Maroni, se ci sei batti un colpo…

Greenpeace Italia lancia una interessante iniziativa, di assoluto buonsenso!

126649807.jpg

Propone infatti di scrivere al Ministro dell’Interno Maroni per chiedergli di accorpare l’appuntamento referendario sul nucleare con le elezioni amministrative che si terranno in molte città a maggio.

Questo per due semplici motivi:

facilitare la partecipazione democratica al referendum;

destinare agli aiuti per il Giappone i 400 milioni di euro che si risparmierebbero.

L’iniziativa ha quasi raggiunto 80.000 firme. Se anche tu condividi questa proposta vai sul sito di Greenpeace e firma la petizione on-line.

Acqua e nucleare: il Governo ora ha paura

Dopo il recente successo del referendum per l’acqua pubblica a Berlino, il nostro Governo inizia a temere la straordinaria mobilitazione che potrebbe realizzarsi anche nel nostro paese per i referendum su acqua e nucleare, e corre ai ripari… come può.

acq_01_672-458_resize.jpg

 

“Il ministro Maroni ha dichiarato oggi che al prossimo consiglio dei ministri proporrà il 12 giugno come giorno per lo svolgimento dei referendum.

Come è noto, si tratta dell’ultima data consentita dalla legge (che prevede che i referendum si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno), altrimenti avremmo potuto anche rischiare di dover andare a votare a ferragosto.

E’ chiaro infatti che la scelta non è casuale: il 12 giugno le scuole saranno già chiuse e l’inizio della stagione estiva rappresenterà per chi può permetterselo un incentivo ad andarsene fuori città.  Questo almeno nei desiderata del ministro e del governo di cui fa parte, che evidentemente teme che questa volta i referendum possano raggiungere il quorum  e i sì vincere.

I timori del governo sono fondati – anche se non giustificano la decisione presa –  come dimostra il 1.400.000 firme raccolte per i quesiti sulla ripubblicizzazione dell’acqua, un risultato mai ottenuto prima.

Per questo Maroni  ha scelto la strada del boicottaggio, consapevole che la normale dialettica politica fra sostenitori del sì e del no lo vedrebbe perdente.

Meglio allora usare altri mezzi, pur di rendere difficoltosa  la libera espressione della volontà dei cittadini.

Al ministro va inoltre ricordato che fu proprio su sua proposta che nel 2009 le elezioni amministrative furono accorpate alle europee. Allora era preoccupato che non si sperperassero inutilmente soldi pubblici (calcolò un risparmio di 400 milioni di euro) con più tornate elettorali.

Oggi, malgrado si sia nel pieno della crisi economica, quella preoccupazione non c’è più.”


Continua a leggere sul sito della Campagna “Acqua bene comune”…_

_

» “H2O Corporation” » “Che prezzo dare alla vita? Più o meno, pagandola bene, 6 bottiglie di acqua minerale…” » Per la pace nel mondo, difendiamo l’acqua pubblica! » Si scrive acqua, ma si legge democrazia! » “Sei la massima ricchezza che esista al mondo…”

Bravo ministro!

maroni.jpgCosì si fa! Altro che storie.

Il governo deve informare e agire.

E farlo con decisione viste le emergenze di questo difficile momento.

Specialmente poi se si tratta di una tragedia indescrivibile come il traffico d’organi dei minori…

 

 

Salvo scoprire -dopo pochi giorni  appena- che si tratta di informazioni totalmente infondate, come mostra questo interessante articolo di Tommaso Vaccaro, che raccoglie i pareri dei massimi esperti su questo tema e delle associazioni che se ne occupano da anni, che parlano senza mezzi termini di una vera e propria “bufala”.


Che dire. Non ci sono parole. Il clima di panico e di tensione evidentemente non è ancora sufficiente agli occhi del nostro ministro leghista che continua a gettare benzina sul fuoco, per legittimare le proprie scelte rispetto all’emergenza immigrazione a Lampedusa.

E per farlo è disposto a tirare in ballo persino un tema scabroso come quello del traffico di organi.

 

Ma quanto occorrerà ancora perché ci si renda conto dei rischi di questa assurda strategia?