviglioso vederli risvegliarsi, riprendere fiducia in sé, sentirli esprimere i propri desideri e sogni più profondi…

Si pone comunque un problema di solidarietà fra le generazioni, che prima o poi (meglio prima!) andrà affrontato se non vogliamo che la sfiducia collettiva finisca per alimentare una paralisi nella nostra società.

 

E certo non aiutano le idee geniali del nostro magnifico Governo, fra cui degna di nota l’ultima, di ridurre a 15 anni l’età di avviamento al lavoro, in controtendenza rispetto a tutti gli impegni e gli appelli internazionali ad allungare la formazione per consentire ai giovani migliori possibilità di ingresso nel mondo del lavoro.

 

L’emendamento, fortemente voluto dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi e già approvato dalla Commissione Lavoro, prevede che un quindicenne, anziché stare sui banchi di scuola, possa andare a fare il garzone in una bottega o in un’officina con un contratto di apprendistato.

 

E’ facile prevedere che la tentazione di un guadagno facile, per quanto precario e sottopagato, finirà per contaminare non pochi adolescenti, in un Paese nel quale l’abbandono scolastico sfiora già il 22% contro una media europea di circa il 15%!

 

Questa appare quasi una scelta deliberata di produrre altri giovani precari, destinati ad una perenne guerra fra poveri, stanchi ed arrabbiati…

 

Ropeto spesso ai giovani: “Quando vi dicono che voi siete il futuro, non dovreste sentirvi onorati, dovreste incazzarvi! E’ solo un modo per dire che intanto, nel presente, decidono altri. Invece anche il presente vi appartiene e avete tutto il diritto di esprimere la vostra opinione.”

 

Io sono sicuro che le cose cambieranno. Non possono continuare così!

Ma almeno per ora, questo non è un paese per giovani.

 

 

>> Cosa è davvero in crisi?

>> Adotta un nonno… e insegnagli a navigare!

>> Il tempo della storia

Prossimi incontri e presentazioni in agenda

Questa domenica alle 16,30 presenterò il libro L’Anticasta all’interno del ricco calendario di eventi del Decrescifest, presso Villa Silvia a Lizzano di Cesena.

L’evento è organizzato dal Movimento Impatto Zero di Cesena in collaborazione con ViaTerrea.

 

foto_incontro.jpegVenerdì 25 settembre alle 18,30 in apertura del Lentofestival a Empoli, altra presentazione del libro con aperitivo biologico e conviviale, presso il Circolo Arci Brusciana, Brusciana, Empoli (Fi).

 

Il giorno dopo, al mattino, condurrò -sempre all’interno della programmazione del Lentofestival- un Laboratorio formativo sulla creatività sociale.

 

Venerdì 9 ottobre alle 11 insieme a Marco Boschini presenteremo L’anticasta nella prestigiosa cornice del Pisa Book Festival presso il Palazzo dei Congressi di Pisa. Il nostro libro è in concorso per la sezione GREEN del Festival.

 

Venerdì 16 ottobre ore 21 la presentazione de L’Anticasta sarà l’incontro di apertura al Festival Canto della parola a Fusignano, presso il Centro culturale “Il granaio”.

 

Venerdì 30 ottobre alle 20,30 sarò a Tredozio, per un incontro presso la Biblioteca Comunale, all’interno del ciclo “Incontri con l’autore”.

 

Venerdì 6 novembre a Ravenna, sempre a presentare L’Anticasta in un incontro organizzato dal Villaggio Globale presso il MAMA’S CLUB – Performing Arts Cafè, il circolo ARCI di Via San Mama 75.

 

Giovedì 12 e venerdì 13 novembre sarò a Reggio Calabria per due incontri, di cui uno presso l’Università, organizzati dall’Associazione AZIMUT Alta Formazione.

 

Sabato 14 novembre ore 18,30 ritornerò a Faenza per un intervento alla Fiera “Semi di futuro”, al Palazzo delle esposizioni.

 

Il viaggio continua e nell’impegno per un domani migliore ho la sensazione di essere sempre più in buona compagnia…

L’avventura continua: incontri in agenda nelle prossime settimane

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Dopo una breve pausa estiva riprendo la valigia in mano e volentieri riparto per alcuni incontri pubblici e di formazione in giro per lo stivale.

 

incontro_san_martino.jpgIl 21 agosto sarò a Vicenza per presentare il libro L’anticasta presso l’Equobar , sulla strada marosticana, in un incontro organizzato da Mani Tese, all’interno del Campo per le famiglie, con il patrocinio del Comune.

 

Il 22-23 sarò a Biacesa di Ledro, vicino a Riva del Garda, per due incontri sulla creatività in educazione, all’interno di un campo per adulti e famiglie, promosso dall’AC di Mantova.

 

Il 24 a Imola incontrerò un centinaio di ragazzi provenienti da tutt’Italia per un campo estivo organizzato dai frati Capuccini. Si rifletterà insieme sul valore del lavoro comunitario.

 

Il 29 sarò a Bologna, insieme a Marco Boschini e al prof. Andrea Segrè, per presentare L’anticasta alla Festa Nazionale dell’Unità e il 1 settembre sarò ancora ad una Festa dell’Unità, questa volta a Piombino, per un incontro sulle scelte possibili per una politica virtuosa.

 

E da settembre riparto con i laboratori didattici nelle scuole, con la formazione per insegnanti, educatori, volontari e mediatori culturali, con il consiglio comunale dei bambini a Cervia…

 

Che straordinaria avventura l’educazione!!!

la partecipazione, fin dalle radici…

405724054.jpgSono ripresi questo mercoledì, presso il Centro Risorse di Cervia, i lavori del Consiglio comunale delle bambine e dei bambini.

E’ un’esperienza bellissima di partecipazione che io sto seguendo dallo scorso anno come facilitatore; una vera palestra di democrazia per questa trentina di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio cervese, eletti in rappresentanza dei loro compagni di scuola dai quali raccolgono idee, proposte e anche critiche costruttive, di cui cercano di farsi interpreti nel consiglio.

 

Non si tratta di una esperienza di facciata, ma di un luogo di elaborazione le cui proposte vengono davvero ascoltate e tenute in considerazione dal Consiglio comunale “dei grandi” e possono portare anche a  delle realizzazioni  concrete come è stato, a titolo di esempio, per il nuovo parco di Montaletto.

L’idea del parco e l’individuazione dell’area era nata dai bambini ed è stata loro anche l’elaborazione dell’utilizzo degli spazi, ovviamente con una piccola consulenza da parte di tecnici adulti che ragionavano insieme a loro, ad esempio, su come realizzare una “casa sull’albero”… a norma di legge.

Proprio “la casa sull’albero”, che era il punto centrale dell’idea dei bambini, è diventato il nome del parco!

 

 

Il consiglio dei bambini discute di problemi dal livello locale (come rendere più allegre le scuole, ridurre il traffico, migliorare gli spazi verdi…) fino a quello globale (la pace, l’ambiente, i diritti dei bambini nel mondo…) e individua democraticamente le priorità da affrontare su cui concentrare il tempo disponibile.

Produce anche un giornalino che è la voce dei bambini delle scuole cervesi e promuove iniziative sul territorio, in particolare in occasione della giornata mondiale dei diritti dei bambini, il 20 novembre.

 

Durante la prima riunione di quest’anno il sindaco di Cervia ci ha regalato una visita a sorpresa ed un bellissimo saluto ai bambini con l’augurio di un buon lavoro per questo anno che inizia.

 

Ripenso alle difficoltà che avevano avuto alcuni giorni fa gli studenti universitari che ho incontrato a Bologna a definire cosa mai fosse il “protagonismo giovanile” ( si sono sentite ipotesi da fantascienza!) e mi dico che questi bambini del consiglio di Cervia forse non avranno questa difficoltà da grandi.