EcoLegalità

Ecofutuo_Magazine_3_2022Il rapporto fra ambiente e legalità è al centro del focus di questo numero della nostra rivista «L’Ecofuturo Magazine», che non a caso esce proprio a ridosso della Giornata della Legalità.

Abbiamo voluto approfondirlo da diverse prospettive (economia circolare, alimentazione, energia, occupazione, biodiversità…), come sempre non limitandoci a mostrare i problemi ma cercando anche di dare voce alle tante esperienze virtuose che stanno ricostruendo spazi di legalità nel nostro Paese.

Ospitiamo anche un’intervista esclusiva ad Alessandro Gassmann, che ci racconta del progetto “Green Heroes” e riflette sul ruolo dell’educazione rispetto all’ecologia.
Non poteva mancare un inserto speciale sul Festival Ecofuturo che inizia la prossima settimana, a Roma, presso la Città dell’Altra Economia!

E poi Autoproduzione, Bioeconomia, Comuni Virtuosi, Italia Che Cambia, Energia, Impresa e sostenibilità, Viaggi, il Mondo che cammina, la Graphic Novel di Jacopo Fo, EcoSalute, Buone Notizie, EcoStupore, Musica, Cinema, Libri, Spazio bambini, EcoApp e molto altro ancora…

A questo link trovate tutti i numeri usciti della Rivista.
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Basta cattive notizie!

Non se ne può più… io non chiedo di dare solo buone notizie (che comunque ce ne sarebbero abbastanza da riempire tranquillamente un tg!), ma almeno un minimo di equilibrio.

Questo bombardamento continuo di sola cronaca nera produce un’ansia devastante e porta molti all’emulazione, perché come diceva il grande Guru Swami Muktananda: “Mostrare il male, anche se fosse per condannarlo apertamente, finisce comunque per alimentarlo.”

E questo non riguarda solo i mass media, perchè ognuno di noi ormai, in qualche modo, produce o condivide contenuti sui social… 😉

 

Ambasciator porta pena

Ho già affrontato più volte il tema dell’informazione in questo blog e nei miei libri, in particolare nel volume “Non è vero che tutto va peggio” scritto insieme all’amico Jacopo Fo.

Vorrei ora condividere con voi, come ho promesso qualche giorno fa, un breve estratto dal mio nuovo libro “Sbagliando non si impara”, in uscita a gennaio per l’editrice EMI.

“Il ruolo dell’informazione di cui disponiamo, è davvero decisivo. Esso può infatti orientarci all’impegno e alla partecipazione oppure, al contrario, farci rinchiudere in noi stessi e nella rassegnazione.

tv,cattive notizie,informazione,ansia,buone notizie,esempio,empatia,elevazione moralePurtroppo la maggior parte dei mass-media riporta prevalentemente cattive notizie ed è forse per questo che essi sono al primo posto nella classifica delle principali cause di ansia secondo EURODAP (Associazione Europea Disturbo da Attacco di Panico).

E’ ampiamente dimostrato quanto le cattive notizie contribuiscano a creare una cattiva predisposizione verso gli altri e situazioni di stress ed ansia, soprattutto in ambito lavorativo, che ci costano non solo in termini di salute ma anche economici. Secondo una ricerca svolta dalla Comunità Europea lo stress ci costava, già nel 2002, ben 20 miliardi di euro all’anno, di cui 4 solo in Italia, circa 80 euro all’anno per ogni cittadino italiano. Che diventano addirittura 200 euro all’anno per cittadino considerando anche i costi indiretti legati a disturbi cardiaci e depressione.

Al contrario, secondo un recente studio (Aprile 2011) pubblicato sulla prestigiosa rivista “Journal of Personality and Social Psychology”, le buone notizie -intese come notizie che presentano atti di coraggio, bontà o esempi positivi da seguire- sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future.

copertina,libro,michele dotti,sbagliando non si impara,successi,cambia il mondo,cambiamo noi,emi,libreria,gennaioQuesto fenomeno, che in psicologia prende il nome di “elevazione morale”, può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale. Inoltre, promigliore rapporto con sé e con gli altri, con un aumento di stima ed autostima.

Sicuramente “fa più rumore un albero che cade”, ma per il nostro benessere personale e anche per un miglioramento della nostra società, sarebbe bene ogni tanto prestare attenzione anche alla “foresta che cresce”! ”

 

Qualche link per approfondire:
www.buonenotizie.it
www.goodnewsagency.org
www.cacaonline.it767392054.jpg


Firma anche tu la petizione dei Comuni Virtuosi alla RAI
per chiedere di dare più spazio alle buone notizie!

 

A teatro con “Sogno e son desto”, per creare consapevolezza e riaccendere nei ragazzi lo stupore e la meraviglia…

Voglio condividere oggi con voi alcuni estratti del mio incontro di teatro “Sogno e son desto! Stavo cambiando il mondo e ho dimenticato la pentola sul fuoco” che sto portando in giro per l’Italia, con grande gioia e passione, rivolto in particolare ai ragazzi delle scuole superiori.

I temi che affronto – attraverso parole, immagini, musiche, video e giochi – sono quelli della pace, dell’intercultura, della giustizia, della fraternità, del rispetto dei diritti umani e dell’ambiente, cercando di farlo in modo leggero e ironico, ma non per questo meno profondo.

E’ una soddisfazione indescrivibile vedere gli occhi dei ragazzi illuminarsi quando si rendono conto che la vita può essere una meraviglia, che ci sono valori per cui vale la pena di vivere e di impegnarsi!!!

Per iniziare, ecco una breve riflessione che contiene anche il tanto agognato segreto dell’eterna giovinezza

Questo è un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio alla scoperta della nostra eredità culturale, il modo migliore – a mio avviso – per scoprire il valore della diversità. Dedicato a quanti credono ancora nella “purezza della razza”, e della cultura…

Ecco un breve accenno ad una riflessione che mi sta particolarmente a cuore, al punto da averla sviluppata approfonditamente nel mio nuovo libro, che ho consegnato giusto pochi giorni fa alla editrice EMI e che uscirà in gennaio, il cui titolo sarà proprio questo: Sbagliando non si impara: è grazie ai successi che cambia il mondo e cambiamo anche noi”.

Questa è una serie di battute ispirate da fatti reali che ci mostrano quanto le cattive notizie spesso alimentino strumentalmente le nostre paure, per secondi fini assai poco nobili.

Liberiamoci allora dalle ansie e dai timori infondati e recuperiamo il piacere di vivere, la meraviglia che sta nelle relazioni, lo stupore e l’incanto che è nello sguardo dei bambini…

E per concludere una breve riflessione sulla sostenibilità ambientale, per introdurre in modo semplice e immediato l’indicatore dello zaino ecologico, uno strumento prezioso per comprendere l’importanza delle nostre scelte quotidiane su un piano ecologico – ma anche sociale – e di conseguenza avvicinarsi al tema dei nuovi stili di vita.


Mi fermo qua, dicendo soltanto che chiunque condivide questi valori e fosse interessato a promuoverli portando l’incontro nella propria città non ha che da contattarmi. Qui potete trovare la scheda tecnica di presentazione.

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi…

P.S. Un grazie speciale agli amici di FLATMIND per le riprese e il montaggio del video!

Il bicchiere mezzo pieno!

“You may say i’m a dreamer, but i’m not the only one.”

(John Lennon)

 

 

Scrivo questo post con grande gioia e soddisfazione!!!

 

Quando due anni fa, insieme a Jacopo Fo, decidemmo di scrivere il libro Non è vero che tutto va peggio molti ci presero per matti (forse non avevano tutti i torti…) anche perché nessuno -o quasi- riusciva in quel momento ad osservare la realtà secondo una prospettiva che permettesse di cogliere anche i numerosi segnali dei cambiamenti positivi in corso.

 

Ottimismocompresso.JPGQuasi nessuno, come ho detto, perché il grande Simone Canova (un vero pioniere!) da 10 anni porta avanti con passione e continuità il mitico Cacao delle buone notizie, Sergio Tripi ha fatto lo stesso con Good News Agency e dal 2001 anche Silvio Malvolti ha lanciato Buone Notizie prima come rivista, e poi con un ricchissimo sito internet. Di recente si è aggiunto anche il sito Good News.

 

Ma si trattava soltanto di esperienze isolate, come delle oasi nel deserto.

Ora invece la cosa si sta diffondendo molto rapidamente…

 

workshop1.jpgMi piace pensare che i tanti incontri di presentazione in giro per l’Italia, seguiti al successo del nostro libro, e il Seminario “Cambiare prospettiva” sulle buone notizie, che organizzammo ad Alcatraz il 18-19 aprile 2009, abbiano giocato un ruolo nella promozione di questa prospettiva più costruttiva e fedele alla realtà.

 

Riscontro infatti con grande soddisfazione che essa si è diffusa in maniera capillare nella nostra società, penetrando in mondi assai diversi fra loro e portando a tanti la possibilità di una visione di speranza, alternativa rispetto a quella cupa rassegnazione, alla paura o alla disperazione, che le tv vogliono intenzionalmente produrre ogni giorno con secondi fini poco nobili.

 

In quest’ultimo anno infatti si sono moltiplicati i blog, i siti e le riviste che ospitano una rubrica fissa di buone notizie.

Si va dalle testate generaliste come Zip news a siti specializzati come “Io amo internet“, per un uso responsabile e libero della rete, a blog come questi:

http://www.cuntrastamu.org/wordpress/?cat=12 (contro le mafie)

http://buone-notizie.myblog.it/

http://www.fabiobe.com/p/category/buone-notizie/

http://www.solobuonenotizie.it/

 

…fino alle rubriche in testate di cronaca locale come la Gazzetta di Parma, Buone Notizie Bologna o Sanremo Buone Notizie.

 

Vi sono inoltre diversi siti con una rubrica di buone notizie, su temi specifici come questi:

 

LaNuovaEcologia_dicembre.jpgPace: Peacereporter


Diritti umani: Diritti globali e Amnesty International che ospita una sezione Buone notizie e ha scritto anche un servizio sulle migliori buone notizie del 2009.


Ambiente: La nuova ecologia, dopo lo speciale che io scrissi per il numero di dicembre 2008 sulle 10 migliori notizie per l’ambiente del 2008 continua in questa sua attenzione alle buone notizie come dimostrano vari articoli fra cui vi segnalo questo.

Altri siti ambientalisti con una rubrica fissa di buone nuove sono Ecoalfabeta e Bioest.

 

C’è addirittura chi ha avuto il coraggio di raccogliere in un libro tutte le “Buone notizie da Napoli“: è questo infatti il titolo di un volume scritto da Giovanni Lucianelli, da cui sono nati anche dei forum tematici sulle sei sezioni in cui è diviso il libro (sanità, ambiente, solidarietà, tecnologia, cultura&lavoro ed economia).


premio_buone_notizie.jpgE’ nato anche un Premio“Buone Notizie – Civitas Casertana” vinto alla sua prima edizione da Giovanni Minoli e con una menzione speciale al vescovo di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro, da sempre attento al rapporto del mondo dei media con la società.


Pare persino che stia per nascere un tg web e satellitare esclusivamente di buone notizie; di sicuro ci sono già rubriche di buone notizie in diverse radio, come quella di Radio Bue.

 

E naturalmente, ma forse questo non c’è neppure bisogno di scriverlo, le mitiche “Good news” alla fine di Report!

 

Per chi parla inglese poi c’è l’imbarazzo della scelta: Happy NewsGlobal Good NewsGood News Network.

 

A questo punto, visto che le possibilità di trovare ogni giorno buone notizie non mancano davvero, vorrei concludere con le parole di Mons. Giuseppe Zenti, già vescovo di Verona e oggi sulla cattedra di San Zeno:

 

“Oserei lanciare una proposta: concertare uno sciopero in grande nei confronti dei media che non si decidono a dare pubblicità a tutti i fatti significativi di bene. A dare voce e volto alle belle notizie. Almeno al 50%.

Il bene torni ad essere il vero protagonista dei media!

Fatti di bene ve ne sono tutti i giorni. Molto più numerosi di quelli segnati dalla cattiveria o dalla sventura”.

 

Mi pare un’ottima proposta, affinché la nostra denuncia, doverosa, di ogni forma di ingiustizia sia sempre affiancata dall’annuncio delle alternative concrete possibili, attraverso tanti esempi concreti.

E’ questo il bicchiere mezzo pieno!

Buone Notizie in rete, nel workshop ad Alcatraz

workshop1.jpgSi è tenuto questo week-end ad Alcatraz, fra le splendide colline di Gubbio, il workshop “Buone notizie: cambiare prospettiva – Il ruolo delle notizie positive nel panorama editoriale italiano”, organizzato da Buone Notizie.it, che io e Jacopo Fo avevamo fortemente voluto e condiviso, anche come continuazione della riflessione avviata con il nostro libro “Non è vero che tutto va peggio”.

Nelle due giornate di lavori, ai quali hanno partecipato numerosi giornalisti di varie testate italiane, abbiamo analizzato il ruolo dei mass-media italiani e il modello di informazione fondato sulla spettacolarizzazione e sulla drammatizzazione della cronaca; ma abbiamo anche presentato un possibile modello di comunicazione alternativo, più equilibrato ed aperto anche ai progressi in atto nella società, attraverso le testimonianze di 8 relatori tutti in qualche modo impegnati in questo senso.

Il moderatore Davide Pietroni ha introdotto gli argomenti trattati nel corso dell’incontro, dando la parola all’organizzatore Silvio Malvolti, che ha raccontato l’esperienza pluriennale dell’Associazione Buone Notizie ed il suo impegno come editore nella realizzazione e promozione del sito BuoneNotizie.it, che da anni offre ai lettori un’alternativa all’informazione dei mass media tradizionali.

 

workshop2.jpg

“A otto anni di distanza dall’inizio di questo percorso ho fortemente voluto questo incontro per verificare con altre realtà la possibilità di stringere delle sinergie confrontando i punti di vista di altri editori, operatori e studiosi della comunicazione”.

Ogni relatore ha offerto spunti di riflessione personali, frutto delle proprie esperienze tra loro differenti:

Jacopo Fo
ha posto l’accento sul valore terapeutico della buona notizia, evidenziando l’urgenza di rompere il meccanismo delle cattive notizie attraverso un vero e proprio bombardamento di buone notizie.

Sergio Ferraris, nel duplice ruolo di responsabile di un ufficio stampa e di giornalista, ha posto il problema dell’interpretazione della notizia e della sua manipolazione, evidenziando come sempre più frequentemente il risultato sia un’informazione distorta.

Io ho portato una riflessione sulla possibilità di creare un mondo migliore attraverso la scelta di un linguaggio diverso, sia nell’eduacazione che nell’informazione: per quanto raccolgo nella mia esperienza educativa in centinaia di incontri ogni anno, posso dire che i nostri ragazzi sognano nel profondo del loro animo un mondo giusto, pacifico e solidale, ma il catastrofismo dei media, sta distruggendo i loro sogni e generando un diffuso senso di impotenza e rassegnazione. Educare alla speranza è il primo compito della formazione e dell’informazione oggi!

Marco Fratoddi -direttore de La Nuova Ecologia– ha rilevato come, nel giornalismo ambientalista, vi sia ormai da tempo la tendenza all’allarmismo e all’esasperazione del rischio che hanno portato ad una crisi di rigetto rispetto a questa sovraesposizione del problema ambientale. “E’ importante – ha affermato Fratoddi – affiancare alla denuncia un atteggiamento più propositivo” e “costruire il desiderio di buone notizie nella gente”.

Partendo dall’assunto che la verità risiede nella complessità, Pietro Raitano -direttore di Altreconomia– ha definito la buona notizia come “quella notizia che riesce a restituire al lettore la complessità degli eventi” mettendolo nella condizione di compiere una scelta consapevole e responsabile.

Sebastiano Todero, psicologo ed esperto di PNL, ha spostato l’attenzione dai mass media ai personal media illustrando gli aspetti psicologici della comunicazione positiva.

workshop3.jpgSimone Canova ha concluso raccontando l’esperienza di Cacao il quotidiano delle buone notizie comiche, di cui è direttore, che ha fatto della comicità un importante veicolo per divulgare le notizie.

I lavori si sono chiusi domenica mattina dopo un intenso lavoro in gruppi, da cui sono scaturite molte idee interessanti e fra le quali la più importante mi pare quella di realizzare, a breve, un portale “aggregatore” che raccolga le migliori “buone notizie” proposte da tutti i siti che già ora si occupano di questo.

 

La buona notizia, dunque, è che tra poco le “buone notizie” uniranno le loro forze!