Come vedi il futuro?

Coraggio, esprimetevi… sputate fuori tutto il veleno!!!
Ma vi prego, concedetevi anche la possibilità di cambiare idea.
Perché non è proprio tutto come sembra.

Expo della dignità, contro la fame e ogni sfruttamento

“Ci sono dentro un sacco di idee. Riflessioni. Progetti concreti e prospettive alt(r)e.
Si parla di dignità e beni comuni. Sostenibilità e cibo. Energia e cultura. Legalità.
Temi che non sono proprio di moda, in questo Paese strampalato…”

E’ con queste parole che l’amico Marco Boschini presenta questo nuovo libro, al quale ho contribuito con un mio scritto sul rapporto con il tempo.

copertina-expo“Expo della dignità” è un manuale d’azione per cambiare il pianeta, scritto proiettandosi oltre Expo e realizzato grazie ad un progetto di Crowd Funding.

Nel libro sono raccolti una serie di contributi di qualità, ognuno dei quali costituisce un invito all’azione, che sia singola, collettiva, nelle istituzioni o nella società civile.

La dignità di tutti passa, in primo luogo, dalla lotta alla fame, da affrontare secondo molteplici angolature. Ci guideranno in questa prima tappa Davide Mattiello (deputato) e Marzo Omizzolo (sociologo), i quali disegnano un quadro desolante dello sfruttamento e del caporalato in Italia, Francesco Vignarca (Rete Disarmo), con un contributo sulla pace e sulle ragioni dei conflitti, Roberto Barbieri (OXFAM), che ragiona con noi sul rapporto tra disuguaglianza e accesso alla terra, Riccardo Finelli (giornalista), in viaggio tra le tante terre di mezzo della penisola, Gianni Principe (economista), il quale ha elaborato una proposta per l’introduzione rapida del reddito minimo garantito e, infine, Stefano Catone, in un dialogo con i volontari delle associazioni che si occupano di recupero alimentare.

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Un piccolo gesto, mille benefici!

Che mondo strano.

 

Da una parte 900 milioni di persone soffrono la fame e 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per cause che si potrebbero facilmente prevenire (basterebbe molto spesso l’accesso all’acqua potabile).

 

statua-obesa.jpgDall’altra parte le cose non vanno affatto meglio, poiché sono 1 miliardo e 142 milioni  le persone in sovrappeso e più di 29 milioni quelle che ogni anno muoiono per eccesso di cibo (17,5 milioni per patologie cardiovascolari, 9 per patologie tumorali, 3,8 per diabete…).

 

Possibile che non si possa fare qualcosa per riequilibrare questi divari così assurdi, nell’interesse di tutti?

 

Vorrei provare a suggerire una semplice proposta, che parte da una riflessione sul consumo di carne, inquadrandolo consapevolmente nello scenario internazionale.

 

Per produrre 1 kg di carne occorrono 16 kg di cereali, come nutrimento per gli animali.

E il numero di animali allevati ogni anno per produrre carne non è davvero trascurabile: 1.300.000.000 bovini, 1.000.000.000 suini, 1.700.000.000 fra ovini e caprini e addirittura  12.000.000.000 di avicoli!!!

 

Il risultato è che 2/3 delle terre fertili del pianeta sono usate per coltivare cereali e legumi per gli animali che saranno poi macellati.

 

mega_hamburger.jpgE’ stato calcolato che per l’alimentazione dei soli ruminanti del pianeta si utilizzano cereali che sfamerebbero 9 miliardi di persone!!!

 

Quindi le produzioni attuali di cereali sarebbero già più che sufficienti a sfamare tutti: basterebbe ridistribuire la risorse e diminuire il consumo di carne dei paesi ricchi.

Se solo si diminuisse la produzione di carne quanto più cibo ci sarebbe per i più poveri? Quanta più acqua? E quante meno malattie legate al consumo eccessivo che noi spesso ne facciamo?

 

Paiono averlo capito in molti, a giudicare dal fatto che i vegetariani in Italia sono raddoppiati in soli 7 anni, passando da 3 a 6 milioni, e arrivando a superare così il 10% della popolazione del nostro paese.

 

Tuttavia, senza bisogno di arrivare ad una scelta così radicale, per cui io sinceramente non mi sento pronto, credo che potremmo fare tutti la nostra parte anche in un modo molto più semplice.

 

Voglio pertanto rilanciare la proposta di assoluto buonsenso avanzata qualche tempo fa da Rajendra Pachauri, delle Nazioni Unite: rinunciare alla bistecca una volta alla settimana!

 

Si tratta in fin dei conti di un piccolo gesto, ma che porterebbe grandi vantaggi anzitutto per la nostra salute, oltre che per l’ambiente e per i nostri fratelli più poveri.

 

Mi rivolgo a tutti voi, cari lettori del blog: vogliamo provarci insieme? Scrivetemi le vostre impressioni se già ci siete riusciti, o i vostri dubbi se intendete provare insieme a me…

 

Vi lascio con una poesia che scrissi qualche anno fa, dopo aver visitato un macello, terrificante! Fa parte della raccolta “Parole/Cuore cosciente” scritta insieme all’amico Arnaldo De Vidi.

“Gli equilibri della fame”: convegno internazionale di Mani Tese a Riva del Garda, 1-2 novembre 2008

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Possiamo veramente parlare di diritto umano all’alimentazione, quando più di 850 milioni di persone nel mondo vivono ancora nella fame?

 

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La comunità internazionale non è sufficientemente impegnata per far fronte alla crisi alimentare mondiale, che nel 2008 ha visto un drammatico picco.

 

Mani Tese crede sia ancora possibile elaborare vie d’uscita fondate su un reale impegno di giustizia, contro la povertà e la fame.
Mani Tese, attiva su questo tema da più di 40 anni, nell’ambito di questo convegno chiama a confrontarsi attori internazionali, protagonisti della cooperazione italiana e rappresentanti delle comunità locali del Sud del mondo, che contribuiranno a tracciare lo scenario dei fattori più rilevanti che intervengono ad acuire la crisi alimentare.

Alle istituzioni presenti verrà proposta una visione partecipata e concreta della cooperazione internazionale, strumento possibile per affrontare il problema della fame.

Il Convegno internazionale di Mani Tese è realizzato in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e con il sostegno del Ministero Affari Esteri – DGCS.

per info: n.verde 800-552456 – infoconvegno@manitese.it

http://www.manitese.it/index.php?convegno2008