Ieri sono stato ospite a TV2000di Licia Colò e Alessandro Antonino, per una puntata del loro programma “Dio li fa e poi li accoppia” interamente dedicata a questo tema -che come sapete mi sta molto a cuore- insieme alla psicologa e psicoterapeuta Valentina Scoppio.
Se ve la foste persa, qui potete rivedere la puntata.
“E’ interessante osservare che il termine “sincero” deriva dal latino “sine-cera”, cioé senza cera, con riferimento allo scultore che non usava la cera per mascherare i difetti delle proprie opere.
Quindi sincero è chi non nasconde nulla, per cui non ha nulla da temere.
Il ché non è poca cosa, poiché come osserva Edmund Burke: “Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura”.
Ma l’unico modo per non nascondere nulla è non avere nulla da nascondere.
Mi emoziona sempre, rivedendo il film di Gandhi, la scena in cui lui -ancora in Sudafrica- nel teatro stracolmo per l’assemblea contro la legge ingiusta sui lasciapassare, si rivolge alle forze di polizia inglesi presenti nella sala dicendo loro: “Noi non abbiamo nulla da nascondere”.
Chi coltiva in cuor suo questa purezza di intenti non può sbagliare!
Non può sbagliare semplicemente perché c’è in lui coerenza fra ciò che desidera e le azioni che mette in campo per ottenerlo. Quindi non ha spazi interiori di distrazione che possano permettere lo sbaglio.
Mentre invece lasciandosi guidare sinceramente dal suo desiderio è nella condizione migliore per “errare”, cioè, come detto, per conoscere mediante l’esplorazione e l’esperienza diretta.”
Ho già affrontato più volte il tema dell’informazione in questo blog e nei miei libri, in particolare nel volume “Non è vero che tutto va peggio” scritto insieme all’amico Jacopo Fo.
Vorrei ora condividere con voi, come ho promesso qualche giorno fa, un breve estratto dal mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, in uscita a gennaio per l’editrice EMI.
“Il ruolo dell’informazione di cui disponiamo, è davvero decisivo. Esso può infatti orientarci all’impegno e alla partecipazione oppure, al contrario, farci rinchiudere in noi stessi e nella rassegnazione.
Purtroppo la maggior parte dei mass-media riporta prevalentemente cattive notizie ed è forse per questo che essi sono al primo posto nella classifica delle principali cause di ansia secondo EURODAP (Associazione Europea Disturbo da Attacco di Panico).
E’ ampiamente dimostrato quanto le cattive notizie contribuiscano a creare una cattiva predisposizione verso gli altri e situazioni di stress ed ansia, soprattutto in ambito lavorativo, che ci costano non solo in termini di salute ma anche economici. Secondo una ricerca svolta dalla Comunità Europea lo stress ci costava, già nel 2002, ben 20 miliardi di euro all’anno, di cui 4 solo in Italia, circa 80 euro all’anno per ogni cittadino italiano. Che diventano addirittura 200 euro all’anno per cittadino considerando anche i costi indiretti legati a disturbi cardiaci e depressione.
Al contrario, secondo un recente studio (Aprile 2011) pubblicato sulla prestigiosa rivista “Journal of Personality and Social Psychology”, le buone notizie -intese come notizie che presentano atti di coraggio, bontà o esempi positivi da seguire- sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future.
Questo fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale”, può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale. Inoltre, promigliore rapporto con sé e con gli altri, con un aumento di stima ed autostima.
Sicuramente “fa più rumore un albero che cade”, ma per il nostro benessere personale e anche per un miglioramento della nostra società, sarebbe bene ogni tanto prestare attenzione anche alla “foresta che cresce”! ”
E’ con grande piacere che annuncio l’uscita, a breve, del mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, frutto di una riflessione che porto avanti da diversi anni e che ho voluto approfondire e sistematizzare – per poterla condividere con tutti – in questo saggio leggero ed ironico, che uscirà in gennaio per l’editriceEMI.
Ecco la quarta di copertina:
“Se fosse vero che sbagliando si impara, come ci hanno sempre ripetuto, dovremmo essere tutti perfetti!
Invece continuiamo a ripetere ogni giorno gli stessi errori, senza neppure troppa fantasia.
Questo accade perché in realtà è solo dai successi che nasce il cambiamento, a tutti i livelli: personale, sociale, culturale…
Questo libretto ci mostracome imparare a riconoscerli, crearli e replicarli.
Come farne insommauna regola nella nostra vita, anziché una eccezione.”
E questo è l’indice del libro, che è già tutto un programma:
1. Chi cerca non trova
2. Sbagliando non si impara
3. Sbagliare è umano, errare è divino
4. Chi fa da sé fa per sé
5. Tutti sono indispensabili, qualcuno è importante
6. Mogli e buoi dei paesi suoi
7. Mangia come parli
8. Peggio soli che ben accompagnati
9. Ambasciator porta pena
10. Prima il piacere, insieme al dovere
11. In salita tutti i Santi aiutano
12. Non perdere la bussola… o la mappa
13. Ognuno è perfetto
14. Ricordati che devi sbagliare!
15. Chi non cerca trova
Nelle prossime settimane pubblicherò anche qualche estratto…
Voglio condividere oggi con voi alcuni estratti del mio incontro di teatro“Sogno e son desto! Stavo cambiando il mondo e ho dimenticato la pentola sul fuoco” che sto portando in giro per l’Italia, con grande gioia e passione, rivolto in particolare ai ragazzi delle scuole superiori. I temi che affronto – attraverso parole, immagini, musiche, video e giochi – sono quelli della pace, dell’intercultura, della giustizia, della fraternità, del rispetto dei dirittiumani e dell’ambiente, cercando di farlo in modo leggero e ironico, ma non per questo meno profondo.
E’ una soddisfazione indescrivibile vedere gli occhi dei ragazzi illuminarsi quando si rendono conto che la vita può essere una meraviglia, che ci sono valori per cui vale la pena di vivere e di impegnarsi!!!
Per iniziare, ecco una breve riflessione che contiene anche il tanto agognato segreto dell’eterna giovinezza…
Questo è un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio alla scoperta della nostra eredità culturale, il modo migliore – a mio avviso – per scoprire il valore della diversità. Dedicato a quanti credono ancora nella “purezza della razza”, e della cultura…
Ecco un breve accenno ad una riflessione che mi sta particolarmente a cuore, al punto da averla sviluppata approfonditamente nel mio nuovo libro, che ho consegnato giusto pochi giorni fa alla editrice EMI e che uscirà in gennaio, il cui titolo sarà proprio questo: “Sbagliando non si impara: è grazie ai successi che cambia il mondo e cambiamo anche noi”.
Questa è una serie di battute ispirate da fatti reali che ci mostrano quanto le cattive notizie spesso alimentino strumentalmente le nostre paure, per secondi fini assai poco nobili.
Liberiamoci allora dalle ansie e dai timori infondati e recuperiamo il piacere di vivere, la meraviglia che sta nelle relazioni, lo stupore e l’incanto che è nello sguardo dei bambini…
E per concludere una breve riflessione sulla sostenibilità ambientale, per introdurre in modo semplice e immediato l’indicatore dello zaino ecologico, uno strumento prezioso per comprendere l’importanza delle nostre scelte quotidiane su un piano ecologico – ma anche sociale – e di conseguenza avvicinarsi al tema dei nuovi stili di vita.
Mi fermo qua, dicendo soltanto che chiunque condivide questi valori e fosse interessato a promuoverli portando l’incontro nella propria città non ha che da contattarmi. Qui potete trovare la scheda tecnica di presentazione.
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi…
P.S. Un grazie speciale agli amici di FLATMIND per le riprese e il montaggio del video!
“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”. –
dal film “Il postino”
–
Dimostrando ancora una volta il proprio spirito di servizio e una straordinaria lungimiranza, la editrice EMI ha accolto la mia proposta -apparentemente assurda- di rendere interamente visibile on-line il contenuto del CD-rom allegato al mio ultimo libro “Dudal Jam, a scuola di pace”, appena uscito.
E’ una vera e propria miniera di testi, foto e video, frutto della collaborazione di tanti autori italiani e burkinabè, che mettiamo gratuitamente a disposizione di insegnanti, educatori, associazioni e più in generale di chiunque voglia promuovere percorsi sul dialogo inter-culturale e inter-religioso o approfondire la conoscenza della cultura del Burkina Faso e del Sahel.
La migliore risposta possibile alla teoria assurda dello “scontro di civiltà“, la dimostrazione concreta che la convivenza fra culture e fedi diverse non solo è possibile ma conviene a tutti!
“Immaginate un campo: possiamo coltivarvi insieme diversi tipi di colture, lavorando affinché ciascuna di esse possa dare il proprio raccolto.”
Cissé Amadou Moussa (Grande Imam di Dorì, Burkina Faso)
E’ questo lo spirito del Centro Dudal Jam, la “Scuola di pace” del Sahel, che il CEM Mondialità sta facendo conoscere e promuovendo in Italia.
Lo stesso spirito con cui è nato il mio nuovo libro -edito dalla EMI di Bologna- che ci accompagna alla scoperta di un’Africa spesso invisibile, osservata da una prospettiva diversa, svelandoci la ricchissima cultura di un piccolo paese africano – il Burkina Faso – e raccontandoci questo straordinario progetto di pace nato dal dialogo interculturale e interreligioso fra le comunità cristiane e musulmane.
La dimostrazione vivente che una convivenza pacifica fra diverse fedi e culture non solo è possibile, ma è anche vantaggiosa per tutti!
Il libro, che io ho curato insieme a Patrizia Canova, contiene contributi di Brunetto Salvarani, Sigrid Loos, Rita Vittori, Jeannette Kuela, François Paul Ramde, Ousseni Doamba, Alessandra Ferrario, Elie Yamba Ouedraogo, Rita Roberto, Damien Tiendrebeogo, Nicola Dotti, Albert Etienne Kaborè, Chiara Fassina, Limata Ouedraogo.
Il testo è accompagnato da un CD-rom multimediale che racchiude in sè una vera e propria miniera di spunti di riflessione (testi, foto, video…) pensati principalmente per un uso didattico, ma appassionanti anche per qualunque amante del Sahel e più in generale dell’Africa, così come per chiunque abbia a cuore la Pace e il dialogo interculturale.
Il libro verrà presentato ufficialmente al 49° Convegno nazionale del CEM Mondialità.