Siamo così abituati ad assistere all’eterna contesa fra avversari politici, che rischiamo di ricadere in quella vecchia logica, perdendo così di vista il vero cuore della sfida che io ho immaginato nel mio “sogno”; un sogno che proprio in queste settimane sta iniziando a concretizzarsi nel nostro paese.
Noi non abbiamo avversari intorno a noi e men che meno nemici.
I nostri unici avversari sono interni a noi stessi e coincidono con le principali sfide che dobbiamo affrontare (e vincere) per realizzare il nostro “sogno”: orgoglio, personalismi, rigidità, chiusura al dialogo.
Se sapremo, ciascuno di noi, mettere da parte ogni orgoglio, offrendoci al servizio degli altri con pazienza, umiltà e tanta passione civile, coinvolgendo sempre tutti in un processo trasparente, con la fiducia assoluta che nel dialogo si può costruire il futuro migliore che stiamo sognando insieme, se sapremo fare questo, allora la nostra proposta sarà inarrestabile e travolgerà le vecchie logiche spazzandole via come una valanga.
Continua a leggere sul mio blog de “Il Fatto Quotidiano”…
Lettura interessante si può ritenere (a prescindere da favorevoli o contrari). Argomenti eretici in pratica: si parla di contenuti e non di candidati, poltrone, accordi e altro fritto misto del genere.
“L’umanità sa cosa deve fare” dice paul Hawken.
Forse all’Italia non basteranno sei mesi…ma il tempo per smetterla di lamentarsi sta arrivando.
Io non so quando, ma sta arrivando stavolta. Nel 2008 e nel 2010 ci sono stati degli esperimenti pilota, ma ancora non era maturata una massa critica che avesse coscienza dello sfacelo di un intero Paese.
Alcuni non capiranno cosa sta succedendo, forse perchè non hanno ancora rottamato il televisore.
Alcuni invece, magari per lo stesso motivo, si. Capiranno.
Spero che saranno molti a smettere di lamentarsi-e-basta.
Basta lamentarsi.
L’unica incognita dal mio punto di vista, è il comportamento dei media e dei loro editori.
Mi auguro che quei pochi giornalisti che rimangono in questo Paese vadano
-finalmente- oltre agli improbabili leader, e allo sviluppismo bipartisan che si sta mangiando questo Paese pezzo dopo pezzo.
Michele Dotti sarà un po’ matto, ma ha ragione da vendere.
Pensare che i problemi dell’Italia possano essere risolti da chi li ha creati o nascosti, è come credere allo “sviluppo sostenibile”: un ossimoro per continuare a vendere un modello di REGRESSO rimasto (ad essere concilianti) al 1980:
http://www.youtube.com/watch?v=N6GbszSMt7Q
e ancora, senza satira:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/18/piccoli-uomini-grandi-opere/51160/
Con preghiera di diffusione, da parte di quei pochi o molti che avranno capito.
Belle parole! Lavoriamo per un’alternativa per questo paese!
Sergio Mazzanti
coordinatore Per il bene comune Lazio
Grazie mille per il sostegno Sergio, andiamo avanti insieme e vinceremo!!! Puoi starne tranquillo.
Sentiamoci per coordinarci nell’azione dei prossimi mesi…
Un abbraccio,
Michele
mikuel@fastwebnet.it