Quale futuro per i nostri trasporti?

trasporti.jpgI trasporti come noi ora li conosciamo hanno i giorni contati.

Sono fondati infatti, essenzialmente, sull’utilizzo di combustibili fossili sia per la trazione su terra, che in mare e in cielo.

Una profonda revisione si impone, dunque, non solo per conservare l’attuale livello, ma soprattutto in vista di una progressiva estensione di possibilità ad un numero sempre crescente di persone, soprattutto in Asia, ma anche in Africa ed in America Latina.

Occorre chiedersi certamente come soddisfare questi bisogni in un modo sostenibile per l’ambiente, per le generazioni future e che non crei le condizioni per tensioni e conflitti futuri.
Vanno in questa direzione molte interessanti scelte di mobilità sostenibile, così come tutte le ricerche tecnologiche per le auto elettriche, ad idrogeno, ad aria compressa e per i loro equivalenti in cielo e per mare.

 

E occorre certamente sottolineare con soddisfazione il boom nell’utilizzo della bicicletta: nel nostro paese la quota di chi fa un uso frequente della bici risulta praticamente raddoppiata dal 2002 al 2007 e quasi quadruplicata se consideriamo il periodo 2004-2007.

Negli ultimi anni inoltre si sta sviluppando una riflessione sempre più attenta e consapevole sulla necessità di ridurre le distanze, consumare locale, andare speditamente verso i “km zero”, riducendo gli assurdi sprechi insiti in un sistema di controllo degli scambi commerciali centralizzato, che produce traffico, inquinamento e incidenti, senza alcun beneficio per la nostra qualità di vita.

Fortunatamente crescono ad un ritmo incredibile anche nel nostro paese le esperienze che vanno in questa direzione, dai gruppi di acquisto solidale, all’autoproduzione di molti beni, fino ai supermercati che evidenziano i “prodotti a km zero”.

Scelte responsabili –semplici ed efficaci– orientate al benessere e alla felicità, più che alla crescita della ricchezza o alla produzione di oggetti… e al loro trasporto.

Quale futuro per i nostri trasporti?ultima modifica: 2008-12-08T22:52:00+01:00da micheledotti
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