25 aprile: in piedi costruttori di Pace!

Che giornata straordinaria!!! Questa era l’Arena di Verona oggi.

25 aprile, Verona - Arena di Pace e Disarmo

25 aprile 2014, Verona – Arena di Pace e Disarmo

In compagnia di Padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti, Mao Valpiana, Maurizio Landini, Gad Lerner, Maurizio Simoncelli, Renato Accorinti e poi ancora don Albino Bizzotto, il grandissimo Mons. Bettazzi e tanta musica, teatro e un’energia incredibile nei 13mila che hanno riempito l’Arena!

E con noi sono stati anche -nel ricordo- Alexander Langer, don Andrea Gallo, Aldo Capitini, don Tonino Bello e tanti altri pacifisti che hanno contribuito al pensiero e alla pratica nonviolenta.

Da qui, inoltre, è stato annunciato il lancio di una Campagna da parte del Movimento Nonviolento per promuovere una proposta di una legge quadro sulla pace, che supporti la nascita di un “Dipartimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta.”

Questa è oggi la vera “Resistenza”!

 

25 aprile, la memoria per il “diritto al futuro”

Ogni volta, in occasione delle più importanti ricorrenze, tutti sono concordi nel sottolineare l’importanza della memoria storica e lamentarsi del fatto che i nostri giovani l’abbiano molto corta (chissà poi perchè?).

25_aprile1.jpg?w=470&h=435
Ma io dico, se è vero come emerge da alcune recenti ricerche che i giovani italiani risultano -e non completamente a torto- fra i più pessimisti al mondo rispetto al proprio avvenire, come possiamo pensare che si appassionino di un passato che non hanno vissuto e che ha prodotto, ai loro occhi, un presente vuoto e senza futuro?

Incontrando ogni anno migliaia di ragazzi nelle scuole per i miei laboratori didattici e lavorando sempre con metodologie partecipative, respiro quotidianamente le loro preoccupazioni, le loro insicurezze, la loro paura del futuro.

I nostri ragazzi sono preda di un senso di impotenza e disillusione terribile, contro cui io lotto ogni giorno a livello educativo, invitandoli a reagire e a tirare fuori il meglio di sè, rifiutando con sdegno l’immagine che è stata loro affibbiata e mostrando -nei fatti- che valgono molto più di quanto spesso si pensi!!!

E’ meraviglioso vederli risvegliarsi, riprendere fiducia in se stessi, sentirli esprimere i propri desideri e sogni più profondi…

Ripeto spesso ai giovani: “Quando vi dicono che voi siete il futuro, non dovreste sentirvi onorati, dovreste incazzarvi! E’ solo un modo per dire che intanto, nel presente, decidono gli adulti. Invece anche il presente vi appartiene e avete tutto il diritto di esprimere le vostre opinioni e partecipare attivamente alla costruzione del vostro futuro.”

E’ a questo punto, e solo a questo punto io credo, che possiamo rievocare la memoria storica della resistenza, collegandola efficacemente al vissuto personale dei nostri ragazzi, alle loro quotidiane sfide e difficoltà (che spesso rimangono invisibili agli occhi adulti), e facendo comprendere loro, con le parole di Pietro Calamandrei, che: “Dietro ogni articolo della Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta.”

Occorre cioè mostrare ai giovani che i nostri nonni, quando erano loro coetanei, seppero dinanzi all’orrore della visione nazi-fascista lottare per difendere non solo il proprio presente, ma anche e forse soprattutto il proprio “diritto al futuro”! In questa prospettiva io penso che il 25 aprile e la resistenza possano riavvicinarsi molto ai cuori e alle menti dei nostri ragazzi.

Continua a leggere nel mio blog su “Fatto Quotidiano”…