Come sprecare acqua… per salvare il mondo!

Altro che “risorsa”, come la chiamano i buonisti nostrani, l’acqua è straniera nel nostro pianeta (probabilmente pure clandestina) ed è ormai divenuta un vero problema, una terribile invasione da cui occorre liberarsi!!!

Ciascuno deve fare la propria parte e qui voglio offrirvi alcuni consigli pratici per sprecarla nel modo più efficace possibile, a partire dai nostri consumi quotidiani.

Un piccolo gesto, mille benefici!

Che mondo strano.

 

Da una parte 900 milioni di persone soffrono la fame e 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per cause che si potrebbero facilmente prevenire (basterebbe molto spesso l’accesso all’acqua potabile).

 

statua-obesa.jpgDall’altra parte le cose non vanno affatto meglio, poiché sono 1 miliardo e 142 milioni  le persone in sovrappeso e più di 29 milioni quelle che ogni anno muoiono per eccesso di cibo (17,5 milioni per patologie cardiovascolari, 9 per patologie tumorali, 3,8 per diabete…).

 

Possibile che non si possa fare qualcosa per riequilibrare questi divari così assurdi, nell’interesse di tutti?

 

Vorrei provare a suggerire una semplice proposta, che parte da una riflessione sul consumo di carne, inquadrandolo consapevolmente nello scenario internazionale.

 

Per produrre 1 kg di carne occorrono 16 kg di cereali, come nutrimento per gli animali.

E il numero di animali allevati ogni anno per produrre carne non è davvero trascurabile: 1.300.000.000 bovini, 1.000.000.000 suini, 1.700.000.000 fra ovini e caprini e addirittura  12.000.000.000 di avicoli!!!

 

Il risultato è che 2/3 delle terre fertili del pianeta sono usate per coltivare cereali e legumi per gli animali che saranno poi macellati.

 

mega_hamburger.jpgE’ stato calcolato che per l’alimentazione dei soli ruminanti del pianeta si utilizzano cereali che sfamerebbero 9 miliardi di persone!!!

 

Quindi le produzioni attuali di cereali sarebbero già più che sufficienti a sfamare tutti: basterebbe ridistribuire la risorse e diminuire il consumo di carne dei paesi ricchi.

Se solo si diminuisse la produzione di carne quanto più cibo ci sarebbe per i più poveri? Quanta più acqua? E quante meno malattie legate al consumo eccessivo che noi spesso ne facciamo?

 

Paiono averlo capito in molti, a giudicare dal fatto che i vegetariani in Italia sono raddoppiati in soli 7 anni, passando da 3 a 6 milioni, e arrivando a superare così il 10% della popolazione del nostro paese.

 

Tuttavia, senza bisogno di arrivare ad una scelta così radicale, per cui io sinceramente non mi sento pronto, credo che potremmo fare tutti la nostra parte anche in un modo molto più semplice.

 

Voglio pertanto rilanciare la proposta di assoluto buonsenso avanzata qualche tempo fa da Rajendra Pachauri, delle Nazioni Unite: rinunciare alla bistecca una volta alla settimana!

 

Si tratta in fin dei conti di un piccolo gesto, ma che porterebbe grandi vantaggi anzitutto per la nostra salute, oltre che per l’ambiente e per i nostri fratelli più poveri.

 

Mi rivolgo a tutti voi, cari lettori del blog: vogliamo provarci insieme? Scrivetemi le vostre impressioni se già ci siete riusciti, o i vostri dubbi se intendete provare insieme a me…

 

Vi lascio con una poesia che scrissi qualche anno fa, dopo aver visitato un macello, terrificante! Fa parte della raccolta “Parole/Cuore cosciente” scritta insieme all’amico Arnaldo De Vidi.