Le multe al contrario…

dal blog di Marco Boschini

 

A Corchiano (VT) ne inventano una al giorno, o quasi… In occasione della seconda edizione della “Settimana nazionale di Porta la sporta!”, per sensibilizzare l’opinione pubblica e accompagnare il divieto di utilizzo delle borse di plastica monouso, il Comune ha pensato bene di lanciare una sfida a tutta la comunità, coinvolgendo in primis gli alunni delle scuole del paese.

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La competizione vedrà come protagonisti i bambini e i ragazzi, ma anche gli adulti nei loro ruoli quotidiani. Ebbene, “Porta la sporta, ultima sfida” avrà una durata di cinque settimane, dal 2 di marzo al 6 aprile.

In questo periodo, gli alunni, con l’ausilio dei loro genitori e dei loro nonni, dovranno accumulare più ecoeuro possibili da inserire negli appositi box collocati nelle aule scolastiche e nella biblioteca comunale.

Gli ecoeuro si otterranno soprattutto andando a fare la spesa con la sporta presso i negozi aderenti al circuito.

Ma che cos’è l’ecoeuro? Una cartamoneta coniata del Consiglio comunale dei ragazzi, pensata in origine per consentire lo scambio tra comportamenti virtuosi delle famiglie e prodotti ecologici e del commercio equo e solidale.

Che cosa prevede il regolamento? Le classi partecipanti dovranno nominare un responsabile, che si rapporterà con il Comune e si farà garante del progetto. Sul piano pratico, si ottiene un ecoeuro ogni cinque euro di spesa.

Sarà possibile accumulare ecoeuro anche con la pratica quotidiana di comportamenti virtuosi. Tra questi, leggere libri presi in prestito dalla biblioteca comunale, richiedere presso la Bottega delle buone pratiche locali le compostiere domestiche per la gestione della frazione umida dei rifiuti oppure le chiavette ricaricabili per le fontanelle dell’acqua, raccogliere l’olio della frittura nell’apposito contenitore per poi avviarlo alla trasformazione in biocarburante. E ancora, consegnare le pile ormai esauste ai volontari della Bottega delle buone pratiche…

Tornando ai protagonisti, si dimentica qualcuno? I vigili urbani. Sì, proprio loro, che in questo progetto andranno a svolgere un ruolo importante e molto delicato. Accompagneranno infatti i ragazzi nel loro percorso con attenzione e solerzia, consigliando e, perché no, elevando verbali.

w3_5%231-1.JPGProprio così! Al bambino che sarà colto in flagranza di… buona pratica, ovvero sorpreso a praticare comportamenti virtuosi, come ad esempio raccogliere una bottiglia di plastica o della carta da terra, verrà elevato un verbale di virtuosità, dove saranno riportati il nome, la descrizione della buona pratica “commessa” e le firme dell’agente e del bambino buon praticante.

Alla fine della gara usciranno vincitrici le classi, una per l’infanzia, una per le elementari e una per le medie, che, attraverso la loro attività di sensibilizzazione, otterranno il maggior numero di adesioni, ricevendo dal Comune un premio di 2mila euro che andrà per l’acquisto di materiale didattico.

Vigili che danno multe al contrario, scarti alimentari che si trasformano in biocarburante, adolescenti che coniano ecomonete, amministratori che governano con buonsenso. Questa è Corchiano (VT), il comune più virtuoso d’Italia!

 

» E’ proprio un gran bel film! .» “Corchiano non è sulla luna… ma è fra le stelle!!!
» L’altra Italia esiste
.» A Rai Uno Mattina, fra i virtuosi di Bisignano…

Acqua e nucleare: il Governo ora ha paura

Dopo il recente successo del referendum per l’acqua pubblica a Berlino, il nostro Governo inizia a temere la straordinaria mobilitazione che potrebbe realizzarsi anche nel nostro paese per i referendum su acqua e nucleare, e corre ai ripari… come può.

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“Il ministro Maroni ha dichiarato oggi che al prossimo consiglio dei ministri proporrà il 12 giugno come giorno per lo svolgimento dei referendum.

Come è noto, si tratta dell’ultima data consentita dalla legge (che prevede che i referendum si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno), altrimenti avremmo potuto anche rischiare di dover andare a votare a ferragosto.

E’ chiaro infatti che la scelta non è casuale: il 12 giugno le scuole saranno già chiuse e l’inizio della stagione estiva rappresenterà per chi può permetterselo un incentivo ad andarsene fuori città.  Questo almeno nei desiderata del ministro e del governo di cui fa parte, che evidentemente teme che questa volta i referendum possano raggiungere il quorum  e i sì vincere.

I timori del governo sono fondati – anche se non giustificano la decisione presa –  come dimostra il 1.400.000 firme raccolte per i quesiti sulla ripubblicizzazione dell’acqua, un risultato mai ottenuto prima.

Per questo Maroni  ha scelto la strada del boicottaggio, consapevole che la normale dialettica politica fra sostenitori del sì e del no lo vedrebbe perdente.

Meglio allora usare altri mezzi, pur di rendere difficoltosa  la libera espressione della volontà dei cittadini.

Al ministro va inoltre ricordato che fu proprio su sua proposta che nel 2009 le elezioni amministrative furono accorpate alle europee. Allora era preoccupato che non si sperperassero inutilmente soldi pubblici (calcolò un risparmio di 400 milioni di euro) con più tornate elettorali.

Oggi, malgrado si sia nel pieno della crisi economica, quella preoccupazione non c’è più.”


Continua a leggere sul sito della Campagna “Acqua bene comune”…_

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» “H2O Corporation” » “Che prezzo dare alla vita? Più o meno, pagandola bene, 6 bottiglie di acqua minerale…” » Per la pace nel mondo, difendiamo l’acqua pubblica! » Si scrive acqua, ma si legge democrazia! » “Sei la massima ricchezza che esista al mondo…”

Ho ancora negli occhi…

Sono rientrato tre giorni fa dal Burkina Faso e -come sempre mi accade- mi ritrovo ancora abbastanza spaesato e mi chiedo cosa ci faccio qui.

Sarà per i 30 gradi di differenza, o forse per il brusco cambio di colori che dal rosso della terra e dall’azzurro dei cieli africani hanno lasciato posto ad un grigio che fonde all’orizzonte l’asfalto con la nebbia.

4129166280_b4613f148e.jpgQuello che è certo è che ho ancora negli occhi gli sguardi persi dei minatori vicino ad Essakane, in pieno Sahel, che cercano l’oro in buche scavate a mano fino a 50 metri di profondità, in un’angosciante roulette russa fra la ricchezza e la morte, dentro a gallerie che in ogni momento potrebbero aprirsi a vene del prezioso metallo come chiudersi seppellendo tutto e tutti.

Ho ancora negli occhi la gioia delle donne nel villaggio di Andega, che esplode danzando per il pozzo che abbiamo appena realizzato.

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Un pozzo che dà vita e alleggerisce il loro carico di lavoro quotidiano, liberando tempo prezioso per prendersi cura dei figli, avviare piccole attività di artigianato o anche solo per un po’ di raro quanto sacrosanto riposo.

Ho ancora negli occhi la disperazione, avvolta da un nugolo di mosche, e nelle narici l’odore nauseabondo che emanava la gamba in cancrena di un ragazzo di appena 28 anni che ha bussato alla nostra porta a Ouagadougou, per chiederci disperato il costo del trasporto per poter rientrare a morire al suo villaggio, accanto alla sua famiglia e ai suoi due figli ancora piccoli.

E ho nitida negli occhi la luce della speranza che si è riaccesa in lui quando gli abbiamo detto che avremmo fatto di tutto per curarlo e da subito abbiamo iniziato ad occuparcene concretamente!

4129173694_979ba6d471.jpgHo ancora negli occhi la soddisfazione e la determinazione degli orticoltori di Tangzougou in mezzo alla distesa immensa dei loro orti, dove ancora pochi anni fa non c’erano che erba secca e terra arida, mentre ora crescono frutti.

E mille altre immagini fortissime che si sono impresse nel mio animo come su una pellicola e che certamente non si cancelleranno in pochi giorni…

4129175458_2339b98789.jpgTutto questo mi riecheggia dentro e mi parla del diritto ad un lavoro degno e alla salute, di acqua come diritto universale, di solidarietà, cooperazione e politiche volte all’autosufficienza… della necessità di liberarsi da logiche di sfruttamento e dipendenza dall’estero in un cammino di giustizia internazionale e di fraternità universale.

E così mi ricordo perché mi appassiona tanto il mio impegno nei campi della formazione, dell’informazione e della politica intese come servizi alla comunità e partecipazione alla creazione di un futuro migliore per tutti.

Mi ci vorrà ancora qualche giorno, certo, ma ora mi sento un po’ meno spaesato di prima.

H2O Corporation

Grazie all’amicizia e alla stima che mi lega a Jader Giraldi, sono onorato di presentare oggi questo cortometraggio che vuole essere anche un contro spot per riflettere sull’origine e sul valore dell’acqua.

 

Dalla visione del corto sorge spontanea una domanda, da cui dipenderà il nostro futuro: l’acqua è una risorsa naturale e diritto fondamentale dell’uomo o una risorsa economica, diritto fondamentale della speculazione?

 

Buona visione a tutti.

 

 

E’ una produzione Zeranta Edutainment, Ethnosfilm e Flatmind Videoproduction con la regia di Jader Giraldi.

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» “Che prezzo dare alla vita? Più o meno, pagandola bene, 6 bottiglie di acqua minerale…” » Per la pace nel mondo, difendiamo l’acqua pubblica!

» Si scrive acqua, ma si legge democrazia! » “Sei la massima ricchezza che esista al mondo…”

Per la pace nel mondo, difendiamo l’acqua pubblica!

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Oltre 420.000 firme raccolte in soli 20 giorni!!!

 

E’ questo il risultato assolutamente straordinario raggiunto ad oggi dai promotori dei tre referendum per l’acqua pubblica… e mancano ancora i dati relativi a Valle D’Aosta, Bolzano, parte dell’Umbria e delle Marche.
Siamo quasi a due terzi delle 700.000 firme che il Comitato promotore dei referendum si era posto come obiettivo iniziale e che ormai è ragionevole immaginare verrà ampiamente superato.


E domani, alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi, ricordandosi delle tante guerre per l’acqua che si combattono nel mondo, saranno molti ancora quelli che firmeranno!

 

Se ancora non avete firmato potete trovare qui il banchetto più vicino a casa vostra. Unitevi subito a questo straordinario risveglio delle coscienze!